Gianluca Veneziani per “Libero quotidiano”
Era in pedana al Papeete Beach a far divertire la spiaggia più ballata d' Italia mentre impazzava l' inno di Mameli con Salvini in consolle. Ma la figura di Mirkolino è molto di più: tra i primi ad accompagnare i deejay usando il microfono, oggi è uno dei vocalist più affermati, grazie alla capacità di animare i migliori club dello Stivale. E pronunciare le frasi giuste al momento giusto.
Il segreto per affermarsi nel suo mestiere?
«Un bravo vocalist deve sapere quando stare in silenzio e quando parlare. Deve andare a tempo, non usare troppe parole né essere volgare, come fanno i trapper più scurrili».
Quando ha capito che sarebbe stato più efficace con un microfono che alla consolle?
«Il mondo della notte è sempre stato il mio habitat. Sono diventato geometra, poi disegnatore di interni, ma presto la passione ha prevalso sulla carriera. E così ho cominciato in consolle al Boom di Vicenza, la mia città. Fino a che Ottomix, un deejay, mi ha incoraggiato a prendere il microfono in mano. Era la fine degli anni '90, allora la figura del vocalist non esisteva neppure».
Come è cambiato il mondo del divertimento?
matteo salvini balla al papeete
«Il ritrovarsi in discoteca ha subito un'evoluzione nel suo concetto e nei suoi contenuti. Si sono trasformati i luoghi e le forme di aggregazione basati sulla musica. Oggi sono di tendenza l'evento o il party, contenitori in cui succedono più cose, dal dj-set all' esibizione del cantante fino al coinvolgimento di ballerine. E la spiaggia diventa un ambiente privilegiato per questi appuntamenti».
Lei è vocalist al Papeete Beach dove Salvini è andato in consolle suscitando polemiche. Ha avuto lei l'idea di far partire Fratelli d'Italia, ballato dalle cubiste davanti al ministro dell’Interno?
matteo salvini fa llinguacce al papeete
«No, non è stata una mia idea. Ma comunque, a onor del vero, devo dire che spesso viene messo l'inno di Mameli nei vari appuntamenti in spiaggia durante l'estate. Con il senno di poi e con il polverone che si è sollevato, forse in quell'occasione è stata una scelta azzardata. Ma vorrei ricordare alcune cose: innanzitutto non è stato il ministro dell'Interno a chiedere di far suonare l' inno.
Poi Salvini non ha sfruttato quell' occasione per fare un comizio elettorale: non ha preso il microfono né fatto dichiarazioni pubbliche. E soprattutto lui viene al Papeete da anni: da sempre si presenta in costume e ciabatte, si rilassa e si fa le sue partite a carte. E che diamine, avrà pure lui il diritto di farsi le vacanze! Come dovrebbe presentarsi in spiaggia? In giacca e cravatta?».
matteo salvini deejay al papeete 1
In generale, crede che un buon politico debba essere un bravo vocalist, nel senso della capacità di pronunciare slogan e catturare l'attenzione del pubblico?
«Be', entrambi devono arrivare alla gente e "intrattenere" chi li ascolta. Però sono due professioni completamente diverse: io non potrei fare il ministro perché so di politica quanto forse Salvini sa di musica. In compenso devo ammettere che lui ha la dote della semplicità e parla la lingua del popolo. Cosa molto utile anche nel mio mestiere».
È d'accordo con chi dice che le spiagge stanno diventando i nuovi posti dove fare politica?
«Se in passato lo sono state le piazze e le sale congressi, non vedo perché non possano esserlo le spiagge, che sono grandi luoghi di aggregazione. Ma ribadisco che, nel caso di quel pomeriggio al Papeete, Salvini non era lì per un comizio».
Intanto le spiagge sono sempre più sede di concerti, penso al Jova Beach Party di Jovanotti. Mega-eventi del genere rischiano di essere troppo impattanti?
«Se il modello è quello di Jovanotti, direi di no. Lo slogan del suo tour era: lascerò le spiagge più pulite di quando sono arrivato. E in effetti sta andando così. E poi, a differenza dei concerti in piazza, in spiaggia hai modo di farti un bagno sotto la canicola e tornare a sentire musica».
papeete su le mani per salvini deejay
Lei è noto in tutta Italia. Punta anche al successo internazionale?
«Per un vocalist è difficile. All' estero c'è un presentatore che introduce il deejay e un altro che chiude la serata. Ma il vocalist come lo intendiamo noi esiste solo in Italia. E io sono figlio di quella storia».
matteo salvini deejay al papeete SALVINI PAPEETE matteo salvini con arrigo sacchi al papeete matteo salvini deejay al papeete di milano marittima 4 SALVINI CASANOVA PAPEETE SALVINI PAPEETE SALVINI PAPEETE matteo salvini deejay al papeete di milano marittima 3 matteo salvini deejay al papeete di milano marittima 1 matteo salvini deejay al papeete di milano marittima 2 matteo salvini mojito al papeete matteo salvini deejay al papeete di milano marittima