Estratto dell’articolo di Flavia Amabile per “la Stampa”
lo youtuber nikolais - nicola gargiulo
Esiste un modo per arginare in modo rapido e definitivo l'esplosione di video di sfide pericolose, vietare che possano diventare una fonte di guadagno. Ne è convinto Nikolais, nome per la rete di Niko Gargiulo, 27 anni, youtuber e vlogger da 145mila follower su YouTube.
Il problema sono le sfide, quelle che in rete vengono definite challenge?
«Il problema principale è che ci sono personaggi che si ritrovano ad avere un potere enorme. Con un video puoi arrivare a tutto il mondo. Però per realizzare contenuti "ingaggianti" e generare visualizzazioni si ispirano a personalità come MrBeast specializzato in challenge estreme e, in alcuni casi, purtroppo pericolose. Siamo creator e influencer ma veniamo anche influenzati da tante cose che vediamo in giro per la rete. Se non abbiamo la maturità necessaria per elaborarle la nostra attività diventa pericolosa».
Diventa anche redditizia. Si può guadagnare senza mettere a rischio la vita degli altri ma anche la propria?
«Io faccio questo lavoro seriamente da 4 anni e in modo amatoriale da 10 anni. Ho iniziato che ero un ragazzino, ho assistito al passaggio dalla fase in cui si facevano video per passione a quella in cui sono diventati una fonte di guadagno. C'è stato un cambio totale dei contenuti e l'arrivo di tante persone alla ricerca di un modo facile di facile per fare visualizzazioni e quindi guadagni. Non esiste solo quel modo, però, ci tengo a puntualizzarlo. Si può essere uno youtuber in modo professionale, vivere di questa attività e avere dei contenuti positivi».
lo youtuber nikolais - nicola gargiulo
In questi giorni, però, i social sembrano una maionese impazzita. Tante persone estranee alla vicenda stanno provando ad approfittarne pubblicando meme, commenti e immagini pur di strappare la loro fetta di visualizzazioni e like.
«C'è un problema molto più ampio, riguarda tantissimi bambini, poi diventati ragazzi, cresciuti con un cellulare in mano e senza il controllo dei genitori. C'è in molti casi una sconnessione tra realtà e video come hanno dimostrato anche gli youtuber coinvolti nel video della Lamborghini. Quando si è in rete si ha un potere enorme ma bisogna sapere che si deve avere anche una grande responsabilità. È una questione di maturità».
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incidente mortale casal palocco 5
Anche su YouTube esistono dei filtri. Non sembrano molto efficaci, però.
«YouTube prevede diversi filtri per segnalare qualcosa di pericoloso ma spesso il titolo è fuorviante, riesce a aggirare i controlli. Un titolo come "50 ore in un'auto", per esempio, non crea allarme. Il punto è che i contenuti non vengono visti da un essere umano ma da un algoritmo ed è inevitabile che sia così, bisognerebbe assumere palazzi di persone per controllare tutti i video che vengono caricati. I controlli però vanno comunque potenziati, semmai servendosi dell'intelligenza artificiale» […]
theborderline - Matteo Di Pietro con la fidanzata Giulia Giannandrea - Vito Loiacono - Marco Ciaffaroni - Leonardo Golinelli vito loiacono. incidente mortale casal palocco 3 matteo di pietro the borderline 1
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