“SANTITÀ, FATECI ACCEDERE ALLE CARTE SU EMANUELA” - IL LEGALE DELLA FAMIGLIA ORLANDI SCRIVE A BERGOGLIO: “TESTIMONIANZE RECENTI E INVESTIGAZIONI DIFENSIVE HANNO FORNITO LA CERTEZZA DELL'ESISTENZA DI UN FASCICOLO SEGRETO SUL SEQUESTRO DI EMANUELA. VI È DOCUMENTAZIONE CUSTODITA NELL'ARCHIVIO SEGRETO DALLA SEGRETERIA DI STATO E MAI CONDIVISA. L'ACCESSO DELLA FAMIGLIA A QUESTI DOCUMENTI MI VIENE RIPETUTAMENTE NEGATO DA ANNI. LE CHIEDO UN ATTO DI CARITÀ…”

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Testo di Laura Sgrò, avvocato della famiglia Orlandi, pubblicato dal “Corriere della sera”

 

Santità, Lei certamente segue con sguardo misericordioso la tragedia di Emanuela Orlandi, scomparsa il 22 giugno 1983, e di cui nulla è dato sapere alla madre e ai suoi fratelli, caricandoli di un dolore che non trova pace. Il padre di Emanuela, Ercole, se n' è andato senza sapere; la madre Maria, anziana e malata, si aggrappa alla vita perché aspetta ancora la sua amata figlia. Viva o morta, Emanuela deve tornare a casa.

PAPA BERGOGLIO E PIETRO ORLANDI PAPA BERGOGLIO E PIETRO ORLANDI

 

La famiglia mi ha incaricata di sostenere legalmente la loro ricerca della verità e per questo Le chiedo un atto di carità e di giustizia sovrana, non avendo trovato nei livelli ordinari la necessaria e aperta collaborazione che si auspicava. Testimonianze recenti e investigazioni difensive hanno fornito la certezza dell' esistenza di un fascicolo segreto sul sequestro di Emanuela, che riferiscono di attività precise e strutturate volte a ricostruire quanto è accaduto. Vi è documentazione su Emanuela, custodita nell' archivio segreto dalla Segreteria di Stato e mai condivisa.

 

L'accesso della famiglia a questi documenti mi viene ripetutamente negato da anni. Il silenzio ha prima avvolto la mia richiesta e poi l' ha inghiottita. Mi sono decisa, allora, a questo passo pubblico, spinta anche dall' immagine possente rappresentata da Sua Santità in una Sua recente omelia: il Cristo che consola la vedova di Naim che ha perso il figlio adolescente e le dice: «Donna, non piangere!». Ho ritrovato nelle Sue parole Maria Pezzano Orlandi: «Il Signore fu preso da grande compassione» vedendo quella madre sola, distrutta dal dolore. Compassione e giustizia.

PAPA BERGOGLIO PIETRO ORLANDI E LA MADRE DI EMANUELA PAPA BERGOGLIO PIETRO ORLANDI E LA MADRE DI EMANUELA

 

Questa tragedia le esige. Eppure uomini di alte responsabilità mi hanno lasciato intendere fosse meglio fermarmi, in qualche modo consegnandomi, come cattolica, alla necessità di evitare scandali. Ma sono fermamente convinta che vi sono momenti in cui l' esigenza di Verità è così forte che nulla può fermarla. Pertanto è una questione di amore, di giustizia e di diritto chiedere a Sua Santità di intervenire.

 

Santità, Lei di recente, non temendo la storia, con animo sereno e fiducioso ha autorizzato l' apertura degli Archivi Vaticani per il Pontificato di Pio XII, che, come Lei stesso ha detto, «si trovò a condurre la Barca di Pietro in un momento fra i più tristi e bui del secolo Ventesimo». Anche la scomparsa di Emanuela rappresenta un momento triste e buio del secolo scorso. Adesso, però, sono le Sue mani ferme e misericordiose a guidare la Barca di Pietro. La conduca verso quella Verità che, come ci ha insegnato Nostro Signore, rende liberi.

 

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