“A CHI PAZZALI NON HA POTUTO DIRE NO QUANDO GLI HANNO COMMISSIONATO IL DOSSIERAGGIO SU DI ME E I MIEI FIGLI? CHI È IL MANDANTE?” – IGNAZIO LA RUSSA DICE DI AVERE “SOSPETTI” SUL DOSSIER REALIZZATO DAGLI HACKER DI “EQUALIZE” PROPRIO IL 19 MAGGIO 2023: LA NOTTE PRECEDENTE, INFATTI, IL FIGLIO LEONARDO APACHE TRASCORRE LA SERATA CON UNA RAGAZZA CHE POI LO DENUNCERÀ PER STUPRO – “CORRIERE”: “FORSE IL PRESIDENTE DEL SENATO SA PIÙ DI QUELLO CHE FINORA È USCITO. DA QUI I SOSPETTI SU QUALCOSA CHE VADA OLTRE IL SEMPLICE DOSSIERAGGIO, QUASI L’IPOTESI CHE IL CASO CHE RIGUARDA SUO FIGLIO SIA STATO MONTATO DA QUALCUNO” – LA FAIDA PER LA SANITA’ LOMBARDA, I RAPPORTI TRA PAZZALI E FONTANA - DAGOREPORT

-

Condividi questo articolo


ARTICOLI CORRELATI

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Estratto dell’articolo di Paola Di Caro per il “Corriere della Sera”

 

Ignazio La Russa Ignazio La Russa

Dice che «sospetti» veri e propri non ne ha, ma «qualche idea» se l’è fatta. Sul dossieraggio ai danni suoi — «Ma di me sai che mi importa, ci sono allenato» ripete — e dei suoi figli «il primo e l’ultimo», e quello sì che lo fa infuriare. […]

 

[…] «In Italia ormai chi non è dossierato neanche una volta non conta nulla...», scherza. Ma poi torna serio. E appunto, si sfoga sull’episodio delle intercettazioni che in effetti fanno piuttosto riflettere. La richiesta di ricerche sul presidente del Senato, infatti, ha una data precisa: il 19 maggio 2023.

 

ignazio la russa enrico pazzali carmine gallo - lapresse ignazio la russa enrico pazzali carmine gallo - lapresse

Che, anche se La Russa dice in tivù che non vuole tornare sui fatti, è un giorno molto particolare, perché è la notte precedente a quella in cui il figlio Leonardo Apache trascorre la serata con una ragazza che poi lo denuncerà per stupro. E della denuncia, assicura, lui stesso e la sua famiglia erano venuti a conoscenza soltanto 40 giorni dopo, anche perché è la stessa ragazza ad averla presentata 40 giorni dopo il fatto.

 

In realtà, dalle intercettazioni, sembra che la richiesta di informazioni riguardasse più il figlio maggiore di La Russa, non Leonardo Apache, ma Geronimo, ma forse il presidente del Senato sa più di quello che finora è uscito. Da qui i sospetti su qualcosa che va oltre il semplice dossieraggio, quasi l’ipotesi — che lui non evoca ma che è probabile pensi — che il caso che riguarda suo figlio sia stato montato da qualcuno.

ignazio la russa presentazione del libro perche l italia e di destra gnam ignazio la russa presentazione del libro perche l italia e di destra gnam

 

Ma chi? Il fondatore di Fratelli d’Italia parla appunto di «data molto sospetta», che «non può essere una semplice coincidenza». Per questo pretende che «chi ha fatto questa ricerca (peraltro il suo vecchio amico Enrico Pazzali, la cosa che lo sorprende di più, ndr ) mi dica chi gli ha commissionato quelle ricerche, lo dica ai magistrati». Secondo lui infatti, è ancora più importante sapere chi ha chiesto di muoversi per spiare i suoi figli che il fatto in sé: «Sì, è più importante delle loro responsabilità».

 

ENRICO PAZZALI ATTILIO FONTANA ENRICO PAZZALI ATTILIO FONTANA

E qui quasi l’urlo: «A chi non ha potuto dire no quando gliel’hanno commissionato quel dossieraggio? Chi è il mandante?». Del Debbio gli chiede se, trattandosi di una società, l’Equalize, della quale La Russa aveva detto di non conoscere nemmeno l’esistenza, non esistano fatture, carte, qualcosa che dimostri appunto per chi si è svolto quel «lavoro». E il presidente del Senato replica: «C’è anche il nero... Però sì , qualche fattura ci può essere, ci può essere il nome». Infine la domanda sui sospetti, che non ha una risposta netta: «Qualche idea me la sono fatta, ma diciamo che non è un sospetto...». […]

leonardo apache la russa leonardo apache la russa

 

