Marco Carta per il Messaggero
«Devi pulire la pipì del cane». E giù botte. Aveva chiesto ad un residente del condominio di cui era amministratore di togliere l'urina del proprio chiwawa. Ma, dopo le prime minacce, «fatti i fatti tuoi», l'uomo si è ritrovato con il volto tumefatto e trenta giorni di prognosi. Protagonisti della brutale aggressione all'amministratore di un condominio nel quartiere Tor de Cenci sono un giovane di 27 anni e una donna di 53 anni, entrambi di nazionalità filippina, che ora si ritrovano sotto processo, rispettivamente per lesioni e porto abusivo di armi.
Il giovane, difeso come la donna dall'avvocato Lamberto Gazzoli, si era rifiutato di ripulire le tracce di pipi lasciate dal suo piccolo animale domestico sul ballatoio condominiale. «Paghiamo la signora delle pulizie. Lo deve fare lei». E, dopo un'accesa discussione con l'amministratore, che più volte lo aveva ripreso anche per l'abitudine di sputare in terra, ha preso in mano il guinzaglio del cane scagliandolo come una frusta contro il volto dell'uomo. «Ho provato a difendermi - ha raccontato ieri nel corso dell'udienza l'amministratore - ma quel ragazzo mi ha colpito più volte con i pugni fino a ridurmi la faccia tumefatta».
L'intervento degli altri condomini pareva aver messo fine al brutale pestaggio. Invece, poco dopo, il filippino si presentava fuori dalla porta di casa dell'uomo con i rinforzi per completare l'opera, mentre la donna, a poca distanza, osservava la scena con un lungo coltello in mano, pronta ad intervenire in caso di bisogno. I due filippini credevano di averla fatta franca, invece le telecamere di sorveglianza avevano ripreso tutta la scena. Non volevano pulire la pipì del proprio chiwawa, ora si ritrovano sotto processo.