“DENUNCEREMO GOVERNO E REGIONI” - ORDINE E SINDACATI DEI MEDICI SONO PRONTI ALLE VIE LEGALI, QUANDO L’EMERGENZA SARÀ FINITA, DOPO LA MORTE DI 100 OPERATORI SANITARI (77 MEDICI E 23 INFERMIERI) - LE ACCUSE: NON AVER PREDISPOSTO UN PIANO DEI RISCHI NÉ SORVEGLIANZA ALL'ACCESSO AGLI OSPEDALI O PROTOCOLLI DI SICUREZZA PER L'ACQUISTO DI DISPOSITIVI DI PROTEZIONE...

-

Condividi questo articolo


coronavirus medici coronavirus medici

Giuseppe Salvaggiulo per “la Stampa”

 

«Cessate d' uccidere i morti, non gridate più». I versi di Ungaretti accompagnano, sul sito dell' ordine professionale, «l' elenco dei medici caduti nel corso dell' epidemia di covid-19». Ogni sera viene aggiornato: nome, specializzazione, città. Ieri il conto degli operatori sanitari morti ha raggiunto quota 100: 77 medici e 23 infermieri). I contagiati sono quasi 11 mila, ma il dato è sottostimato per la scarsità di tamponi.

 

le foto di medici e infermieri che lottano con il coronavirus 1 le foto di medici e infermieri che lottano con il coronavirus 1

Nelle ultime tre settimane muoiono in media tre medici al giorno. Due terzi sono lombardi. Nelle province di Bergamo e Brescia si è arrivati a punte del 20-25% dei medici di famiglia contagiati contemporaneamente. Sono settimane che ordini e sindacati dei medici lamentano «la sconcertante mancanza di dispositivi di protezione individuale» e l' assenza di uno screening di massa. Agli allarmi inascoltati sono seguite le diffide formali.

 

Il passo successivo, quando l' emergenza sarà superata, saranno le iniziative legali.

Esposti penali e azioni di risarcimento civili di massa, che configureranno una dolente class action della categoria che ha garantito la tenuta di un sistema sanitario per altri versi collassato. Tutto parte dalla Lombardia dopo che il 4 marzo la Regione invia kit di protezione con 10 mascherine chirurgiche usa e getta, 1 camice monouso, una scatola di guanti usa e getta e un flacone da un quarto di litro di amuchina.

le foto di medici e infermieri che lottano con il coronavirus le foto di medici e infermieri che lottano con il coronavirus

 

Materiale sufficiente per qualche giorno al massimo e in ogni caso inadeguato (le mascherine chirurgiche proteggono l' interlocutore, non chi le indossa). Fallite le richieste informali, il 16 marzo Paola Pedrini, medico a Bergamo e segretaria lombarda del sindacato Fimmg, invia a ministero della Salute, Regione, aziende sanitarie, prefetti e le Procure una diffida formale redatta da un pool di avvocati specializzati in diritto sanitario.

 

le foto di medici e infermieri che lottano con il coronavirus 3 le foto di medici e infermieri che lottano con il coronavirus 3

Il documento accusa di «non aver predisposto alcun piano dei rischi, alcuna sorveglianza sanitaria all' accesso agli ospedali e alcun protocollo di sicurezza per l' acquisto di dispositivi di protezione idonei a scongiurare la propagazione del rischio biologico attraverso i suoi sanitari», nonché di non aver inviato ai medici di base «alcun protocollo o elenco di dispositivi medici idonei a proteggerli dal rischio».

