Estratto dell’articolo da www.roma.repubblica.it
Ha preso in ostaggio il presunto amante della sue ex compagna. Poi lo ha legato e lo ha cosparso con del liquido infiammabile con la minaccia di dargli fuoco. Simone C., un romano di 43 anni, era stato arrestato lo scorso primo settembre con l'accusa di sequestro di persona, lesioni, violenza privata e rapina.
Ma per l'uomo, ieri, è arrivata la condanna a 4 anni e 4 mesi, solo per il reato di rapina. La vittima, un operaio di 53 anni, non aveva infatti presentato querela. E come previsto dalla normativa Cartabia, il sequestratore è stato prosciolto dalle accuse più pesanti.
I fatti risalgono al primo settembre, quando Simone, che aveva dato in affitto un appartamento all'operaio, lo contatta con una scusa. Al presunto amante dell'ex compagna chiede di accompagnarlo in un posto per sistemare un terreno. Dietro la richiesta di aiuto, però, si nasconde una trappola.
[...] Dapprima immobilizza l'operaio, legando con un nastro isolante i polsi e con delle corde le caviglie. Poi, dopo averlo cosparso con una sostanza infiammabile, minaccia di dargli fuoco. "Così ti impari a sco... le donne degli altri". Simone, addirittura, fa una videochiamata all'ex compagna per mostrargli il prigioniero. Poi, gli ruba il telefono, scatta alcune foto e raggiunge la ex sul luogo di lavoro per fargliele vedere . Il 53enne rimane solo e faticosamente riesce a tagliare con i denti il nastro adesivo intorno ai polsi. Poi libera anche le caviglie e fugge via.
I poliziotti del distretto Roma Lido vengono allertati dalla denuncia di una donna alla quale l'operaio in fuga aveva chiesto aiuto e rintracciano il sequestratore. La vittima, però, forse per paura di ritorsioni decide di non presentare querela. [...]