I “MONUMENTS MEN” ITALIANI -  IL COMANDO TUTELA PATRIMONIO CULTURALE (TPC) DEI CARABINIERI E' L'UNICA ORGANIZZAZIONE AL MONDO PER LA DIFESA DEL PATRIMONIO CULTURALE - IL LORO COMPITO È SALVAGUARDARE I SITI ARCHEOLOGICI E CONTRASTARE IL TRAFFICO INTERNAZIONALE DI REPERTI - I LORO "COLPI"? IL RECUPERO DI UN BUSTO ROMANO TRAFUGATO E ACQUISTATO DA KIM KARDASHIAN E IL RITROVAMENTO DELLA PORTA DEL BATACLAN DISEGNATA DA BANKSY E RITROVATA IN ABRUZZO...

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Grazia Longo per “la Stampa”

carabinieri comando tutela patrimonio culturale1 carabinieri comando tutela patrimonio culturale1

 

Non solo i caschi blu delle missioni di pace Onu, ma anche quelli dei carabinieri impegnati nella tutela dell' arte nei teatri di guerra o dove sono presenti calamità naturali. I caschi blu della cultura nascono dalla collaborazione tra l' Arma, i funzionari del ministero guidato da Dario Franceschini e l' Unesco, e rappresentano la prima e unica organizzazione al mondo per la difesa del patrimonio culturale.

 

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Una task force concepita per intervenire in aree colpite da emergenze, in una cornice di sicurezza. L' obiettivo è quello di salvaguardare i siti archeologici e i luoghi della cultura, ma anche di contrastare il traffico internazionale di reperti illecitamente sottratti. Attualmente sono in corso attività in Iraq e in Croazia, mentre in Italia l' attenzione è concentrata nelle zone terremotate di Abruzzo, Marche e Umbria, dove sono stati messi in sicurezza 30 mila beni culturali.

 

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La quota carabinieri di questi particolari caschi blu appartiene al Comando Tutela patrimonio culturale (Tpc), che costituisce uno dei fiori all' occhiello dell' Arma, di cui oggi si celebra il 207° anniversario della fondazione.

 

L' attività del Tpc si muove ad ampio raggio a livello internazionale. Tra gli impegni a breve termine il recupero, a San Francisco, di un busto romano, risultato trafugato, acquistato dall' influencer Kim Kardashian, e il rientro dal museo Getty di Los Angeles dell' Atleta di Fano, un bronzo ellenistico attribuito a Lisippo, anch' esso risultato rubato in Italia, del valore di 4 milioni di euro.

 

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Sono soltanto due degli 8 milioni di opere d' arte di cui è composta la banca dati del Comando Tpc e di cui 1 milione e 300 mila sono ancora da ricercare. Otto milioni di file rappresentano un record, se si pensa che la banca dati dell' Interpol comprende 52 mila opere. Non a caso anche l' Interpol si appoggia ai carabinieri. «È inevitabile che la richiesta di aiuto per recuperare opere rubate ci giunga da molti Paesi stranieri - precisa il generale Roberto Riccardi a capo del Comando del Tpc -. A partire proprio dall' Iraq, ricco di reperti archeologici nell' area della vecchia Mesopotamia».

 

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Un caso molto più vicino è quello della nuova porta del Bataclan, il locale di Parigi attaccato nel novembre del 2015 dai terroristi dell' Isis, disegnata dall' artista inglese Banksy. Venne rubata un anno fa e sono stati proprio i carabinieri a ritrovarla a Tortoreto, in Abruzzo.

 

«Il nostro impegno è comunque concentrato sul patrimonio culturale italiano - prosegue il generale Riccardi -: sia in termini ideali sia economici, è il primo al mondo ed è stimato in 986 miliardi di euro».

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Per l' ampliamento della banca dati il Tpc ha appena ottenuto un finanziamento dall' Unione Europea di 5 milioni di euro per la creazione di un software ancora più sofisticato, in grado di individuare reperti rubati non solo online, ma anche nel dark web e sui social media.

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