“È RISCHIOSO RIAPRIRE ALCUNE REGIONI PRIMA DI ALTRE” - L’INFETTIVOLOGO GIOVANNI REZZA: “AUMENTA LA POSSIBILITÀ CHE IL VIRUS RITORNI. BISOGNA PROMUOVERE IL TELELAVORO E FAR USCIRE MENO GENTE POSSIBILE. IL VIRUS CIRCOLERÀ FINCHÉ NON SI CREA UN' IMMUNITÀ DI GREGGE, E SI SPERA NON AVVENGA IN BREVE TEMPO PERCHÉ SIGNIFICHEREBBE FAR MORIRE TANTISSIME PERSONE E STRESSARE IL SISTEMA SANITARIO. FAR USCIRE I GIOVANI? E' UN MODELLO NEL QUALE CREDO POCO…”

-

Condividi questo articolo


Michele Bonci per “la Repubblica”

 

GIOVANNI REZZA GIOVANNI REZZA

Perché si parla di riaperture scaglionate?

«Adesso abbiamo lo schermo protettivo del distanziamento sociale, ma se lo interrompiamo all' improvviso, e non gradualmente, aumenta la possibilità che il virus ritorni. Non dobbiamo tornare nella situazione attuale».

 

E se l'epidemia riparte?

«C' è il rischio di chiudere di nuovo tutto. Del resto il sistema dello "stop and go" è stato studiato. Richiede chiusure almeno di due settimane e al massimo di due-tre mesi. Ma certe attività produttive non si possono bloccare all' infinito».

 

Le riaperture inizieranno proprio dalle attività industriali?

«Sì. Però bisogna anche tentare di promuovere il telelavoro in tutti quei settori nei quali è possibile. Bisogna comunque far uscire meno gente possibile».

soldati alla zona rossa turano lodigiano soldati alla zona rossa turano lodigiano

 

Ha senso riaprire prima in alcune zone del Paese?

«Guarderei alle chiusure. A parte che forse avrei fatto alcune zone rosse in più in Lombardia, quando sono stati presi i provvedimenti per tutta Italia di certo hanno frenato la corsa del virus al centro-sud. Invece nei pochi giorni che alcune regioni del nord sono state chiuse e le altre no abbiamo visto le fughe da quelle aree. Per questo forse riaprire in modo scaglionato può non essere efficace. E poi la maggior parte delle attività produttive stanno proprio al nord. Che facciamo, lo apriamo dopo perché ha avuto una maggiore diffusione del virus?».

 

E basarsi sull'età, lasciando a casa più a lungo gli anziani?

spesa a codogno spesa a codogno

«E' un modello nel quale credo poco. Ho visto che lo hanno proposto gli inglesi e i tedeschi. La nostra struttura sociale è diversa. Qui mandi a lavorare i trenta-quarantenni e i figli li tengono i nonni. E poi gli anziani comunque non vanno a lavorare e quindi comunque restano a casa».

 

Prenderebbe misure per i mezzi di trasporto?

«Quando si riapre bisogna mantenere il distanziamento sociale. Quindi anche sui mezzi devono essere presi provvedimenti per ridurre la capienza. Dobbiamo responsabilizzare le persone, che in fondo in questo periodo si sono abituate a tenere le distanze. Il distanziamento deve essere mantenuto anche nei locali come bar e ristoranti e nei negozi».

 

fuga da milano dopo il decreto che ha chiuso la lombardia fuga da milano dopo il decreto che ha chiuso la lombardia

Quanto durerà questo stato di cose?

«Il virus circolerà finché non si crea un' immunità di gregge, e si spera non avvenga in breve tempo perché significherebbe far morire tantissime persone e stressare in modo inaudito il sistema sanitario, oppure finché non si trova un vaccino. Rischiamo continue reintroduzioni perché persisterà nella popolazione e dobbiamo essere attenti a intercettare eventuali focolai. Forse d' estate si trasmetterà di meno ma ad autunno ci sarà il rischio che riparta. Ci vuole una strategia».

 

Lei consiglierebbe le mascherine chirurgiche per tutti?

«Come ormai noto le mascherine proteggono gli altri. Non ci sono dati definitivi sul loro utilizzo nell' intera la popolazione. Ora che tutti stanno a casa va bene il distanziamento sociale. Dopo, quando ci saranno le aperture, l' utilizzo diffuso andrà preso in considerazione».

ospedale di codogno ospedale di codogno

 

Condividi questo articolo

ultimi Dagoreport

DAGOREPORT – COME MAI NETANYAHU HA CACCIATO IL POPOLARISSIMO MINISTRO DELLA DIFESA ISRAELIANO, YOAV GALLANT? LA RICHIESTA DI UNA COMMISSIONE DI INCHIESTA SULLA STRAGE DEL 7 OTTOBRE 2023 DI GALLANT AVREBBE MANDATO FUORI DI TESTA “BIBI” – LE MALDICENZE A TEL AVIV: GLI OO7 DELLO SHIN BET E IL PREMIER AVREBBERO LASCIATO MANO LIBERA AD HAMAS DI PROPOSITO, AFFINCHÉ LA STRAGE OFFRISSE UN PRETESTO PER SPIANARE DEFINITIVAMENTE GAZA - CHE SUCCEDE A GAZA CON TRUMP ALLA CASA BIANCA? DUE COSE SONO CERTE: AL TYCOON NON GLIENE FREGA NIENTE DEL MEDIORIENTE, E DETESTA L’IRAN....

