Alessia Arcolaci per "www.vanityfair.it"
È stato il primo amministratore delegato di un’azienda colosso come Apple a fare coming out. Oggi, a quattro anni di distanza, in un’intervista alla Cnn Tim Cook ha ribadito l’orgoglio per la sua omosessualità.
«Sono molto orgoglioso di essere gay, è stato il più grande dono che Dio potesse farmi». Quando decise di parlare pubblicamente del suo orientamento sessuale, online correvano numerosi rumors.
«Non l’ho fatto per far uscire dall’armadio altri Ceo. Non ho mai pensato a questo. L’ho reso pubblico perché avevo iniziato a ricevere mail da ragazzi che leggevano on line voci sulla mia omosessualità».
Ho iniziato a ricevere lettere di ragazzi vittime di bullismo, messi all’angolo di amici e compagni di scuola a causa del proprio orientamento sessuale. «Volevo fare qualcosa per loro.
Volevo dimostrare a tutti loro che potevano tranquillamente essere gay e andare avanti e diventare persone di successo, fare grandi lavori», ha continuato Cook sottolineando quanto rimase scioccato nel scoprire al momento del suo coming out di essere stato il primo Ceo di un’azienda importante a farlo.
Riuscirci lo ha aiutato anche nel suo ruolo di leader. «Ho imparato cosa significhi essere una minoranza. Quella sensazione ti aiuta ad empatizzare con tutte le altre persone che non sono nella maggioranza». I commenti sgradevoli e i pregiudizi degli altri lo hanno reso più forte. «È stato molto utile anche per il mio ruolo».
tim cook wwdc17 tim cook tim cook