(ANSA) - Lui è un giovane cuoco vicentino, Yuri Zaupa, e la sua storia sta rimbalzando sui social: per il suo lavoro da gennaio a giugno 2022 è stato pagato 100-200 euro al mese per 80 ore settimanali di lavoro a Cornedo Vicentino.
Quando ha chiesto di essere messo in regola, secondo le sue parole, il titolare gli avrebbe risposto che "i giovani vanno sfruttati". Ora Yuri, come riporta il Corriere del Veneto dopo aver raccontato l'accaduto in un lungo post su Facebook, è pronto a fare causa.
Nel commentare amaramente il suo caso, non manca di fare cenno alle parole dello chef Alessandro Borghese che aveva lamentato la poca voglia di sacrificio delle nuove promesse dell'alta cucina. "Borghese ci ha visto lungo: i giovani non hanno voglia di lavorare - chiosa ironico il giovane - e, dopo questa esperienza, io sicuramente ne ho persa un po'".
E' lui stesso a raccontare la sua storia. "Nel mese di settembre 2021 comincio la mia nuova esperienza in un locale di recente concezione a Cornedo Vicentino. Propongo la MIA cucina, con il MIO punto di vista sulla cucina Veneta, o più in generale, Mediterranea - scrive sulla sua pagina Fb - . Il mio unico requisito? Essere in regola e avere un contratto che mi permetta di vivere serenamente, per il resto a me basta cucinare".
Per i primi 4 mesi "decido di accettare un contratto ridicolo: 16 ore part-time, nonostante il mio monte ore settimanale si aggirasse intorno alle 80. Stringo i denti: dopotutto ho cominciato la gavetta all'età di 14 anni - prosegue - . Mi faccio prendere dalla novità, il posto mi piace e acconsento, ancora una volta, alle condizioni del titolare: mantenere basse le spese per il personale per i primi 4 mesi e poi alzare le retribuzioni e pensare di offrirmi un contratto a tempo indeterminato".
Poi la scoperta: "naturalmente non è andata così: da gennaio a giugno 2022 vengo pagato 100-200 euro al mese, su mia richiesta ovviamente, poveraccio, 'mica ti spetta la busta paga di diritto'. Da tenere a mente: 80 ore settimanali, cucina gestita solo da me, dalla colazione alla cena". Yuri alla fine deve rinunciare al suo sogno. "La stessa passione che mi ha accecato per 6 mesi senza una busta paga mi ha portato a cercare lavoro altrove - riferisce - .
Immaginate la faccia del titolare quando ho comunicato la mia partenza: tradito, preso per i fondelli, i giovani sono inaffidabili". Il titolare si sarebbe espresso in modo inequivocabile: "i giovani vanno sfruttati, non ho mai preso più di 1200 euro al mese - racconta ancora Yuri - quindi non li prenderai nemmeno te, poco importano le tue capacità".