ALESSIO SPAZIANO - IL CAMIONISTA CHE HA INVESTITO ADIL BELAKHDIM
1 - IL CAMIONISTA CHE HA INVESTITO ADIL "DOVEVO RISPETTARE GLI ORARI"
Estratto dell’articolo di Carlotta Rocci per “la Repubblica”
(…) Nelle tre ore di interrogatorio di fronte al gip Andrea Guerrerio (Alessio Spaziano, ndR) ha ricostruito la sua versione sul perché abbia forzato un blocco dei lavoratori davanti ai magazzini Lidl di Bandrate, investendo il sindacalista SiCobas.
«Dovevo andare a prendere un altro carico, si erano raccomandati di rispettare gli orari», ha detto, spiegando perché quella mattina è stato l'unico autista a cercare di aggirare il picchetto imboccando in contromano l'ingresso. Dopo quell'ultima consegna sarebbe tornato a casa.
(…) «I manifestanti mi hanno circondato, hanno aperto la portiera, volevano trascinarmi giù dall'abitacolo. Mi hanno aggredito - ha detto - Sono riuscito a divincolarmi e ho cercato di allontanarmi». (…)
2 - “PIANGO PER IL SINDACALISTA, MA È STATO UN INCIDENTE. ALESSIO NON È UN ASSASSINO”
Grazia Longo per “La Stampa”
Al secondo piano di una palazzina non ancora del tutto costruita e addirittura senza intonaco, nel piccolo centro agricolo che è Baia e Latina, in provincia di Caserta, c'è l'appartamento dove Alessio Spaziano, 25 anni, sconterà gli arresti domiciliari per aver ucciso con il suo camion, a Novara, il sindacalista Adil Belakhdim.
ALESSIO SPAZIANO DENISE ANGELONE
Baia e Latina, immerso nel verde, conta poco più di 2 mila abitanti. E il tam tam tra i bar e la piazza descrive Alessio Spaziano come un «giovane volenteroso che si spacca la schiena sul camion per sfamare la famiglia. È un papà premuroso che non vede l'ora di tornare a casa per riabbracciare le bambine e la compagna».
Anche il sindaco, Giuseppe Di Cerbo, ribadisce che «Alessio è un bravo camionista e un bravo papà. Il paese è piccolo e ci conosciamo praticamente tutti: al di là delle assoluzioni e delle valutazioni di merito credo che ci troviamo di fronte a un drammatico incidente, a una tragedia immane. Ma ciò non toglie che Alessio sia un bravo ragazzo».
La compagna del camionista, e madre delle sue due figlie, Denise Angelone, 26 anni, ieri non ha retto la tensione dell'attesa di Alessio, partito dal carcere di Novara nel primo pomeriggio, e si è momentaneamente trasferita a casa della mamma Marisa. In una villetta a schiera delle case popolari. È una casetta rossa che davanti alla porta ha un enorme sacco pieno di bottiglie di plastica per la raccolta differenziata e piccole statuette dei 7 nani di Biancaneve. Amorevolmente accudita dalla madre, Denise non fa altro che piangere.
Signora è contenta che Alessio sta per rientrare a casa dalla prigione?
«Non ce la faccio a rispondere a questa domanda. Perché la verità è che noi stiamo vivendo una grande disgrazia. Una doppia disgrazia. Da una parte perché Alessio è stato arrestato, dall'altra, e questo mi fa ancora più male, perché è morto quel povero sindacalista. Io e i miei genitori non facciamo che pensare a lui e alla sua famiglia. È un'angoscia che non conosce pace. Ma una cosa la devo dire».
Prego.
«Il mio compagno non è un assassino, lui non voleva fare del male a quell'uomo. È stato un incidente, un drammatico incidente. Noi siamo gente onesta. Alessio è un ragazzo onesto. Non doveva andare com' è andata».
Alessio lavora come camionista da tanti anni?
«Da quanto si è preso apposta la patente per portare il camion. È un grande lavoratore, ha fatto tanti lavori. Anche lavori umili, perché quello che gli interessava era solo guadagnare onestamente lo stipendio.
Poi si è preso la patente giusta ed è diventato camionista. Una vita di sacrifici per guadagnarsi il pane e mantenere le nostre sue bambine, Aurora, di 4 anni, e Sole che compirà un anno il 23 settembre. In casa dobbiamo stare molto attenti a come parliamo perché Aurora già capisce tutto e non vogliamo farla angustiare. Io piango da tre giorni».
camionista travolge adil belakhdim a biandrate novara
Si sente di dire qualcosa alla moglie di Adil Belakhdim?
«Mi creda se le dico che non ho neanche la forza di parlare, per me è come se fosse morto un mio parente tanto è il dolore, tanta è la disperazione per quello che è successo. Ma conosco bene Alessio e so che lui mai avrebbe voluto uccidere quell'uomo. Si è trattato di una disgrazia, di una sciagura che si è abbattuta su due famiglie, la nostra e quella di quel poveretto».
camionista travolge adil belakhdim a biandrate novara
Alessio si è difeso davanti al giudice sostenendo di non avere avuto intenzione di uccidere e di essere scappato perché assalito dalla paura di essere linciato dai colleghi del sindacalista.
«Io gli credo. Perché, come ho detto, lo conosco nel profondo e so che è una brava persona, un padre di famiglia che sta via tutta la settimana con il camion per guadagnarsi da vivere. Noi siamo in affitto e facciamo i salti mortali per far quadrare i conti, come tante altre famiglie di lavoratori. E sull'onestà di Alessio posso mettere la mano sul fuoco. Qua in paese lo sanno tutti di che pasta è fatto»
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