DAGOREPORT – GLI OBAMA, I CLINTON E LE PELOSI HANNO SULLA COSCIENZA LA BRUCIANTE SCONFITTA DI KAMALA HARRIS (UNA CHE ALLE PRIMARIE DEM DEL 2020 ARRIVÒ ULTIMA) - CON IMPERDONABILE RITARDO HANNO AGITO PER TROVARE UN SOSTITUTO DI JOE BIDEN - LO STATO COGNITIVO DEL PRESIDENTE ERA NOTO A TUTTI DA ANNI: BASTAVA FARGLI FARE UN PASSO INDIETRO PER TEMPO E COSTRUIRE UNA CANDIDATURA LEGITTIMATA DALLE PRIMARIE, ANZICHE' IMPOSTA, A TRE MESI DAL VOTO, DAL TIGNOSO BIDEN (O PASSO IL TESTIMONE ALLA MIA VICE O NON MI RITIRO DALLA CORSA)...

DAGOREPORT – PER DIMOSTRARE CHE È CAMBIATA L’ARIA AL CSM, LA MELONA HA VOLUTO FORZARE LA MANO INCONTRANDO IN SEGRETO IL VICEPRESIDENTE DEL CSM, FABIO PINELLI - MA LA STATISTA DEL COLLE OPPIO HA DIMENTICATO UN DETTAGLIO FONDAMENTALE: IL CAPO DEL CSM È IL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA. E MATTARELLA, PUR AVVERTITO INFORMALMENTE, HA PRESO MALISSIMO L'IRRITUALE VISITA DEL SUO VICE PINELLI A PALAZZO CHIGI. E IL SOLITO UCCELLINO HA SPIFFERATO TUTTO – È L’ENNESIMA DIMOSTRAZIONE DEL RAPPORTO DISASTROSO DI “IO SO’ GIORGIA” CON IL DEEP STATE - LA VERA DIFFERENZA TRA LA “NANA MALEFICA” (COPY CROSETTO) E BERLUSCONI? MANTOVANO NON È GIANNI LETTA…

DAGOREPORT – QUANDO IL NOVELLO SEGRETARIO GENERALE DELLA NATO, MARK RUTTE, DICE: “CONTINUEREMO A ESSERE A FIANCO DELL’UCRAINA”, LO SA CHE IL PRIMO ''AZIONISTA'' DELLA NATO DA GENNAIO SARÀ TRUMP? - E TRUMP HA GIA' ANNUNCIATO CHE VUOLE CHIUDERE SUBITO LA GUERRA CEDENDO A PUTIN IL DONBASS E CRIMEA E COSTRINGENDO ZELENSKY ALLA PACE, MINACCIANDO DI TOGLIERGLI ARMI E SOLDI - A QUEL PUNTO, CHE FARÀ L’UNIONE EUROPEA? E LA TURBO-FAN DI KIEV GIORGIA MELONI, DA BRAVA CAMALEONTE, S’ADEGUERÀ ALLA NUOVA LINEA TRUMPIANA O RIMARRÀ ABBRACCIATA A ZELENSKY?

DAGOREPORT – DITE ADDIO ALLA MELONI BIDENIZZATA: ARRIVA TRUMPONE E LA DUCETTA CAMALEONTE SI TRASFORMERÀ NELLA PIÙ FEDELE FAN DEL CIUFFO ARANCIONE DI MAR-A-LAGO – GRAZIE AI BUONI UFFICI DI ELON MUSK, CON CUI “COLTIVA LA SUA RELAZIONE” (“LE MONDE” DIXIT), LA PREMIER AVRÀ GIOCO FACILISSIMO PER RIENTRARE NEL CUORE DEL TYCOON. CHE FINIRÀ PER PRIVILEGIARE IL RAPPORTO CON “I AM GIORGIA”, A DISPETTO DI QUELLO COL SUO FOLLOWER ITALIANO NUMERO UNO, MATTEO SALVINI - QUESTIONE DI POTERE: LA MELONI È PREMIER E PUÒ ESSERE UN CAVALLO DI TROIA UTILE IN UE. IL "PATRIOTA" SALVINI A BRUXELLES NON CONTA UN CAZZO...