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«A New York c'è il focolaio degli Stati Uniti». Bill De Blasio ha chiesto aiuto al governo federale per l’emergenza prima che gli ospedali vadano in affanno.
In un appello al presidente Trump sulla CNN, De Blasio ha dichiarato che gli ospedali di New York rimarranno senza respiratori e mascherine in due o tre settimane. Ha detto che stava prendendo in considerazione l'idea di trasformare gli hotel e il Javits Center, in "centri" ospedalieri, ma che la città aveva un disperato bisogno di rifornimenti. Attualmente ci sono più di 14.000 casi di coronavirus negli Stati Uniti e oltre 200 persone sono morte.
«Dove diavolo è il governo federale nel bel mezzo della più grande crisi che abbiamo visto da generazioni? – ha tuonato De Blasio - Devo essere onesto con la gente della mia città. Ecco i fatti: alla fine della scorsa notte c’erano 4000 casi confermati a New York City, 26 persone sono morte.
Costituiamo il 30% dei casi negli Stati Uniti e il 70% dei casi nello Stato di New York. Che ci piaccia o no, siamo l'epicentro».
Nelle scorse ore il dottor Anthony Fauci ha ripreso Donald Trump che si era lanciato in affermazioni entusiastiche sull’uso della clorochina, il farmaco antimalaria, sostenendo che l’uso potrebbe essere un punto di svolta nella lotta al COVID-19.
Fauci, che è membro della Task Force sul Coronavirus della Casa Bianca, ha smorzato l’entusiasmo dicendo: «Non esiste nessun farmaco magico in questo momento. Anche se ci sono informazioni sul fatto che potrebbero funzionare, dobbiamo dimostrarlo in modo che le persone possano ottenere il farmaco giusto, sicuro ed efficace. Ciò che stiamo dicendo è che si tratta di farmaci che potrebbero funzionare».
Parrucchieri, barbieri, centri estetici e negozi di tatuaggi chiuderanno negli stati di New York, New Jersey, Connecticut e Pennsylvania. Lo ha annunciato su Twitter il governatore dello Stato di New York Andrew Cuomo. La chiusura parte da domani alle 20.
Anche i carceri di New York, dopo quelli di Los Angeles e Cleveland, si preparano a rilasciare centinaia di detenuti per il coronavirus, quelli piu' a rischio contagio e condannati per reati minori. Lo ha annunciato il sindaco di New York Bill De Blasio, dopo che una guardia e un prigioniero sono risultati positivi al Covid-19 nel penitenziario di Rikers Island, dove e' detenuto anche Harvey Weinstein.
L'ex produttore di Hollywood sara' trasferito in un altro carcere. Tra i prigionieri anche Michael Cohen, ex avvocato personale di Trump, il truffatore Bernie Madoff, e il signore della droga colombiano Gilberto Rodriguez-Orejuela.
Intanto il governatore di New York, Andrew Cuomo, ha annunciato che i lavoratori non essenziali devono rimanere a casa. "Lo stato di New York si mette in pausa", ha detto ancora il governatore spiegando che solo i negozi ed i servizi essenziali rimarranno funzionanti. "Abbiamo bisogno che tutti siano al sicuro altrimenti nessuno lo è", ha aggiunto.
"Questa è l'azione più drastica che possiamo prendere", ha concluso. I casi di coronavirus nello Stato di New York sono 7.102, di cui 4.408 nella città di NY. "Abbiamo aumentato il numero dei test e di conseguenza il numero dei casi aumenta", ha detto Cuomo, sottolineando che rispetto a giovedì i casi sono aumentati di 2.950. I morti nello Stato sono 35.
Gli Stati Uniti hanno deciso di non rilasciare più visti d'ingresso a chiunque provenga da altri Paesi del mondo, se non in caso di urgenza. Il governatore della California Gavin Newsom ha ordinato a tutti i residenti dello Stato, circa 40 milioni di persone, di restare a casa. Lockdown da Los Angeles a San Francisco.
L'ultima vittima di coronavirus nella contea di Los Angeles è un uomo di circa trent'anni. Lo ha detto la responsabile della sanità della California Barbara Ferrer precisando che il giovane aveva problemi di salute. Negli Usa il numero dei contagi ha superato quota 13mila, raddoppiati in sole 24 ore. Il bilancio delle vittime è di 193 persone.
coronavirus times square a new york
Da “askanews”
La California è il primo stato Usa a prendere misure "all'italiana" contro il coronavirus. I contagi superano quota 13.000 e i morti sono 200.
Il governatore Gavov Newsom ha scritto al presidente Donald Trump: il 56% della popolazione dello stato potrebbe contrarre il virus nelle prossime otto settimane. E se nel Golden State scatta il lockdown per i 40 milioni di abitanti, Trump, ha già deciso: cancellato il G7 di giugno a Camp David.
Trump prima minimizzava, ora si presenta come "presidente di guerra" contro il virus. Il Governatore di New York Andrew Cuomo sta equiparando gli strumenti medicali ai missili in battaglia. Ma sempre dalla Grande mela, il sindaco Bill de Blasio ha accusato Trump di "stare a guardare".
I senatori intanto presentano un piano di aiuti da mille miliardi che prevede assegni diretti ai cittadini da 1.200 dollari, perchè la salute più che mai, all'epoca del coronavirus e in un'America senza sanità pubblica per tutti, che si prepara alle presidenziali 2020, è la questione numero uno.
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