“NO AL TAMPONE A CHI È IMMUNIZZATO E RIENTRA DAI PAESI DELL’UE. MEGLIO L’OBBLIGO VACCINALE” – ANTONELLA VIOLA CONTRO LA DECISIONE DEL GOVERNO: “CI SONO MISURE CHE SERVONO E ALTRE CHE SONO SOLO UNA RISPOSTA SCOMPOSTA DETTATA DAL PANICO. TRA QUESTE ULTIME LA RICHIESTA DI UN TAMPONE A CHI È VACCINATO E RIENTRA DAI PAESI EUROPEI, CHE METTE IN DISCUSSIONE L’EUROPA (COME SOTTOLINEATO DA MACRON) E LA VACCINAZIONE” – “I VACCINI STANNO PROTEGGENDO DALLA MALATTIA SEVERA E QUINDI CONTARE I POSITIVI È UTILE SOLO A...”

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Da www.liberoquotidiano.it

 

ANTONELLA VIOLA ANTONELLA VIOLA

Un duro sfogo di Antonella Viola, l'immunologa che mette nel mirino Mario Draghi e il governo per le ultime misure adottate, in particolare l'obbligo di tamponi per chi rientra dai tamponi Ue. Per inciso, la stretta potrebbe anche essere ampliata nei prossimi giorni: stando alle indiscrezioni, potrebbe essere introdotto l'obbligo di tampone anche per i vaccinati che vogliono accedere ai grandi eventi, il tutto in vista di Capodanno. La norma - insieme a mascherine obbligatorio ed estensione dell'obbligo vaccinale ad altre categorie - potrebbe essere approvata il prossimo 23 dicembre.

ROBERTO SPERANZA MARIO DRAGHI ROBERTO SPERANZA MARIO DRAGHI

 

 E come detto, la Viola mostra tutta la sua contrarietà. Lo fa su Facebook, dove scrive: "No al tampone a chi è immunizzato e rientra da paesi dell'Unione europea, meglio inserire l'obbligo vaccinale".

 

 E ancora, aggiunge l'immunologa: "Ci sono misure che servono e altre che sono solo una risposta scomposta dettata dal panico. Tra queste ultime la richiesta di un tampone a chi è vaccinato e rientra dai Paesi europei, che mette in discussione l’Europa (come sottolineato da Macron) e la vaccinazione. O inserire di nuovo tamponi per i vaccinati per il cinema o il teatro (settori che hanno sofferto duramente e che non mi pare siano stati luoghi di contagio)", rimarca riferendosi alle ultime indiscrezioni.

tamponi tamponi

 

 "Ricordiamo - riprende e precisa l'esperta - che il virus probabilmente resterà con noi per anni; che i vaccini stanno proteggendo dalla malattia severa (altrimenti oggi viaggeremmo sui 1000 morti al giorno) e che quindi contare i positivi è utile solo a fini epidemiologici e non dovrebbe essere una forma di comunicazione della paura. L’unica cosa seria da fare è inserire l’obbligo vaccinale. Il resto è solo confusione e stress inutile per i cittadini", conclude Antonella Viola.

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