“È COME UN REALITY INFERNALE: IL TEMPO STRINGE, NON LASCIATECI MORIRE” - L’APPELLO DEL COMANDANTE DEI MARINES UCRAINI ASSERRAGLIATO NELL’ACCIAIERIA AZOVSTAL DI MARIUPOL CON LE TRUPPE DEL REGGIMENTO AZOV –  - ZELENSKY: “COMPLICATO SALVARE I NOSTRI SOLDATI: MA NON PERDIAMO LA SPERANZA” - IL PRESIDENTE UCRAINO LANCIA UN APPELLO ALLE ORGANIZZAZIONI INTERNAZIONALI PERCHÉ CONTINUINO A COORDINARE LE EVACUAZIONI DALL’ACCIAIERIA (FINORA SALVATE PIÙ DI 300 PERSONE) - BOMBA SU UNA SCUOLA IN CUI C'ERANO 90 PERSONE NELLA REGIONE DI LUGANSK

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Da open.online

 

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«È come se ci trovassimo in un reality show infernale, dove noi siamo i militari, combattiamo per le nostre vite, tentiamo ogni possibilità per salvarci, e il mondo intero sta solo a guardare una storia interessante. L’unica differenza è che questo non è un film e noi non siamo personaggi di fantasia».

 

È la richiesta di aiuto scritta in un post su Facebook dal maggiore Serhiy Volyna, della 36esima Brigata Marina Separata in Ucraina, attualmente bloccato nell’acciaieria Azovstal di Mariupol’ con le truppe del reggimento Azov. Volyna, nel post, scrive che è sorpreso dal «cinismo umano senza confini», perché «esistono regole comuni, uguali per tutti e certificate, ma non funzionano». E nel post, Volyna ha aggiunto: «Spero in un miracolo, spero che le forze superiori (nel senso generale del termine) riescano a trovare un modo per salvarci. Aspettiamo il vostro intervento, ma il tempo stringe e il tempo è la nostra vita». E il messaggio del generale si conclude con un resoconto delle evacuazioni dei civili odierne e un appello: «Anche oggi (i russi) hanno rifiutato la resa, alzando bandiera bianca solo tatticamente, per permettere l’evacuazione dei civili. Il bilancio odierno è di tre soldati uccisi e sei feriti. Si è fatto tutto il possibile per salvare i civili, chiediamo a tutti di fare il massimo sforzo per evacuare anche i militari. Gloria all’Ucraina!».

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Zelensky

Da open.online

Le evacuazioni dall’acciaieria Azovstal a Mariupol hanno permesso di salvare finora più di 300 civili, secondo il presidente ucraino Volodymyr Zelensky nel video diffuso ieri sera 7 maggio, prevalentemente donne e bambini. Oggi 8 maggio, invece, Kiev spera di aprire una «seconda fase della missione di evacuazione», che dovrebbe permettere di mettere in salvo i feriti e i medici per poi passare ai soldati ucraini con l’aiuto delle organizzazioni internazionali, a cominciare dalle squadre del Comitato internazionale della Croce Rossa e delle Nazioni Unite che finora hanno permesso di evacuare i civili bloccati nell’acciaieria. «Certo – ha detto Zelensky – se tutti sono d’accordo, se non ci sono bugie».

 

 

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È una corsa contro il tempo quella sulla Azovstal, da cui è partito un nuovo appello da parte del comandante dei marines ucraini perché si risolva in fretta la trattativa diplomatica tra Kiev e Mosca per la liberazione dei militari sotto assedio. L’aspetto più complicato secondo Zelensky riguarda proprio l’evacuazione dei soldati ancora asserragliati nell’acciaieria, cioè i volontari del battaglione Azov e i marines della 36ma brigata dell’esercito ucraino. Un’operazione difficile perché richiede che la parte russa mantenga l’impegno di concedere le evacuazioni senza cambiare idea: «Sono sicuro che tutti capiscono la causa principale di questa complicazione – dice il presidente ucraino – così come dov’è la causa. Ma non perdiamo la speranza, non ci fermiamo».

 

 

 

Governatore Lugansk: bomba su scuola in cui c’erano 90 persone

Da corriere.it

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Una bomba è stata lanciata su una scuola, a Belogorivka, nella regione di Lugansk, dove si nascondevano 90 persone. È quanto riferito dal governatore di Lugansk, Sergey Gaidai, citato dall’agenzia ucraina Unian. «Oggi, gli assassini russi `hanno combattuto´ con civili disarmati. I razzisti hanno sganciato una bomba aerea in una scuola dove si nascondeva quasi l’intero villaggio. Tutti coloro che non sono riusciti a evacuare. Dopo essere entrati nel club, il seminterrato della scuola era l’unico luogo di salvezza, ma i russi hanno tolto questa possibilità anche alla gente. Lì c’erano circa 90 persone nella scuola. Circa 30 persone sono già state salvate dalle macerie», ha fatto sapere.

 

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Sirene antiaeree in quasi tutte le regioni

Le sirene d’allarme antiaeree hanno risuonato questa mattina in quasi tutte le regioni ucraine: lo riporta il Kyiv Independent.

 

 

 

 

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