 

La diffida ripercorre le segnalazioni di rischio rimaste inascoltate (a parte l' invio di «risibili quantità di mascherine chirurgiche monouso») e argomenta che «tali mancanze hanno fatto in modo che i medici si trovassero ad affrontare un rischio catastrofico senza misure di sicurezza adeguate». Infine diffida le autorità entro 72 ore a dotare i medici di kit di protezione adeguati e a sottoporli a tampone, «ritenendo fin da ora i destinatari responsabili dei danni» che il loro «comportamento omissivo ha prodotto». Il preludio delle future cause civili.

medici a cremona medici a cremona

 

Risposte? L' indomani arriva un nuovo kit, considerato dai medici «tutt' altro che soddisfacente»: 20 mascherine tra cui alcune filtranti, 1 pacco di guanti e un bidone di rifiuti. Solo negli ultimi giorni la Regione ha cominciato a fare i tamponi agli operatori sanitari. La linea dei medici è che «adesso è il momento della cura e del dolore, poi valuteremo come procedere dal punto di vista legale». Diverse le opzioni, sia penali (soprattutto per le morti) che civili, «perché le violazioni delle leggi sulla sicurezza e sul rischio biologico sono diverse e palesi. Prevedo tantissime richieste di risarcimento», spiega l' avvocato Paola Ferrari che segue il dossier.

MEDICI E CORONAVIRUS MEDICI E CORONAVIRUS MEDICI E CORONAVIRUS MEDICI E CORONAVIRUS

 

Condividi questo articolo

ultimi Dagoreport

DAGOREPORT - NEI CORRIDOI DI VIALE MAZZINI VIENE DATA PER CERTA SIMONA AGNES ALLA PRESIDENZA RAI IN VIRTÙ DEL PRONTO SOCCORSO M5S, IN CAMBIO DEL TG3 - MA IL DO UT DES, DEFINITIVA LAPIDE PER EVENTUALI ALLEANZE COL PD, NON SARÀ IMMINENTE: PRIMA DELL’ASSEMBLEA COSTITUENTE DI FINE NOVEMBRE, C'E' IL VOTO DEL 17 PROSSIMO PER LA REGIONE UMBRIA - SE I GRILLINI PURI E DURI NOSTALGICI DI BEPPE-MAO, DISERTASSERO LE URNE, COME È SUCCESSO IN LIGURIA, RIUSCIREBBE CONTE A SOPRAVVIVERE ALL'ENNESINO BRUCIANTE TRACOLLO ELETTORALE A POCHI GIORNI DALLA COSTITUENTE? AH, SAPERLO...

DAGOREPORT – FIATO AI TROMBONI! IL 6 E IL 7 NOVEMBRE ANDRÀ IN SCENA A ROMA UN GROTTESCO SPETTACOLO DI ITALICA IPOCRISIA: GLI STATI GENERALI DELLA RAI, DUE GIORNI PER DISCUTERE ‘’COME TENERE LA POLITICA FUORI DALLA RAI’’ (SEMBRA CROZZA MA È COSÌ…) - A CHE SERVE TALE GIGANTESCA PRESA PER IL CULO CHE VEDRÀ OSPITI LA RUSSA, GIULI, VESPA, FLORIS, GRASSO, TRAVAGLIO, SECHI, SCHLEIN, SALVINI, URSO, TAJANI, ETC., VOLUTA DALLA CURVACEA PRESIDENTE DELLA VIGILANZA RAI, LA 5STELLE BARBARA FLORIDIA? - NON È UN MISTERO L’OBIETTIVO DI CONTE DI ACCAPARRARSI IL TG3 IN CAMBIO DEL VOTO A FAVORE DEL CARTONATO DI GIANNA LETTA, SIMONA AGNES, IN TREPIDA ATTESA DELLA PRESIDENZA RAI - MA CONTE SI RITROVA I NEURONI DIVISI TRA GOFFREDO BETTINI E MARCO TRAVAGLIO, MENTRE BEPPE GRILLO LO ASPETTA AL VARCO DELLA COSTITUENTE (MUOIA M5S CON TUTTI I FILISTEI) - LA PRECISAZIONE DELLA FLORIDIA...

