Marco De Risi e Alessia Marani per ilmessaggero.it
Delitto a sfondo passionale ieri pomeriggio a Ciampino. Un giovane di 35 anni, Alessandro Borrelli, è stato freddato nel suo appartamento al piano terra di una palazzina di via Cagliari, centrato da più colpi di pistola, uno mortale alla gola. Ferito gravemente un suo amico Stefano I., di 24 anni, che ha cercato di fuggire nel cortile condominiale.
È lì che i sanitari dell'ambulanza del 118 lo hanno trovato, a terra, sanguinante e incosciente. Il ragazzo è stato trasportato all'ospedale di Tor Vergata dove lotta tra la vita e la morte. In serata, è stato fermato dai carabinieri una guardia giurata, coetanea della vittima alla quale, a detta di quanto riferito da più testimoni, sarebbe stata legata sentimentalmente.
IL CHIARIMENTO
E che, dunque, ha sparato a sangue freddo con la pistola d'ordinanza. Non è ancora chiaro il motivo, forse un raptus di gelosia. Il vigilante è stato ascoltato a lungo nella caserma di Frascati.
Da quanto ricostruito sulle prime dagli investigatori della Compagnia di Castel Gandolfo, la guardia giurata e il 24enne sarebbero arrivati da Roma a Ciampino insieme, a bordo di una stessa auto, intorno alle 18, intenzionati ad avere un chiarimento. Borrelli ha aperto loro la porta dell'appartamentino nel condominio di case popolari dove era andato ad abitare da qualche mese, la casa era nella disponibilità della famiglia. Fra i tre, tutti incensurati, sarebbe nata una discussione quando, all'improvviso, il vigilante ha estratto la pistola, di piccolo calibro, che si era portato dietro e ha fatto fuoco, due volte, al petto e alla gola di Borrelli.
I SOCCORSI
Quindi ha inseguito e scaricato almeno altri tre colpi sul 24enne che ha tentato di sottrarsi alla furia omicida. «Ho sentito 5 o 6 spari distintamente, poi mi sono affacciata alla finestra e ho visto quel ragazzo ferito a terra», racconta una vicina ancora sotto choc.
Non ci è voluto molto ai carabinieri per risalire alla guardia giurata. L'appartamento è stato passato al setaccio, così come il telefonino della vittima, anche alla ricerca di droga. Sono stati ascoltati i condomini ed eventuali altri testimoni che potrebbero aver visto qualcuno scappare dal palazzo.
LE TELECAMERE
Lungo il viale, inoltre, sono disseminate diverse telecamere le cui immagini arrivano alla sala operativa del vicino comando della Polizia locale. In serata i carabinieri hanno bussato alla porta della guardia giurata, classe 1984, nel quartiere della Romanina. Non ha opposto resistenza, è stato accompagnato in caserma. L'arma è stata trovata e posta sotto sequestro, sarà inviata alla scientifica per i rilievi del caso.
A pochi metri di distanza dal luogo degli spari, al civico 1 di via Cagliari, sempre alle case popolari, all'alba del 5 aprile, c'era stato un altro omicidio: Antonio Corona aveva accoltellato e ucciso il fratello, Sergio, perché aveva fatto rumore preparando il caffè e lo aveva svegliato.
Alessandro Borrelli, dipendente di Almaviva, sorride felice nelle foto di Facebook durante i suoi innumerevoli viaggi: dal Marocco alla Russia, dalla Finlandia alla Giordania. «Un ragazzo brillante - racconta un'amica - che non meritava una fine del genere». Quell'amicizia con la guardia giurata, però, nell'ultimo periodo lo stava facendo preoccupare, «voleva allontanarsene, forse denunciarlo», dice un vicino.