Estratto dell’articolo di Tommaso Moretto per il https://corrieredelveneto.corriere.it
«L’orso me lo porto a casa, ho posto in ufficio. Ho bisogno di un orso che riceva. Se vogliono me lo vendano, glielo pago». Vittorio Sgarbi dalla parte degli animalisti: «Un bambino che vede che viene ucciso un orso si incazza, perché l’orso è buono». Anche lui è contro l’abbattimento di Mj5, l’orso di 18 anni che domenica 5 marzo ha aggredito e ferito Alessandro Cicolini, 39 anni, sposato, due figli e fratello del sindaco di Rabbi.
L'aggressione
Il fatto è successo proprio durante un escursione in montagna, nella zona di Rabbi ma a circa duemila metri d’altezza. «È pericoloso, non possiamo rischiare una seconda aggressione», aveva dichiarato il presidente della Provincia, Maurizio Fugatti. Ma il sottosegretario alla cultura non ci sta: «Gli fai una grande gabbia di, diciamo, 600 metri per 500, lui comunque è bloccato lì. Ucciderlo? Non capisco, qual è la prova di forza che fai uccidendo un orso? Non si uccidono gli orsi. Sarà meglio farlo prigioniero che ucciderlo. O no? Gli fai una gabbia larga». Sgarbi è convinto che Fugatti cambierà idea: «Non gli ho ancora parlato ma non lo abbatte più secondo me. Poi comunque lo vedo tra due giorni alla mostra di Klimt al Mart di Rovereto e glielo dico di persona che non si abbattono gli orsi».
I contrari all'abbattimento dell'orso
L’uscita di Sgarbi arriva dopo quella di Michela Vittoria Brambilla, presidente della Lega italiana difesa animali e ambiente ed ex ministro: «Invito Fugatti a non far prevalere le pulsioni elettorali sul buonsenso e sul rispetto delle regole. C’è la possibilità di mettere il radiocollare e di monitorare l’animale: contrasteremo con ogni mezzo questi violenti eccessi». […]