Leonardo Apache La Russa in Procura a Milano per l interrogatorio - 1 Leonardo Apache La Russa in Procura a Milano per l interrogatorio - 1

 

 

Condividi questo articolo

ultimi Dagoreport

DAGOREPORT – PERCHÉ ENRICO PAZZALI, NONOSTANTE UN RAPPORTO DI “AMICIZIA DI VECCHIA DATA” CON IGNAZIO LA RUSSA, HA CERCATO NOTIZIE "SULLA SITUAZIONE IMMOBILIARE E LE PARTECIPAZIONI SOCIETARIE" DEL PRESIDENTE DEL SENATO E I SUOI FIGLI? A FAR RIZZARE PELI E CAPELLI, È LA DATA DELL'ILLECITA OPERAZIONE: 19 MAGGIO 2023. VALE A DIRE: IL GIORNO DOPO LA NOTTE IN CUI IL FIGLIO DI ‘GNAZIO, LEONARDO APACHE, AVREBBE STUPRATO (SECONDO L’ACCUSA DELLA PRESUNTA VITTIMA) UNA RAGAZZA. MA IL 19 MAGGIO 2023 NESSUNO SAPEVA QUELLO CHE ERA AVVENUTO: SOLO 40 GIORNI DOPO LA RAGAZZA PRESENTA UNA QUERELA. IL 3 LUGLIO LA PROCURA DI MILANO APRE UN FASCICOLO. IL 7 LUGLIO IL "CORRIERE" PUBBLICA LA NOTIZIA - QUALCUNO VOCIFERA CHE DI MEZZO POTREBBE ESSERCI L’ASPRA BATTAGLIA TRA LEGA E FDI, TRA SALVINI-FONTANA E LA RUSSA-SANTACHE' PER LA CONQUISTA DELLA SANITA' LOMBARDA. ALTRI SONO PER LA TESI DELL'ESTORSIONE: MA PER 'GNAZIO ''NON SI TRATTA DI COINCIDENZE" - CHE C’ENTRA UN PREFETTO A CAPO DELLA CYBERSECURITY NAZIONALE? CHIEDETELO A MANTOVANO...

DAGOREPORT - VIVA IL POPOLO, A MORTE I CONTI! IL GOVERNO DUCIONI, NEL SUO CONTINUO TENTATIVO DI STRAVOLGERE L’ASSETTO COSTITUZIONALE, HA PUNTATO ORA LA CORTE DEI CONTI, OVVERO I MAGISTRATI CHE HANNO COME COMPITO PRIMARIO IL CONTROLLO DEI CONTI DEL PAESE – C’È GRANDISSIMA PREOCCUPAZIONE TRA I MAGISTRATI DELLA CORTE PER LA RIFORMA CHE PASSA CON IL NOME DI DDL FOTI, CHE SVUOTA LE FUNZIONI DELLA CORTE - LA DUCETTA NON SI FERMA. E INIZIA UN ALTRO ATTACCO ALLA MAGISTRATURA. CHE COSA FARÀ IL PRESIDENTE MATTARELLA?

DAGOREPORT - LA SCONFITTA IN LIGURIA CONTE PUÒ TATUARSELA SULLA COSCIENZA. UN GIOCO AL MASSACRO, QUELLO DEL M5S, CHE SI TRASFORMA IN FARSA, VISTO CHE ITALIA VIVA, ESCLUSA CON IGNOMINIA DALL’ALLEANZA ELETTORALE IN LIGURIA, SARÀ PRESENTE A SUPPORTO DEL CAMPOLARGO SIA IN UMBRIA CHE IN EMILIA ROMAGNA – LA FORZA CHE MANCHERA’ SEMPRE ALLA SINISTRA SI CHIAMA “FATTORE BERLUSCONI”. OVVERO: PUR NELLA TOTALE DIVERSITÀ DI IDEE, NEL MOMENTO DECISIVO FORZA ITALIA, LEGA E FRATELLI D’ITALIA SI UNISCONO PER INCASSARE LA CUCCAGNA DEL POTERE - LA SOLITA PARACULAGGINE CON CUI GIORGIA MELONI HA PROVATO A GIUSTIFICARE LA PERDITA DI QUASI 100MILA VOTI RISPETTO ALLE EUROPEE - LA LEZIONE PIÙ EVIDENTE DEL VOTO LIGURE È CHE IL PD, CHE ELLY VUOLE FAR TORNARE UN PARTITO DI SINISTRA, SENZA UN SOLIDO ALLEATO DI CENTRO VA A SBATTERE - SE IL GOVERNO DUCIONI PORTA A CASA IL 3 A 0...