LAPO ELKANN E CRACCO SI SALUTANO: CHIUDE IL LORO BISTROT - LA SOCIETÀ GESTITA IN COMUNE, CREATA DUE ANNI FA PER LA CRESCITA DI “GARAGE ITALIA” NELL’EX STORICA STAZIONE AGIP DI PIAZZALE ACCURSIO, SI SCIOGLIE - LA HOLDING SARÀ AL 100% NELLE MANI DI LAPO

-

Condividi questo articolo


Carlo Lanna per www.ilgiornale.it

 

CARLO CRACCO LAPO ELKANN CARLO CRACCO LAPO ELKANN

Da diverso tempo si sono rincorsi rumor di una possibile rottura fra Lapo Elkann e lo chef Cracco. Oggi a Milano si scopre la verità. La società gestita in comunità e creata due anni fa per la crescita di Garage Italia nell’ex storica stazione Agip di Piazzale Accursio, si scioglie.

 

La holding ha deciso che, da martedì, le Garage Italia Food & Beverage sarà al 100% nelle mani di Lapo Elkann ma, come si legge nel comunicato "la collaborazione con lo chef continuerà per specifici eventi." La decisione non è legata a divergenze tra i due ma tutto è dovuto per le numerose attività e gli impegni dello chef che, proprio recentemente, lo hanno condotto ad aprire uno spazio in Galleria.

CARLO CRACCO LAPO ELKANN CARLO CRACCO LAPO ELKANN

 

"L’accordo consente ad entrambi di continuare ad esplorare i campi della propria attività - commenta Lapo Elkann nel comunicato -, nel rispetto nelle linee strategiche di ognuno, mantenendo un rapporto professionale". Una nota che intende spegnere le voci di dissidi tra i due, dopo che da alcuni giorni sulla vetrata del locale è comparso un volantino: "Si avvisa la spettabile clientela che Garage Italia riaprirà il giorno 9 aprile. Ci scusiamo per il disagio". Con l'annuncio ufficiale, quella che sembrava una pausa, assume contorni di una virata definitiva per il ristorante glamour aperto dallo chef Carlo Cracco e da Lapo Elkann.

CARLO CRACCO LAPO ELKANN CARLO CRACCO LAPO ELKANN

 

L’ex distributore di piazzale Accursio era stato totalmente ristrutturato e divenuto poi la casa di Garage Italia. L’idea è stata di Elkann con la complicità dello chef che si è occupato del settore food. Il bistrot è diventato celebre per i suoi costi per nulla proibitivi e per il fatto di aver unito la passione per il cibo e l'amore per le automobili.

CARLO CRACCO LAPO ELKANN CARLO CRACCO LAPO ELKANN CARLO CRACCO LAPO ELKANN CARLO CRACCO LAPO ELKANN

 

Condividi questo articolo

ultimi Dagoreport

DAGOREPORT - L’INIZIATIVA DI OLAF SCHOLZ DI CHIAMARE PUTIN PER TROVARE UNA SOLUZIONE ALLA GUERRA, CON CONSEGUENTE INCAZZATURA DI ZELENSKY, HA UN COMPLICE: LA POLONIA DI TUSK – LA MOSSA È INNESCATA NON SOLO DALLA CRISI ECONOMICA TEDESCA MA ANCHE DAL TRIONFO DI TRUMP - CON URSULA VON DER LEYEN DEBOLISSIMA, I LEADER DI GERMANIA E POLONIA HANNO CAPITO CHE NON POSSONO LASCIARE L’INIZIATIVA DI UNA TRATTATIVA DI PACE CON PUTIN AL TRUMPONE E ALLA SUA POLITICA ISOLAZIONISTICA CHE DELL’EUROPA SE NE FOTTE...

I PRIMI 90 ANNI DI CARLO DE BENEDETTI INIZIANO ALL’HOTEL PALAZZO PARIGI DI MILANO ALLE 19.30 CON UN APERITIVO E TERMINANO CON UN BRINDISI ALLE 22.30 - 100 ATTOVAGLIATI TRA CUI IL NEO 90ENNE IL PATRON EMERITO DEL POTERE BANCARIO, “ABRAMO’’ BAZOLI, ZANDA E GENTILONI (UNICI POLITICI), EZIO MAURO E GAD LERNER – DA RCS: CAIRO, DE BORTOLI, ALDO GRASSO E LILLI GRUBER (CHE HA SCODELLATO IERI SERA SU LA7 UNA PUNTATA REGISTRATA) - MOLTI HANNO NOTATO L’ASSENZA DELLA MOGLIE DI MARCO, PAOLA FERRARI, DA SEMPRE AVVERSARIA DEL SUOCERO: “E’ IL NONNO DEI MIEI FIGLI MA MI DISSOCIO DALLE PAROLE DISGUSTOSE DETTE SU GIORGIA MELONI” – E CARLETTO NON SOLO NON L’HA INVITATA MA AVREBBE SOTTOLINEATO AL FIGLIO MARCO CHE LA PRESENZA DELLA MOGLIE PAOLA NON ERA PER NULLA GRADITA….

DAGOREPORT – L'EFFETTO TRUMP RINGALLUZZISCE LE DESTRE EUROPEE E LA ''MAGGIORANZA URSULA'' RISCHIA DI IMPLODERE - OLTRE ALL'INETTA SCELTA DI RAFFORZARSI CONCEDENDO A GIORGIA MELONI UNA VICEPRESIDENZA ESECUTIVA (SU FITTO CONTRARI SOCIALISTI E LIBERALI), A DESTABILIZZARE LA VON DER LEYEN SONO I POPOLARI SPAGNOLI CHE MIRANO A FAR CADERE IL GOVERNO SANCHEZ BOCCIANDO IL COMMISSARIO SOCIALISTA RIBEIRA – PER URSULA SI PREFIGURANO TRE SCENARI: 1) LA CRISI RIENTRA E PASSANO LE NOMINE, FITTO COMPRESO; 2) ACCONTENTA I SOCIALISTI E RIFORMULA LE NOMINE DEI COMMISSARI; 3) SALTA LA ''MAGGIORANZA URSULA'' E SI TORNA AL VOTO (COSA MAI SUCCESSA…)