Ancora polemiche tra Serena Williams e l’Usada, l’agenzia antidoping statunitense che, secondo la ex numero 1 al mondo la discriminerebbe. La 36enne tennista vincitrice di 23 titoli Slam sostiene di essere la giocatrice statunitense più controllata.
«Fra tutti i tennisti, è dimostrato che sono quella che viene sottoposta a più test. Discriminazione? Io penso di sì», lo sfogo dell’ex numero uno al mondo via Twitter.
CINQUE - Secondo un articolo pubblicato il mese scorso dal sito «Deadspin», la Williams avrebbe ricevuto la visita degli ispettori Usada già in 5 occasioni in questo 2018, più del doppio rispetto ad altre giocatrici americane come Sloane Stephens (una) o la sorella Venus (due).
La 36enne Serena, però, non sarebbe stata trovata in casa per effettuare il test lo scorso 14 giugno anche se la diretta interessata si è difesa sostenendo che l’ispettore dell’agenzia antidoping si era presentato con 12 ore d’anticipo rispetto all’orario concordato.
In verità, essendo la Williams rientrata dopo una lunghissima assenza, rientra nelle categorie a rischio ed è normale che venga testa più volte rispetto agli altri atleti.
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