DAGOREPORT – PERCHÉ ENRICO PAZZALI, NONOSTANTE UN RAPPORTO DI “AMICIZIA DI VECCHIA DATA” CON IGNAZIO LA RUSSA, HA CERCATO NOTIZIE "SULLA SITUAZIONE IMMOBILIARE E LE PARTECIPAZIONI SOCIETARIE" DEL PRESIDENTE DEL SENATO E I SUOI FIGLI? A FAR RIZZARE PELI E CAPELLI, È LA DATA DELL'ILLECITA OPERAZIONE: 19 MAGGIO 2023. VALE A DIRE: IL GIORNO DOPO LA NOTTE IN CUI IL FIGLIO DI ‘GNAZIO, LEONARDO APACHE, AVREBBE STUPRATO (SECONDO L’ACCUSA DELLA PRESUNTA VITTIMA) UNA RAGAZZA. MA IL 19 MAGGIO 2023 NESSUNO SAPEVA QUELLO CHE ERA AVVENUTO: SOLO 40 GIORNI DOPO LA RAGAZZA PRESENTA UNA QUERELA. IL 3 LUGLIO LA PROCURA DI MILANO APRE UN FASCICOLO. IL 7 LUGLIO IL "CORRIERE" PUBBLICA LA NOTIZIA - QUALCUNO VOCIFERA CHE DI MEZZO POTREBBE ESSERCI L’ASPRA BATTAGLIA TRA LEGA E FDI, TRA SALVINI-FONTANA E LA RUSSA-SANTACHE' PER LA CONQUISTA DELLA SANITA' LOMBARDA. ALTRI SONO PER LA TESI DELL'ESTORSIONE: MA PER 'GNAZIO ''NON SI TRATTA DI COINCIDENZE" - CHE C’ENTRA UN PREFETTO A CAPO DELLA CYBERSECURITY NAZIONALE? CHIEDETELO A MANTOVANO...

DAGOREPORT - VIVA IL POPOLO, A MORTE I CONTI! IL GOVERNO DUCIONI, NEL SUO CONTINUO TENTATIVO DI STRAVOLGERE L’ASSETTO COSTITUZIONALE, HA PUNTATO ORA LA CORTE DEI CONTI, OVVERO I MAGISTRATI CHE HANNO COME COMPITO PRIMARIO IL CONTROLLO DEI CONTI DEL PAESE – C’È GRANDISSIMA PREOCCUPAZIONE TRA I MAGISTRATI DELLA CORTE PER LA RIFORMA CHE PASSA CON IL NOME DI DDL FOTI, CHE SVUOTA LE FUNZIONI DELLA CORTE - LA DUCETTA NON SI FERMA. E INIZIA UN ALTRO ATTACCO ALLA MAGISTRATURA. CHE COSA FARÀ IL PRESIDENTE MATTARELLA?

DAGOREPORT - LA SCONFITTA IN LIGURIA CONTE PUÒ TATUARSELA SULLA COSCIENZA. UN GIOCO AL MASSACRO, QUELLO DEL M5S, CHE SI TRASFORMA IN FARSA, VISTO CHE ITALIA VIVA, ESCLUSA CON IGNOMINIA DALL’ALLEANZA ELETTORALE IN LIGURIA, SARÀ PRESENTE A SUPPORTO DEL CAMPOLARGO SIA IN UMBRIA CHE IN EMILIA ROMAGNA – LA FORZA CHE MANCHERA’ SEMPRE ALLA SINISTRA SI CHIAMA “FATTORE BERLUSCONI”. OVVERO: PUR NELLA TOTALE DIVERSITÀ DI IDEE, NEL MOMENTO DECISIVO FORZA ITALIA, LEGA E FRATELLI D’ITALIA SI UNISCONO PER INCASSARE LA CUCCAGNA DEL POTERE - LA SOLITA PARACULAGGINE CON CUI GIORGIA MELONI HA PROVATO A GIUSTIFICARE LA PERDITA DI QUASI 100MILA VOTI RISPETTO ALLE EUROPEE - LA LEZIONE PIÙ EVIDENTE DEL VOTO LIGURE È CHE IL PD, CHE ELLY VUOLE FAR TORNARE UN PARTITO DI SINISTRA, SENZA UN SOLIDO ALLEATO DI CENTRO VA A SBATTERE - SE IL GOVERNO DUCIONI PORTA A CASA IL 3 A 0...