In tre, minorenni, hanno aggredito un coetaneo sotto casa della fidanzatina. Pugni e calci sotto gli occhi inorriditi della ragazza, che ha filmato tutto con il cellulare. Era proprio lei la causa del contendere: da quando si era messa con lui aveva mollato la comitiva dei tre aggressori, i quali per ripicca, e dopo una serie di persecuzioni a scuola e sui social, hanno organizzato la «spedizione punitiva». I carabinieri della compagnia di Abbiategrasso (Milano) hanno arrestato e collocato in comunità i tre minorenni, accusati di atti persecutori e lesioni aggravate, in concorso. L’ordinanza è stata emessa dal gip del Tribunale per i Minori di Milano su richiesta della Procura della Repubblica.
La denuncia
I fatti risalgono al mese di aprile scorso. Il ragazzino picchiato, accompagnato dal padre, ha fatto denuncia alla stazione dei carabinieri di Corbetta, raccontando che un incontro con i tre indagati sotto casa della propria fidanzata era sfociato in una violenta aggressione fisica, ripresa con il cellulare dalla ragazza. Le indagini hanno accertato che i tre hanno agito per una sorta di «gelosia» per la relazione sentimentale da lui allacciata con la ragazzina, che da quando si era fidanzata con lui si era allontanata dalla comitiva degli indagati, in precedenza frequentata.
Le minacce sui social
Non solo: prima dell’aggressione c’erano state minacce pubblicate sul profilo social della vittima, dispetti e condotte prevaricatrici, sia in ambito scolastico sia nei momenti liberi, tanto che il ragazzino ha cominciato a non uscire più da solo, ha modificato radicalmente le sue abitudini di vita e infine ha ottenuto il trasferimento in un’altra scuola.
La comunità
I tre ragazzi destinatari del provvedimento cautelare, uno dei quali nel frattempo divenuto maggiorenne, sono stati collocati presso le comunità a disposizione dell’autorità giudiziaria. Altri tre 17enni della stessa comitiva, indagati per gli stessi reati ma con un ruolo marginale, sono stati sottoposti alle «prescrizioni» del divieto di uscire di casa in orario serale e notturno e dell’obbligo di frequentazione di colloqui con i servizi sociali.