MARIO CERCIELLO REGA E ANDREA VARRIALE
Ripetuti segni di coltellate sul fianco destro e su quello sinistro. Ma il colpo più profondo è stato quello inferto da dietro che ha raggiunto e perforato lo stomaco. È quanto emerge dalla relazione preliminare dell'autopsia svolta sul corpo del vicebrigadiere Mario Cerciello Rega, accoltellato a morte nella notte tra il 25 e il 26 luglio in via Pietro Cossa, in Prati. Dall'accertamento autoptico è emerso che sono state undici le coltellate inferte sul corpo del carabiniere, la maggior parte delle quali ha colpito la vittima al tronco in zona vitale.
rep
LE INDAGINI
Intanto proseguono le indagini sul delitto: i pm di piazzale Clodio acquisiranno i tabulati telefonici dei due giovani americani, Christian Gabriel Natale Hjort, di Finnegan Lee Elder, in carcere con l'accusa di aver ucciso il militare, dei due carabinieri intervenuti, di Sergio Brugiatelli, l'uomo che ha avvisato i militari per denunciare di aver subito il furto dello zaino da parte dei due diciannovenni e del pusher di Trastevere.
L'acquisizione servirà agli inquirenti a ricostruire la vicenda sin dall'inizio, dal primo contatto a Trastevere fino al delitto a pochi passi da piazza Cavour.
In mattinata si è svolto un vertice in procura tra i magistrati e gli investigatori dell'Arma. A piazzale Clodio hanno fatto il punto delle indagini, concordando i prossimi passi, il procuratore aggiunto Nunzia D'Elia e il pm Maria Sabina Calabretta assieme al comandante provinciale dei carabinieri, il generale Francesco Gargaro e al responsabile del Nucleo investigativo, il colonnello Lorenzo D'Aloia.
i due americani fermati per la morte di mario cerciello rega
Analisi sulle immagini delle telecamere
I carabinieri stanno proseguendo l'analisi di ore di video delle telecamere presenti nelle zone interessate dalla vicenda. In primo luogo gli investigatori stanno passando al setaccio gli impianti di videoriprese, anche quelli eventualmente presenti nella zona di via Cardinale Merry Del Val, a Trastevere, dove i due americani arrestati hanno avuto il primo contatto con un pusher che gli avrebbe ceduto, per circa 80 euro, una bustina di carta stagnola con dentro della semplice aspirina.
L'analisi dei video riguarda anche quanto immortalato da quelle presenti nell'albergo di via Pietro Cossa, a circa 80 metri dal luogo dell'omicidio, dove i due ragazzi alloggiavano. Il lavoro degli inquirenti è reso complesso dal fatto che nessuna telecamera (quelle di una banca nelle vicinanze erano fuori uso) ha ripreso la colluttazione e le coltellate sferrate da Finnegan Lee Elder.