Valentina Lupia per www.repubblica.it
"Cerco una stanza a Roma" e allega una sua foto, un suo primo piano, per raccontare qualcosa di lei: di tutta risposta gli utenti, più donne che uomini, la insultano pesantemente con frasi sessiste: "Sembra un annuncio porno", "Già che c'eri potevi far vedere anche la scollatura", "Questa cerca altre cose".
Fino a frasi pesantissime che la paragonano a una prostituta, come "Tutte le stanze sono già occupate dalle colleghe, se la luce rossa è accesa i clienti sono impegnati" o come "Non sapevo avessero riaperto le case chiuse. Prova sulla Salaria, la Palmiro Togliatti credo sia piena".
Vittima di quanto accaduto è Gaia Arici, veneziana che vive a Roma e che, a scadenza del contratto d'affitto, è in cerca di un'altra sistemazione. La giovane è una ballerina professionista: è stata nel corpo di ballo di Italia's got talent e di X-Factor, poi in uno spot pubblicitario della Kappa con l’attrice Cristina Marino.
Vive nella Capitale per questioni lavorative e per provare a cercare una sistemazione, in un periodo in cui - come raccontato Repubblica nei giorni scorsi - trovare una stanza appare più come un’odissea, ha scelto di pubblicare un annuncio sul gruppo Facebook "Case / Stanze in affitto a Roma". "Cerco stanza singola, possibilmente da ottobre, contattatemi in privato". E poi la sua foto, una sorta di primo piano a colori con la testa inclinata che mostra solo metà volto. Nulla di provocante o inappropriato. Eppure, per qualche ragione, ha ricevuto una sfilza di insulti sessisti.
"Avevo visto altre persone presentarsi su questi gruppi - racconta Gaia Arici -. Chi con le foto, chi con qualche riga di testo. Io, dopo mesi di ricerca, l'ho fatto con una mia foto, ho pensato fosse un modo carino per presentarmi e incuriosire chi sta dall'altra parte, potenziali coinquilini o proprietari di appartamenti".
Sperava, insomma, che vedendola qualcuno avrebbe pensato qualcosa tipo "che faccia simpatica, abbiamo una camera libera, sentiamo chi è". "Ma ho ricevuto tutt'altro - spiega la giovane - e a scrivere commenti offensivi sono state per lo più donne. Le loro parole non c’entravano nulla. Sembro fragile ma sono una persona forte. All'inizio però quelle frasi mi hanno toccata, mi sono fatta delle domande, pensando di aver sbagliato qualcosa. Poi col passare delle ore mi sono detta: "Qua stiamo impazzendo". Mi chiedo perché le persone si sentano autorizzate a fare commenti così forti sulla sfera privata di altre persone. Se non si è interessati al post, se non si ha una stanza libera, basta andare avanti, anziché fermarsi e insultare".
Diverse persone, comunque, hanno difeso lei e la sua scelta di presentarsi come ha ritenuto più giusto e originale fare. "Se questo post vi accende un pensiero negativo o perverso potete benissimo tenerlo per voi senza denigrare nessun essere umano", ha scritto una ragazza. E ancora: "Lasciatela stare", "Certi commenti fanno rabbrividire". In privato, alla fine, qualcuno le ha proposto una stanza: "Fortunatamente ne sto andando a vedere più di una". Ma quei commenti, purtroppo, rimarranno.
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