“NON MI SENTO RAMBO, LO FACCIO UNICAMENTE PER I BAMBINI” – PARLA IL COMBATTENTE ITALIANO CHE HA DECISO DI ARRUOLARSI CON LA LEGIONE INTERNAZIONALE PER DIFENDERE L’UCRAINA DALL'AGGRESSIONE RUSSA: “RIPUDIO LA GUERRA MA IN QUESTO CASO NON POSSO FARE A MENO DI ANDARE. QUESTE PERSONE SOFFRONO DA ANNI, OTTO LUNGHI ANNI. CHE VITA È? OGGI DOBBIAMO SENTIRCI TUTTI CHIAMATI IN CAUSA DA QUESTA GUERRA PERCHÉ…"

-

Condividi questo articolo


Da blitzquotidiano.it

 

COMBATTENTE ITALIANO CHE PARTE PER UCRAINA COMBATTENTE ITALIANO CHE PARTE PER UCRAINA

Un combattente italiano, che vuole mantenere l’anonimato, ha deciso di arruolarsi con la Legione Internazionale e di partire alla volta dell’ Ucraina. Ma prima di farlo, vuole chiarire una cosa: “Non mi sento Rambo, lo faccio unicamente per i bambini“.

 

“Non mi interessano i soldi e nemmeno la gloria: non sono Rambo, anche se ho esperienze militari e di antiterrorismo, parto per difendere gli ideali e soprattutto i bambini”.

 

Francesco, il nome è di fantasia per garantire l’anonimato, racconta così la sua decisione di arruolarsi tra i volontari della Legione Internazionale.

 

 

Il combattente italiano va in Ucraina per lottare per la salvezza dei bambini

Un giorno su tutti ha fatto la differenza per Francesco, che ha 35 anni ed è campano:

 

COMBATTENTE ITALIANO CHE PARTE PER UCRAINA COMBATTENTE ITALIANO CHE PARTE PER UCRAINA

“Stavo guardando i tg, c’era una bambina ucraina che avrà avuto 7 anni. Diceva tra le lacrime: ‘Ho paura di morire’. A quell’età non si può avere paura di morire, è inaccettabile”, dice commosso interrompendo il suo racconto.

 

 

“Tutti noi dobbiamo cercare di aiutare in qualunque modo il popolo ucraino, a seconda di quello che ciascuno è in grado di fare – dice – Sono stato militare per 8 anni e voglio dare il mio contributo, non solo con le armi ma organizzando raccolte di alimenti, farmaci, vestiti.

 

Voglio vedere con i miei occhi che le cose che mandiamo agli ucraini arrivino davvero. Voglio avere la soddisfazione di vedere un bambino che viene curato con i medicinali che noi gli abbiamo mandato”.

 

 

COMBATTENTE ITALIANO CHE PARTE PER UCRAINA 3 COMBATTENTE ITALIANO CHE PARTE PER UCRAINA 3

Pur essendo stato nell’arma dei carabinieri, aver frequentato corsi anti terrorismo e anti sabotaggio, Francesco sta aspettando i documenti per partire:

 

“Devono capire se sei in grado di affrontare una guerra, se sei abile”. E ribadisce che non serve essere Rambo per decidere di arruolarsi: “Tanti ragazzi ucraini non sono militarmente addestrati ma difendono la loro terra ed è questa la loro forza”.

 

Eppure, nonostante questa decisione, Francesco teorizza un suo pacifismo. “Io ripudio la guerra ma in questo caso non posso fare a meno di andare. Non mi piace pensare di uccidere qualcuno, io sono un cristiano, odio chi ammazza.

 

Ma oggi dobbiamo sentirci tutti chiamati in causa da questa guerra perché questo è solo l’inizio -precisa- Io parto per il popolo, per la gente, non per la nazione.

 

Quando gli ucraini vedranno che anche noi europei, a rischio di mettere a repentaglio la nostra vita, saremo al loro fianco, staranno meglio. Queste persone soffrono da anni, otto lunghi anni. Che vita è?”.

 

COMBATTENTE ITALIANO CHE PARTE PER UCRAINA 55 COMBATTENTE ITALIANO CHE PARTE PER UCRAINA 55

La voce si rompe ancora una volta, quando parla dei bambini: “Non ce la faccio a pensare che stiano morendo”. Partirà come volontario anche Pietro, sempre nome di fantasia, 22 anni, originario del Veneto.

