Lara Sirignano per corriere.it
Avrebbe ucciso per vendetta nei confronti del’ospedale Cannizzaro di Catania che lo aveva trasferito in un reparto a lui sgradito l’infermiere catanese Vincenzo Villani Conti, che tra il 2020 e il 2021, avrebbe assassinato due pazienti affidate alla sue cure. I pm, che ne hanno chiesto l’arresto, lo accusano di omicidio premeditato pluriaggravato. Le vittime, una donna di 80 anni e una di 65, non erano in fase terminale ed erano ricoverate per patologie non gravi. Conti le avrebbe «scelte» casualmente e le avrebbe uccise somministrando loro farmaci assolutamente controindicati viste le loro condizioni di salute.
La Mobile di Catania, coordinata da Antonio Sfameni, è arrivata a ricostruire la folle storia grazie alla denuncia di due psicologi presso i quali Conti era in cura che hanno segnalato sospetti sulle intenzioni del paziente.
Dopo la segnalazione degli psicologi sono state avviate le indagini. Conti è stato intercettato per mesi e, sulla base delle circostanze riferite dai due medici, è stata disposta la riesumazione dei corpi delle due donne, entrambe trovate morte alla fine del turno di notte dell’infermiere. Sui corpi sono state scoperte tracce di diazepam, farmaco che non era stato prescritto dai medici e non era segnato in cartella clinica e che Conti si sarebbe procurato sottraendolo all’ospedale.
Le morti risalgono al dicembre del 2020 e al gennaio del 2021. Nell’ordinanza di custodia cautelare il gip di Catania scrive che Conti avrebbe ucciso «per la frustrazione provata dopo il trasferimento nel reparto di Chirurgia, trasferimento vissuto come una regressione professionale».