Francesco Grignetti per “la Stampa”
La scorrettezza di Pfizer, che unilateralmente ha tagliato di circa un terzo le ultime forniture, e le ha recapitate a sua discrezione, con il risultato che ci sono Regioni dove le fiale sono arrivate tutte e altre Regioni dove ne manca il 60%, «ha già creato un pregiudizio al nostro Piano vaccinale».
Così dice un arrabbiatissimo Domenico Arcuri. E anche se la multinazionale assicura di avere superato la crisi, le cose non stanno affatto così. La prossima settimana mancherà ancora un 20% nella fornitura italiana. Nulla è stato comunicato per la settimana successiva. Cosa ancor più grave, non hanno risposto all' indicazione di Arcuri di mandare più dosi dove sono mancate la settimana scorsa, per «riequilibrare» le scorte.
DOSI DEL VACCINO PFIZER IN ITALIA
Si sta appesi al buon cuore di Pfizer. Sono loro che hanno i furgoni con i frigoriferi speciali che garantiscono la conservazione a meno 80 gradi. Loro che portano a destinazione, nei 293 centri vaccinali, le scorte. Ma se continueranno a muoversi a macchia di leopardo, e senza nemmeno comunicarlo al Commissario straordinario, il Piano vaccinale traballerà ancor di più. Per questo motivo, concordemente, governo e Regioni hanno investito l' Avvocatura dello Stato affinché «possa valutare - scandisce Arcuri durante la conferenza stampa - la possibilità di tutelare gli interessi degli italiani nelle sedi giudiziarie.
L'Avvocatura sta istruendo il dossier».
roberto speranza domenico arcuri
Quanto alle promesse di Pfizer, Arcuri vuole vedere i fatti perché la delusione è stata enorme. «Aspettiamo che alle comunicazioni facciano seguito delle previsioni, e alle previsioni facciano seguito consegne che corrispondano: con molto dispiacere sono stato costretto a prendere atto che così non è».
Il taglio unilaterale e così maldestro ha intanto imposto una brusca frenata alle vaccinazioni. Ora la priorità sono i richiami. Le prime inoculazioni sono state sospese quasi dappertutto. Si è passati da una media di 80mila inoculazioni al giorno (fino a sabato scorso) a una media ben inferiore di 28mila. A questo punto le forniture e le scorte servono tutte per i richiami.
il vaccino pfizer arriva allo spallanzani
«La riduzione delle consegne di Pfizer riguarda tutta l' Europa, ma l' effetto nefasto della riduzione non è omogeneo in tutti i Paesi perché alcuni, a cominciare dall' Italia, sono partiti meglio con le somministrazioni». E ora ci si trova in maggiore difficoltà perché c' è maggior bisogno di dosi. Per gli ultraottantenni, bisognerà aspettare qualche settimana in più.
2 - CAMPAGNA VACCINI, ARRIVANO ALTRI STOP E IL GOVERNO STUDIA IL RICORSO
Lorenzo Salvia per il “Corriere della Sera”
Ma ci sono soltanto problemi tecnici o anche altro dietro i ritardi nella consegna dei vaccini? Per capire bisogna partire da Puurs, in Belgio, 16 mila abitanti, stesso sindaco da 24 anni. Prima dell' era Covid questa cittadina era conosciuta solo per la fabbrica della birra Duvel, che in fiammingo vuol dire diavolo.
Adesso per l' impianto della Pfizer, la multinazionale Usa che insieme alla tedesca BioNTech produce uno dei due vaccini autorizzati nell' Ue. È da quei capannoni che il 24 dicembre sono partiti i primi tir che trasportavano i vaccini destinati ai Paesi europei, Italia compresa. Ed è sempre da lì che arrivano le fiale in questi giorni, con il taglio del 29% questa settimana che la prossima scenderà al 20%, come sottolineato dal commissario all' emergenza Domenico Arcuri.
Un cambio di programma che ha portato allo stop in diverse regioni per la prima dose in modo da garantire i richiami. In questi giorni lo stabilimento di Puurs viaggia a scartamento ridotto. E questo perché - come Pfizer ha spiegato più volte - sono in corso dei lavori per potenziare le linee e garantire così l' aumento delle produzione promesso per tutto il 2021, da 1,3 a 2 miliardi di dosi.
Andare un po' più piano adesso per andare più veloce nei prossimi mesi. La spiegazione dell' azienda resta questa. Con la possibilità che lo stesso vaccino venga prodotto a breve anche in altri due impianti, quello di Marburg in Germania che dovrebbe essere pronto tra un mese. E quello di Halle, sempre in Germania, che subito dopo dovrebbe essere messo a disposizione da un' altra azienda Usa, la Baxter. La spiegazione dell' azienda, però, non convince tutti.
Fonti del governo italiano hanno sollevato il sospetto che dietro i tagli ci sia il fatto che parte delle dosi vengano dirottate verso Paesi extra-europei, disposti a pagare di più.
scatole di vaccino pfizer distribuite negli usa 1
Una tesi smentita dall' azienda. E che non sembra avere peso nel ricorso allo studio del governo italiano, ora all' esame dell' Avvocatura dello Stato. Il fatto che le penali del contratto riservato con l' Unione europa siano legate ad eventuali mancanze nelle forniture trimestrali e non settimanali sembra suggerire una linea diversa.
E cioè che i cambi di programma improvvisi nelle consegne abbiano messo a rischio la campagna vaccinale nel nostro Paese. Arcuri sottolinea che il ritmo delle somministrazioni è sceso da 80 mila a 28 mila al giorno e che questo ha fatto slittare la vaccinazione degli over 80.
Dopo il Lazio, anche la Toscana ha annunciato lo stop alle prime dosi per garantire i richiami. E forse dietro l' enfasi di questi annunci non c' è solo il segno di un problema reale ma anche un pezzo della linea da tenere in caso di ricorso. Il commissario Arcuri ha annunciato che la prossima settimana arriveranno i primi 2.679 medici ed infermieri (su un bando da 15 mila) per potenziare la campagna. E che nelle carceri si partirà una volta terminata l' operazione con gli over 80.
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