Fabio Amendolara per “La Verità”
Sul fronte dell'accoglienza è l'anno dei record: con i 34.455 sbarcati al 16 agosto si è già andati oltre il numero totale di arrivi del 2020, quando il dato, comunque impressionante, si era fermato a 34.154.
Nel solo mese di luglio si è quasi sfiorata quota 8.600, 1.500 dei quali recuperati in acque internazionali e portati in Italia e 7.500 arrivati con barchini e gommoni. Un numero mai raggiunto negli ultimi quattro anni.
Ma anche questo mese sembra sullo standard di quello appena trascorso: alle 8 di ieri il registro del Viminale contava già 5.331 stranieri approdati via mare. Lo scorso anno in agosto ne arrivarono 5.327, 1.268 nello stesso mese del 2019.
E se il dato viene analizzato in modo più profondo, Luciana Lamorgese non può che portare a casa la medaglia d'oro dell'invasione. Basta mettere in fila queste cifre: nel 2018 il totale degli sbarcati si era fermato a 23.370, dei quali 5.999 autonomi.
Nel 2019 era addirittura sceso, per via dell'effetto dei decreti sicurezza (nonostante la sonora batosta prodotta dall'archiviazione del caso Gregoretti, gli ultrà di sinistra continuano a gufare in vista del processo Open Arms in corso a Palermo), a 11.471 totali, dei quali 8.192 autonomi.
Un dipinto di Harry Greb con i politici a bordo di un gommone
Nel 2020 era salito a 34.154, dei quali 29.628 autonomi. E al 16 agosto si è già a 34.455, dei quali, e questo è il dato spaventoso, 25.892 autonomi. Un fenomeno che si traduce in sforzi sovrumani per il sistema dell'accoglienza, per le forze dell'ordine e per i sanitari. Con un epicentro preciso: Lampedusa. Dove l'hotspot tarato per contenere 250 ospiti non è mai stato al di sotto dei 300, raggiungendo picchi di oltre mille.
migranti sbarcari dalla geo barents
Ieri, dopo gli ultimi cinque barconi attraccati con 67 passeggeri, nell'hotspot sono finiti stipati in 836. E nonostante gli sforzi della Prefettura in un giorno si potrà alleggerirlo di un centinaio di presenze. Non di più.
Perché anche le altre strutture d'accoglienza sono colme. Il sindaco di Pantelleria, Vincenzo Campo, per esempio, nel giorno in cui Lamorgese ha riunito a Palermo il comitato per l'ordine e la sicurezza, ha detto di non essere più disposto a stipare migranti nel suo centro di primo soccorso, che può contenerne 30.
«La prefettura di Trapani e il ministero dell'Interno», ha spiegato, «non sono in grado di garantire il trasferimento dei migranti in 24/48 ore, come dovrebbe essere. Hanno intenzione di far diventare l'isola un campo profughi e io mi opporrò con tutte le forze».
E anche se sull'emergenza sanitaria Lamorgese ha tentato negli ultimi giorni di arrampicarsi sugli specchi, il sindaco di Lampedusa la smentisce: «Non sono in grado di assicurare una vigilanza idonea a evitare contatti con la popolazione».
Il che crea anche problemi di sicurezza pubblica. «E gli arrivi non si fermano», sottolinea il leader della Lega Matteo Salvini, che dopo aver fatto pesare i dati degli sbarchi, ha sottolineato che «ci sono due navi Ong cariche di clandestini pronte a far rotta verso l'Italia: una di queste batte bandiera norvegese e ha 214 persone a bordo. Mi aspetto che i ministri dell'Interno e degli Esteri si diano una mossa e chiamino Oslo: l'Italia non è il campo profughi d'Europa».
La prima richiesta non si è fatta attendere: «Ci appelliamo con fiducia alle autorità nazionali ed europee perché venga subito indicato un porto sicuro per la nostra nave, la ResQ People».
L'appello è di Gherardo Colombo e Luciano Scalettari, rispettivamente presidente onorario e presidente della Ong che ha varato il nuovo taxi del mare. A bordo ci sono 166 persone, tra cui 12 minorenni.
E anche Medici senza frontiere ha fatto sapere che nel Mediterraneo centrale ha tirato a bordo 189 persone che erano su «una barca di legno a due piani sovraffollata». Ora sulla Geo Barents, pronta a dirigersi verso l'Italia, ci sono 214 passeggeri. Con gli scafisti trafficanti di esseri umani che probabilmente si sfregano le mani.
Ieri un'operazione della polizia di Stato ha portato all'abbordaggio di un veliero di 17 metri battente bandiera olandese, individuato a circa 2 miglia a largo della spiaggia di Piscinni, in Sardegna.
Un tunisino e un tedesco, accusati di aver preso parte a un'associazione a delinquere transnazionale finalizzata a far entrare in Italia stranieri privi di titoli di soggiorno, sono stati arrestati.
L'operazione è scattata perché alcuni magrebini intercettati parlavano di un prossimo sbarco di clandestini tra i quali sarebbero stati nascosti «uomini di potere» definiti «bombe per l'Europa». E con gli scafisti arrestati ieri si è raggiunta quota 147 (+26 per cento rispetto al 2020).