(ANSA) - "E' fondamentale avvicinarsi al lavoro partendo da una cultura dell'incontro". Lo ha detto papa Francesco ricevendo stamane in udienza in Vaticano i membri del "Consejo Empresarial de América Latina". "I valori di quella cultura - ha spiegato il Pontefice nel suo discorso in spagnolo - sono ciò che ispira il mondo degli affari a sapersi difendere dalle ombre del male, che ci invadono quando il profitto a tutti i costi travisa le nostre relazioni, fino a degradare o schiavizzare le persone stesse".
La cultura dell'incontro, al contrario, secondo Francesco, "esprime la ricerca del bene comune, contribuendo così a dissipare quelle ombre. E questi valori si traducono concretamente nei numerosi sforzi e sacrifici quotidiani che le vostre aziende compiono per andare avanti, per formare e aggiornare i propri lavoratori, per evitare conflitti ed evitare il dolore del licenziamento, consapevoli anche che dietro ogni lavoratore c'è una famiglia, e l'intera società".
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"Perciò - ha proseguito il Papa - vi propongo di essere come i primi seguaci di Gesù, 'costruttori di reti'. È per questo che hanno lavorato, per poter pescare. Loro, per esercitare il loro mestiere di pescatori, avevano bisogno di tessere reti, e reti forti ed efficienti. Allo stesso modo anche voi, per poter affrontare il mare del mondo e le tempeste che si presentano, raggiungendo la meta che si persegue, dovete essere uniti, fare rete, aiutarvi a vicenda".
"Il servizio che svolgete non è astratto, ma a ogni persona e a ogni popolo - ha concluso Bergoglio -, è un servizio, a ogni persona, un servizio a ogni popolo, e per questo è necessario agire insieme, senza scavalcare nessuno e senza lasciare qualcuno dietro. Una sfida abbastanza complessa".