 

Il combattente italiano parte per l’ Ucraina: “Non riesco più a guardare, devo intervenire”

“Vado in Ucraina per un motivo etico, vedere quelle persone e quei bambini inermi non mi consente di rimanere qui a guardare, mi colpiscono molto. Gli ucraini stanno lottando, almeno fino ad oggi, da soli contro una super potenza come la Russia”.

 

E’ giovane Pietro, ha alle spalle solo l’anno di leva come esperienza in campo militare, ma determinato e anche un po’ fatalista:

guerra russia ucraina 23 guerra russia ucraina 23

 

“Se ho paura di morire? Il rischio di rimanere ucciso c’è, è una guerra, ma per come la vedo io potrei anche finire sotto un albero o una macchina senza accorgermene oggi stesso, qui in Italia. Nella vita c’è sempre il mix tra il rischio e il prendere atto di quello che può accadere. E’ tutto molto relativo”, aggiunge mentre controlla il telefono. Attende la chiamata per partire.

guerra russia ucraina 9 guerra russia ucraina 9 guerra russia ucraina 2 guerra russia ucraina 2 guerra russia ucraina 13 guerra russia ucraina 13 guerra russia ucraina 11 guerra russia ucraina 11 guerra russia ucraina 77 guerra russia ucraina 77

 

Condividi questo articolo

ultimi Dagoreport

ULTIME DAI PALAZZI: GIORGIA MELONI E L'OSSESSIONE DI "NON TRADIRE": AL CAPO DEL PARTITO POPOLARE SPAGNOLO, FEIJOO, RICORDA IL SUO RAPPORTO D'AMICIZIA CON SANTIAGO ABASCAL (NONOSTANTE VOX SIA PASSATO CON I “PATRIOTI”) – LA DUCETTA TEME LE AUDIZIONI AL COPASIR DI CROSETTO, CARAVELLI E MELILLO: RESTERANNO SEGRETE? - MOLLATO DA MARINE LE PEN, SALVINI IN GINOCCHIO DA ORBAN PER AVERLO A PONTIDA – TAJANI FACCE RIDE': “NON SONO UNO STRUMENTO NELLE MANI DI MARINA”. MA SE LA CAVALIERA GLI TOGLIE IL NOME BERLUSCONI DAL SIMBOLO E CHIEDE INDIETRO I 90 MILIONI DI CREDITO, CHE FINE FA FORZA ITALIA? - LE MANCATE CRITICHE A BONACCINI PER L'ALLUVIONE E LA GITA A ORTIGIA PRO-LOLLO DELLA SORA GIORGIA 

DAGOREPORT - L’IPOTESI DI (CON)FUSIONE TRA F2I E IL GRUPPO VENETO DI MARCHI INDISPETTISCE CDP E IL GOVERNO. RAVANELLI RESTA ALLA FINESTRA? E FRENI FRENA – IL PATRON DI SAVE, SOCIETÀ DEGLI AEROPORTI DI VENEZIA, VERONA E BRESCIA, SI SAREBBE MESSO IN TESTA DI FONDERE LA SUA SGR FININT INFRASTRUTTURE NIENTEPOPODIMENO CHE CON LA SOCIETÀ F2I. MARCHI HA GIÀ PRESENTATO IL PROGETTO A PALAZZO CHIGI E AL MEF, ED È PROSSIMO A UN INCONTRO ANCHE CON GIUSEPPE GUZZETTI, MA NELLE STANZE DEI BOTTONI MELONIANI SONO DUE GLI ARGOMENTI IN DISCUSSIONE…

PRIMO ATTO DOPO LA DENUNCIA DI GENNARO SANGIULIANO: LA PROCURA DI ROMA HA PERQUISITO L’ABITAZIONE E SEQUESTRATO IL TELEFONINO DI MARIA ROSARIA BOCCIA. NELLA SUA CASA TROVATI ANCHE GLI "OCCHIALI-SPIA" - LA "POMPEIANA ESPERTA" E' INDAGATA PER LESIONI E VIOLAZIONE DELLA PRIVACY - L'EX MINISTRO "GENNY DELON", SOTTO INDAGINE PER PECULATO E RIVELAZIONE DEL SEGRETO D'UFFICIO, AVEVA ALLEGATO NELLA DENUNCIA MESSAGGI E FOTO CON L'EX AMANTE, DAL GRAFFIO IN TESTA ALLA FEDE SCOMPARSA: "MI HAI SFREGIATO" – L'IRONIA DI SELVAGGIA E IL MESSAGGIO (A GENNY?) DELLA "BAMBOLONA DI POMPEI" CHE DURANTE IL G7 DELLA CULTURA POSTA UNA FOTO DA…