“LA CICCIONA LÀ FUORI IN MACCHINA NON È MICA LA MIA FIDANZATA, È IL MIO BANCOMAT” – LA CLAMOROSA SENTENZA DEL TRIBUNALE DI TORINO, CHE HA ASSOLTO UN 63ENNE DALL’ACCUSA DI CIRCONVENZIONE DI INCAPACE, NEI CONFRONTI DI UNA 50ENNE CON PROBLEMI PSICHICI – L’UOMO SI FACEVA PORTARE IN AUTO  TUTTO IL GIORNO IN GIRO PER VARI BAR, DOVE GIOCAVA AI VIDEO POKER E, SECONDO IL GIP, LA “MANIPOLAVA”, VIVENDO A SUE SPESE E UMILIANDOLA DAVANTI A TUTTI - L’INDAGATO È STATO CONDANNATO A OTTO MESI PER STALKING VERSO LA SORELLA DELLA CINQUANTENNE…

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Estratto da www.ecomy.it

 

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È stato assolto dall’accusa di circonvenzione di incapace l’uomo che si faceva scarrozzare in auto al bar dalla sua “compagna”, che lo aspettava in auto mentre lui faceva colazione. «La cicciona là fuori in macchina non è mica la mia fidanzata, è il mio bancomat», diceva l’imputato ai clienti del locale, mentre mangiava le brioche.

 

L’imputato, difeso dall’avvocato Michele Ianniello, si era insediato a casa della vittima, una 50enne con problemi psichici, e l’aveva sfruttata per anni. Avrebbe vissuto a sue spese, facendosi mantenere […]

 

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L’indagato però – che ha 63 anni – è stato invece condannato a otto mesi per stalking verso la sorella della cinquantenne. Per chiedere soldi anche alla sorella della vittima, il sessantenne era diventato violento. Le faceva appostamenti sotto casa e fuori dal luogo di lavoro.

 

[…] L’indagato era finito a processo per circonvenzione di incapace, minacce e stalking. La cinquantenne sarebbe stata, secondo il gip, «manipolata a piacimento e spremuta di piccole e grandi utilità» dal cosiddetto «compagno», che si faceva portare in auto da lei tutto il giorno in giro per vari bar, dove giocava ai video poker.

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