Spedizione fascista sotto la sede di Repubblica: un gruppetto di militanti mascherati, che esponevano una bandiera di Forza Nuova e un cartello con la scritta "Boicotta Repubblica e L'Espresso", ha acceso fumogeni sotto la sede del giornale e letto un proclama di accuse alla redazione. Un paio di fumogeni sono stati lanciati all'indirizzo di dipendenti del giornale che protestavano per la provocazione. Uno dei militanti sarebbe successivamente stato fermato.
La spedizione arriva mentre Repubblica porta avanti il suo lavoro di informazione sul diffondersi di episodi di fascismo e intolleranza nel paese, dall'irruzione di skinhead nella sede di una ong pro-migranti a Como, all'esposizione di una bandiera del secondo Reich in una caserma dei carabinieri a Firenze. Il mese scorso, era stata sempre Repubblica a riportare una denuncia secondo la quale in una sede romana di Forza Nuova i nuovi iscritti venivano spinti a raid contro gli immigrati.
Qualche minuto dopo, la rivendicazione di Forza Nuova Roma su Facebook: "Torce accese per 'illuminare' la verità contro le menzogne dei pennivendoli di regime e maschere sul volto. Ci siamo presentati così perché oggi rappresentiamo ogni italiano tradito da chi con la penna favorisce Ius soli, invasione e sostituzione etnica". Non solo: Forza Nuova annuncia che è solo l'inizio: "Oggi è stato solo il 'primo attacco' contro chi diffonde il verbo immigrazionista, serve gli interessi di Ong, coop e mafie varie. Da oggi inizia il boicottaggio sistematico e militante contro chi diffonde la sostituzione etnica e l'invasione (...). Questi infami sappiano che non gli daremo tregua, li contesteremo ovunque. Boicotta De Benedetti, il Gruppo L'Espresso, La Repubblica, combatti il sistema".
E scatta la solidarietà a Repubblica dalla politica. Il primo a esprimerla è il segretario del Pd Matteo Renzi su Twitter, a seguire Roberto Speranza di Mdp ("le intimidazioni contro stampa e giornali sono inaccettabili in un paese democratico"), il sindaco di Milano Giuseppe Sala ("atto vigliacco e inaccettabile"), il vice segretario dem Maurizio Martina ("solidarietà ai giornalisti di Repubblica impegnati contro i nuovi fascisti"). Ettore Rosato, capogruppo del Pd alla Camera: "Non ci facciamo intimorire da un gruppo di fascistelli, ma non abbassiamo la guardia".
I Verdi, tramite i coordinatori Angelo Bonelli, Luana Zanella e Gianluca Carrabs, chiedono al ministro dell'Interno Minniti di "occuparsi attivamente dell'accaduto identificando i responsabili poichè questi episodi si stanno verificando in maniera troppo frequente e sono sintomatici di un'intolleranza razziale che tristemente riporta indietro ai momenti bui della storia del nostro Paese". Il segretario di Sinistra Italiana, Nicola Fratoianni, invoca la dissoluzione dei gruppi di estrema destra: "Nessuna giustificazione e nessuna ambiguità nei confronti dei nipotini degli squadristi fascisti e dei nazisti. È ora che la Repubblica italiana nata dalla Resistenza faccia valere le sue ragioni: siano sciolti questi gruppuscoli, sia impedita loro ogni azione di intimidazione, violenza, minaccia".
Il presidente del gruppo misto alla Camera Pino Pisicchio lancia un appello alla responsabilità di" tutte le forze politiche, affinché adottino un codice di comportamento per la prossima campagna elettorale, che si preannuncia pericolosamente tesa. Queste manifestazioni nascono in un humus culturale e politico malsano, da un lessico sempre più barbaro. Chi ha un ruolo pubblico dovrebbe essere ben consapevole che il linguaggio incide profondamente sulla società: stiamo tutti attenti a non avvelenare il clima nel tentativo di rastrellare qualche manciata di voti".
Rispondendo ai giornalisti a margine di un convegno, il ministro della Giustizia Andrea Orlando ammonisce "tutti coloro che hanno ritenuto che gli allarmi, le sottolineature, l'attenzione dedicata a questo tema fosse eccessiva: c'è un estremismo che ha alzato la testa, che è contrario ai valori costituzionali, alle nostre libertà e credo che lo Stato e la società italiana debbano affermare quei valori su cui si regge la nostra Costituzione".
BLITZ FORZA NUOVA:FIORE,PRIMO ATTO GUERRA CONTRO PD
(ANSA) "È il primo atto di una guerra politica contro il gruppo Espresso e contro il PD. Stanno portando avanti un'opera di mistificazione e di criminalizzazione che vuole mettere fuori gioco Forza Nuova". Lo ha detto all'ANSA il leader di Forza Nuova, Roberto Fiore, commentando il blitz di oggi di alcuni militanti del movimento di destra contro davanti la sede del quotidiano La Repubblica di Roma.