Estratto dell'articolo di Giusi Fasano per il "Corriere della Sera"
Il pugile, il mediatore, il minorenne. E poi lui, il più cattivo di tutti: il buttafuori. Botte e alcol, droga e risse. Sarebbe da allegare ai manuali dei corsi sulla violenza di genere il suo «interrogatorio» alla fidanzata. È una forma di tortura. Vuole sapere ogni dettaglio della vita sessuale vissuta prima di lui. La incalza, ripete mille volte la stessa domanda, vuole conoscere anno, mese, circostanze delle vecchie relazioni, vuole sapere se l’altro era palestrato, alto, brutto, dotato o no, pretende precisione, paragoni, la fa giurare sul suo cane e su sua nonna, «che muoiano domani se dico bugie». Ogni volta che la risposta non lo soddisfa parte un ceffone, una minaccia.
È la sera del 16 aprile scorso. Le microspie piazzate sulla Bmw di Emiliano Laurini intercettano tutto questo e gli inquirenti ascoltano in diretta il rumore delle botte, i lamenti. Annotano particolari tipo: «Dopo aver ricevuto un pesante colpo al viso lei parla male, in seguito si capirà che ha le unghie rotte»; «lei urla in sottofondo»;
«Laurini l’aggredisce di nuovo: “chiudi questo sportello o ti do una tromba nel muso”»; «la voce di lei è spaventata»; «sospira per il dolore»; «la ragazza ha fiatone e paura»; «si sente Laurini colpirla con uno schiaffo: “ti rifaccio la domanda: a 16 anni eri fidanzata o no?”»
... E avanti così, «con accanimento insensato e inaccettabile», dirà l’ordinanza che l’ha mandato in carcere.
Emiliano Laurini, 41 anni vissuti a Scandicci, è l’uomo che ha assoldato un ragazzino di 16 anni e un pugile dilettante di 21, Kevin Mingoia, per la spedizione punitiva contro la sua ex, Martina Mucci, 29 anni . E l’amico Mattia Schininà gli ha procurato i contatti dei picchiatori cercandoli nella sua stessa palestra di pugilato e arti marziali. L’agguato nella notte fra il 20 e il 21 febbraio scorso, a Prato: frattura delle ossa nasali, frattura della corona dentale, rottura dei denti, ferita alla radice del naso e lesioni al cuoio capelluto procurate dal tentativo di rasarle i capelli.
Lei, Martina Mucci, era colpevole, diciamo così, di avergli fatto più «torti»: innanzitutto lasciarlo, poi sottrarsi al suo controllo e infine farlo trasferire (dopo una lite) in un locale diverso da quello in cui lavoravano entrambi. […]
Vogliamo parlare di Kevin Mingoia? Il suo curriculum penale, per dire, comincia quando ha meno di 14 anni: atti sessuali, assieme a due coetanei, contro un ragazzino del campo estivo. Nelle intercettazioni lo si sente parlare di ricettazioni, furti di motorini, spaccio, aggressioni. Gli uomini della squadra mobile di Prato hanno scoperto, fra le altre cose, che lui e i suoi amici si organizzavano in piccoli gruppi e ciascuno proponeva un illecito per la serata.
[…] Agli atti ci sono telefonate disperate del «mediatore» — Mattia — per far credere al padre e alla fidanzata che lui ha semplicemente dato all’amico buttafuori il contatto dei due picchiatori ma non sapeva nulla dell’aggressione a Martina. Loro gli hanno creduto, gli inquirenti no.
MARTINA MUCCI MARTINA MUCCI MARTINA MUCCI MARTINA MUCCI MARTINA MUCCI
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