Noemi Penna per "www.lastampa.it"
Per ritrovare il suo cane ha lasciato il lavoro. Ci sono voluti 57 giorni, ma alla fine Carole ce l'ha fatta: Katie, la sua amata border collie è tornata a casa. E non c'è niente di più importante di questo.
Lo scorso luglio la famiglia King si trovava in vacanza in Montana quando il cane, attirato da qualcosa, è scappato dalla camera di albergo in cui dormivano. Katie si è così persa nel bosco del Glacier National Park e i suoi padroni hanno da subito organizzato una ricerca su vasta scala.
Carole e suo marito Verne hanno distribuito migliaia di volantini nella città di Kalispell e dintorni. Hanno guidato e camminato chilometri su chilometri gridando il nome di Katie in vano. Finché un giorno, l'hanno trovata all'ombra di un albero, grazie all'aiuto di tutta la comunità locale che si è mobilitata per cercarla.
Quando l'ha vista, «l'ho solo abbracciata». E così hanno fatto tutte le persone che hanno preso parte a questa lunghissima ricerca durata quasi due mesi. Mesi in cui Carole ha dovuto lasciare il suo lavoro da postina, ma non avrebbe potuto fare altrimenti. Non sarebbe mai tornata a casa senza il suo cane.
Katie aveva perso 12 chili, era gravemente disidratata e stava per morire di fame, ma ora dovrebbe riprendersi completamente. «Quando siamo arrivati nello studio del veterinario, il dottore si è avvicinato e ci ha chiesto: "E' lei la famosa Katie?". E quando abbiamo risposto di sì, i suoi occhi si sono riempiti di lacrime.
Mi ha davvero commosso», racconta Carole, che in queste lunghe settimane non si è «mai arresa. Non ho mai perso le speranze di ritrovarla. E se ciò è accaduto è stato grazie alla gentilezza di tante persone che, pur no conoscendoci, ci hanno aiutato in questa impresa».