“NEGRI DI MERDA, TORNATEVENE A CASA VOSTRA. NOI SIAMO RAZZISTI, C’È QUALCHE PROBLEMA?” – A ROMA, NEL PARCO SANGALLI, IN ZONA TORPIGNATTARA, UN 44ENNE INDIANO È STATO FERITO CON UNA BOTTIGLIA E UN 60ENNE DEL BANGLADESH PICCHIATO E PRESO A CALCI – TUTTO E’ PARTITO DA UNA LITE TRA RAGAZZINI ITALIANI E STRANIERI PER UN PALLONE, POI GLI INSULTI RAZZISTI (“INDIANI DI MERDA. NEGRI. QUESTA È CASA NOSTRA”), L’INTERVENTO DEI GENITORI E DI 15 PERSONE DEL QUARTIERE E LE BOTTIGLIATE - LA SCENA E' STATA RIPRESA DA...

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Da open.online

 

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«Negri di m…, tornatevene a casa vostra. Noi siamo razzisti, c’è qualche problema?». E poi la rissa. A Roma nel quartiere di Torpignattara un 44enne indiano è stato ferito con una bottiglia e un 60enne del Bangladesh picchiato e preso a calci. Tutto è accaduto domenica 30 giugno al parco Sangalli e parte da una lite tra ragazzini.

 

Tre ragazzi e tre ragazze italiani prendono di mira bambini indiani tra i 6 e i 15 anni che giocano a calcio. I tre rubano il pallone e iniziano a giocare tra di loro verso le 22. Le ragazze accompagnano la vicenda insultando il gruppo di indiani: «Tornate nel vostro paese. Indiani di merda. Negri. Questa è casa nostra». A quel punto interviene una ragazza più grande, di circa 15 anni, indiana. Che però viene respinta: «Sono razzista, hai qualche problema?».

 

 

 

La lite

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Dopo le 23 i bambini chiedono di riavere la palla. Intanto arrivano i genitori di alcuni di loro. E parte la rissa. Anche perché nel frattempo 15 persone dal quartiere arrivano a supportare i ragazzi italiani. Uno di loro lancia una bottiglia di birra ancora piena che colpisce il cittadino indiano.

 

Quando lui va alla fontanella per lavare il sangue, gli si avvicina un altro ragazzo che lo prende a calci e pugni. Un uomo italiano di 45 anni raccoglie da terra il coccio della bottiglia e con quello lo ferisce alla gola. Poi un 60enne del Bangladesh appena sceso dall’autobus subisce lo stesso trattamento. Quando arrivano i carabinieri è già tutto finito e degli italiani non c’è più traccia. I due feriti vengono portati all’ospedale e ricevono rispettivamente 45 e 60 giorni di prognosi. Le telecamere di un bar potrebbero aver ripreso tutta l’aggressione razzista.

 

 

 

LA LITE PER UN PALLONE

Da romatoday.it - Estratti

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Prima la lite per un pallone, poi gli insulti razzisti e il lancio di bottiglie. Aggressione choc nel parco Giordano Sangalli, in viale dell'Acquedotto Alessandrino, a Torpignattara consumata nella serata di domenica, 30 giugno.  Ad avere la peggio, presi a bottigliate, sono stati due bengalesi e un indiano, quest'ultimo ferito alla gola e portato in ospedale dal 118.

 

La ricostruzione

Stando a quanto ricostruito tutto sarebbe iniziato quando un gruppo di minorenni romani avrebbe iniziato a insultare una comitiva di giovani di stranieri, giovani di seconda generazione che erano in compagnia di altri bambini e stavano giocando con un pallone.

 

A un certo punto la situazione è degenerata. Altri passanti, romani, si sarebbero messi in mezzo e hanno aggredito alcuni adulti stranieri, genitori dei giovani di seconda generazione. Sarebbero quindi partiti i primi insulti razzisti, secondo quanto raccontato dalle vittime, e poi è partito un lancio di bottiglie.

 

Tre feriti

Una scheggia ha ferito alla gola l'indiano, un uomo di 41 anni, portato al Vannini. Non è in pericolo di vita. In ospedale anche un altro cittadino indiano di 49 anni e un bengalese di 74 anni all'ospedale San Giovanni. Al momento non ci sarebbero fermati o denunciati. Le vittime hanno raccontato la loro versione ai carabinieri. Le indagini vanno avanti.

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(…)

 

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