“NON FATE MORALISMI SULLA PRIVACY. DOPO L’ENNESIMA DENUNCIA PER FURTO VOGLIO SAPERE CHI È QUESTO FURBO” - LA STORIA DELLA RISTORATRICE VERONESE BARBARA BET CHE È STATA COSTRETTA A IMPROVVISARSI INVESTIGATRICE DOPO IL FURTO DEL MONOPATTINO A UN SUO DIPENDENTE: PRIMA HA PUBBLICATO IL VIDEO DELLE TELECAMERE DI SORVEGLIANZA SUI SOCIAL E POI SI È MESSA A CACCIA DELL’UOMO PER LE STRADE DI VERONA - “MI HANNO CHIESTO VENTI EURO PER AVERE INFORMAZIONI SU DI LUI. IO HO DATO I SOLDI E SONO ARRIVATA A…”

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Estratto dell'articolo di Laura Tedesco www.corriere.it

 

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«Esasperata dai furti ma, soprattutto, sdegnata e incredula per essere stata lasciata sola da chi, forze dell’ordine e istituzioni, dovrebbe tutelare i cittadini che abitano e lavorano in città. È impossibile mandare avanti un’attività così, ora basta. Ma vi pare possibile che io, donna-imprenditrice, sia costretta a farmi giustizia da sola?». La ristoratrice veronese Barbara Bet è un fiume in piena: «Vi sembra normale che la sottoscritta, dopo essere stata derubata per l’ennesima volta in uno dei quattro locali che gestisco in centro a Verona, debba improvvisarmi detective, installando nel mio ristorante le telecamere interne per filmare il ladro in flagrante?

 

furti nel locale di barbara bet furti nel locale di barbara bet

E vi pare giusto che poi, con le immagini del “furto in diretta” sul telefonino, io abbia dovuto rintracciare il ladro da sola e farmi restituire da lui il maltolto? Non se ne può più — protesta la vulcanica imprenditrice del food e star della tivù —, nel mio locale abbiamo toccato i dieci furti in poco tempo. Denunce e segnalazioni sono valse a zero, io e i miei dipendenti ci sentiamo abbandonati da forze dell’ordine e istituzioni».

 

[…] «Martedì sera, mentre servivamo i clienti, stavolta il ladro si è perfino intrufolato dentro il locale, arraffando il monopattino di un mio dipendente. Ma vi pare possibile che mentre sto lavorando io venga svaligiata nel mio ristorante, che io considero la mia casa a tutti gli effetti?». 

 

[…] mai avrebbe previsto di «dovermi addirittura trasformare in detective». Eppure, l’ha dovuto fare sul serio. Appena scoperto il furto del monopattino, infatti, la ristoratrice ha subito pubblicato su Facebook il video che ritraeva il ladro impegnato a rubare il monopattino con tanto di commento a corredo del suo post di denuncia: «Non fate moralismi sulla privacy...— ha scritto Bet — dopo l’ennesima denuncia per furto voglio sapere chi è questo furbo! È successo dieci minuti fa … Condividete più che potete che stavolta me lo trovo da sola ! Grazie del vostro aiuto!».

 

La caccia al ladro

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Detto, fatto: l’indomani, mercoledì, Barbara armata di coraggio e intraprendenza è scesa in strada e si è messa a cercare da sola il ladro […] «mi sono stati chiesti venti euro per avere informazioni su dove trovarlo». Quasi un’estorsione: fatto sta che Barbara, decisa a recuperare il mezzo rubato al suo cameriere, ha pagato la cifra ottenendo in cambio notizie sul ladro. «A quel punto mi sono fatta accompagnare da un dipendente e sono riuscita a trovare quel tipo: all’inizio mi ha detto che l’aveva dato via per venti euro, allora gli ho mostrato il video e gli ho detto che doveva riportarmi il monopattino. Stamattina l’ha riconsegnato da noi al locale».

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