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Il premio Nobel John Steinbeck passò la sua prima notte di nozze al telefono con l’amante, desiderò che suo figlio morisse e si divertiva a liberare un topo per casa per vedere la reazione spaventata degli ospiti. A rivelare i dettagli della vita dello scrittore è un manoscritto di Gwyn Conger Steinbeck che è stata sposata con l’autore di “Furore” per sei anni negli anni '40.
Nel testo recentemente scoperto in Galles, che è diventato un libro (My Life With John Steinbeck) in uscita in questi giorni, Gwyn descrive la personalità dell'ex marito come quella di un sadico.
Gwyn Steinbeck era una cantante di nightclub a Los Angeles quando, nel 1938, incontrò lo scrittore che all'epoca era sposato: durante il loro matrimonio lo scrittore si dedicò ai suoi più grandi capolavori come “Uomini e Topi” e “Furore” grazie al quale vinse il premio Pulitzer.
Ma Steinbeck aveva anche un lato oscuro, come sottolinea l'ex moglie che parla di lui come di «un viziato che si sentiva un re. Da quando John si svegliava al momento in cui andava a letto, dovevo essere la sua schiava». In uno degli aneddoti, Gwyn racconta di come, durante la loro prima notte di nozze, lui passò 90 minuti al telefono con una certa "Lady M", l’amante con la quale si incontrava tre mattine a settimana.
Gwyn descrive il marito come un uomo che mostrava raramente le sue emozioni e l’affetto per lei o per i suoi figli, ma ricorda di quando pianse per la morte del suo topolino: «Non ha mai pianto per me o per i suoi figli. Non ha mai pianto per nessuno. Ma ha pianto per un topo chiamato Burgess. Era un sadico, ma era un delle sue qualità meno attraenti: liberava Burgess e godeva nel vedere la gente che urlava nel nostro salotto».
E in realtà l’affetto di John Steinbeck per il suo ratto domestico era in netto contrasto con quello che provava per i suoi familiari.
Gwyn diede alla luce due dei suoi figli: durante alcune complicazioni presentatesi durante il travaglio accusò la moglie di avergli "complicato" la vita mentre stava scrivendo un libro. E addirittura augurò la morte al loro secondo figlio che, nato prematuro, piangeva tanto. «Urlò: "Vorrei che morisse, Cristo". Quello è stato il momento in cui l'amore tra noi è morto».
Gwyn Steinbeck alla fine divorziò dal marito due anni dopo. I due non si separarono in termini amichevoli e John Steinbeck si ispirò a lei per il personaggio di Cathy Ames della Valle dell’Eden, descrivendola come un mostro psicopatico. Lo scrittore si risposò nel 1950 con l'attrice Elaine Scott: rimasero insieme fino alla sua morte, avvenuta nel 1968, all'età di 66 anni.
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