Luigi Ippolito per il “Corriere della Sera”
kate, william, harry e meghan 4
L' ultimo sgarro di Meghan alla regina si incrocia con la prossima nascita del figlio suo e del principe Harry: l' ex attrice americana promossa duchessa del Sussex ha rifiutato il team di ginecologi reali e ha deciso di partorire aiutata solo dai suoi medici di fiducia, guidati da una dottoressa donna.
«Non voglio uomini in giacca e cravatta attorno», avrebbe fatto sapere Meghan.
Ma il suo è comunque un notevole strappo al protocollo: perché i dottori della regina hanno assistito la nascita di tutti e tre i figli di Kate e William, oltre che di diversi altri membri della famiglia. La scelta di Meghan è stata percepita come l' ennesima stravaganza, anche perché i medici ufficiali prestano la loro opera gratis, paghi solo dell' onore ricevuto, mentre quelli «privati» costeranno decine di migliaia di sterline.
Un primo strappo era già avvenuto con la decisione di non dare alla luce l' erede al St Mary' s Hospital di Paddington, come hanno fatto tutte le ultime puerpere reali, bensì in una clinica vicino al Frogmore Cottage di Windsor, dove Meghan è andata a vivere con Harry.
Ma non è finita qui: perché la duchessa ha fatto anche sapere di non avere alcuna intenzione di posare per foto ufficiali col bebè in braccio sulla soglia dell' ospedale, come aveva fatto Kate, rimessa a nuovo, truccata e cotonata, a poche ore dal parto.
È evidente che Meghan appare determinata a gestire la sua vita e la sua immagine in maniera autonoma: ma sembra continuare a non capire, o a far finta di non farlo, che ormai è entrata a far parte di una istituzione pressoché millenaria, con le sue regole e le sue tradizioni. Dopo tutto, la leggenda vuole che i reali britannici discendano dagli dei: di Meghan non si sa.
Ogni tanto a rimetterla a posto ci pensa Elisabetta: la regina le ha infatti vietato di sfoggiare i gioielli della Corona, privilegio invece concesso a Kate. Perché la Middleton è la moglie del futuro re e le gerarchie - è il messaggio implicito - vanno rispettate.
Dunque Meghan non può «avere tutto», come invece andava urlando Harry quando alla futura sposa non era stata concessa la tiara su cui aveva messo gli occhi. «Me-gain» («ci guadagno io»), l' hanno soprannominata i cortigiani con un po' di spocchia, ma anche stanchi di richieste che hanno provocato un esodo di assistenti e segretarie.
Ora i duchi del Sussex hanno assunto, per curare la propria immagine, una maga della comunicazione presa di peso da una delle più importanti agenzie di pubbliche relazioni britanniche.
Ma la signora in questione avrà un bel da fare: perché Meghan appare intenzionata a tenere le mani in pasta e a darsi un profilo da celebrity globale. Lo testimonia la scelta di dar vita a un profilo Instagram autonomo, per sé e Harry (@sussexroyal), separato da quello ufficiale di Kensington palace che fino a poco fa i due condividevano con William e Kate.
E se il profilo ufficiale viene gestito dallo staff, quello dei Sussex vedrà sicuramente Meghan operare in prima persona, forte delle sua esperienza sui social media maturata nella sua vita precedente. Ma la «Sussexit» non è priva di rischi: chi sceglieranno di seguire, chi li seguirà, a quali immagini e opinioni daranno l' endorsement ?
Tutte cose che saranno vagliate con attenzione. Per non parlare della rivalità col profilo di William e Kate: questo è fermo a 7,5 milioni di seguaci, quello di Meghan e Harry, in soli cinque giorni, ha già superato i 4 milioni: che si dirà in caso di (probabile) sorpasso?
I duchi di Sussex si avviano così a una carriera da Kardashian reali. Ma la Insta-duchessa certo non si cruccia: come aveva scritto una volta sul suo (defunto) blog, tutto si risolve con «yoga, spiaggia e qualche avocado».
Ed è questa l' ulteriore svolta che l' ex attrice californiana sta imprimendo alla monarchia: una iniezione di filosofia «New Age» fatta di meditazione, terapie alternative e vernici vegane.
Il primo a farne le spese è stato il povero Harry, che ha dovuto rinunciare alle antiche abitudini da giovane scapestrato, sigarette incluse, e ora si acconcia a passare i weekend in spa-hotel immerso in programmi «detox» ispirati alla natura (roba, tra l' altro, da diecimila sterline al giorno).
La coppia è andata pure a far visita a un negozio alternativo di Notting Hill specializzato in aromaterapia, omeopatia e altre stramberie del genere. E pare che a Frogmore Cottage sia stato ricavato uno studio per la pratica dello yoga e che la cameretta del futuro royal baby sia stata dipinta con la succitata vernice vegana.
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È questo il futuro dei Windsor? Per ora, la regina osserva paziente.