1 - «IO E ROSY SOSTENUTE DA TUTTI ADESSO VORREMMO UN BAMBINO»
Antonella Baccaro per il “Corriere della Sera”
Lorella e Rosy (e i loro cinque bulldog) sono l' immagine della felicità. Il tenente di vascello Cipro e il nocchiere Mogavero, fresche spose immortalate sorridenti sotto un ponte di sciabole della Marina, foto diventata virale, non si aspettavano tanto clamore.
LORELLA CIPRO E ROSA MARIA MOGAVERO
E nemmeno gli auguri e i complimenti della ministra della Difesa, Elisabetta Trenta, che le considera esempio di «una importante evoluzione culturale, nelle Forze Armate e nel nostro Paese».
«Abbiamo ricevuto molti commenti: la stragrande maggioranza complimenti per il nostro coraggio. Ma non ci sentiamo così coraggiose: per noi il matrimonio è l' evoluzione naturale dell' amore» dicono quasi all' unisono.
Ma sull' unione civile non tutti la pensano così. Vi ha spiazzato la Trenta?
Rosy: «Cogliamo l' occasione per ringraziare la ministra che ci ha onorato con il suo augurio».
Siete pronte per la visibilità che vi è piovuta addosso o vi spaventa?
Rosy: «Non l' avevamo prevista. Ma ci fa piacere perché non ci siamo mai sentite diverse ed è bello poter raccontare quello che non tutti possono ancora dire».
LORELLA CIPRO E ROSA MARIA MOGAVERO
Avete mai avuto difficoltà a farvi accettare nella Marina?
Lorella: «No. Per me la difficoltà sul lavoro non c' è stata. Lo scoglio è stato mio padre: un uomo del Sud (la famiglia è di Trinitapoli in Puglia, ndr) , tutto di un pezzo. Sono riuscita a rivelargli la mia relazione e l' intenzione di sposarmi appena un mese prima delle nozze».
Torniamo alle reazioni in Marina.
Lorella: «Sono sempre stata riservata sulle mie frequentazioni, fino a quando sono arrivata a La Spezia e al mio equipaggio ho rivelato subito la mia relazione con Rosy».
E come è andata?
la ministra elisabetta trenta (2)
Lorella: «La Marina è una grande famiglia. Mi sono sentita subito a mio agio. La Difesa considera i suoi uomini e le sue donne in uniforme per la loro professionalità. E riconosce che la serenità derivante dal potersi esprimere liberamente anche nella sfera privata abbia risvolti positivi nel lavoro».
Quanto tempo fa vi siete conosciute?
Rosy: «Quattro anni fa a Taranto. Entrambe frequentavamo dei corsi. E Lorella ha affittato casa davanti alla mia. Una sera, rientrando, ho notato subito i suoi cani, lei non l' ho proprio notata... (ride) Ma poi abbiamo iniziato a conoscerci e a vivere insieme».
Anche per te è stato difficile rivelarti in famiglia?
Rosy: «Io della mia inclinazione ho preso coscienza piano piano. Sono stata fidanzata quattro anni con un ragazzo prima di innamorarmi di una donna. Ne ho parlato subito ai miei, giù a Palermo».
Con quali reazioni?
Rosy: «Mio padre ha detto che lo infastidiva di più il fatto che fumassi. Mia madre mi ha fatto intendere che l' aveva già capito. Ho avuto subito il massimo dell' appoggio».
E adesso siete qua. Niente viaggio di nozze?
Lorella: «Adesso sono il comandante di nave Leonardo. Lo faremo a settembre, alla fine del comando».
Meta?
Lorella: «Sto convincendo Rosy andare nella Polinesia francese. Ma lei ha paura dell' aereo».
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Potreste andarci in nave...
Lorella: «Preferirei cambiare mezzo...».
Avete mai lavorato sulla stessa nave? Vorreste farlo?
«No!» . Risposta corale.
E a fare una famiglia ci pensate?
Lunga pausa. Lorella: «Sta parlando dei cani? - ridono -. Certo che sento l' esigenza di una famiglia: ho subìto la separazione dei miei. Vorremmo tanto adottare un bambino, ma in Italia non si può. Ed è vietata anche la fecondazione assistita. In futuro magari penseremo di andare all' estero per farla».
Lorella, lei sul suo profilo Facebook cita spesso la giornalista Oriana Fallaci.
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«La rabbia e l' orgoglio è stato il libro più bello che ho letto. Mi è piaciuto quel suo sentirsi italiana e io ho molto forte il sentimento "Patria e onore". Amo l' Italia e darei la vita per il mio Paese».
Intanto lei ha salvato la vita a tanti migranti.
«Ero ad Augusta con i pattugliatori in piena missione Mare nostrum e sì, ne abbiamo salvati tanti. Era il nostro compito, lo abbiamo svolto con coscienza».
2 - "IL NOSTRO AMORE NATO IN MARINA ORA SOGNIAMO UN FIGLIO INSIEME"
Estratto dell’articolo di Nadia Campini per “la Repubblica”
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(…) Quando avete deciso di rendere pubblica la vostra relazione con l' unione civile? Avete avuto paura di dirlo ai vostri colleghi?
Lorella : «Veramente lo scoglio più grosso è stato dirlo a mio padre, ho avuto il coraggio di farlo solo un mese fa, lui non sapeva che avevo una relazione con una donna, ho rimandato per quasi quattro anni prima di dargli la notizia fino a quando mi sono decisa e gli ho detto: "Papà ti devo dire una cosa, ma se tu sei dalla mia parte mi sento di affrontare il resto del mondo, sto con Rosy e voglio fare l' unione civile con lei".
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E lui mi ha risposto: "Se non sono io dalla tua parte chi dovrebbe esserci?». L' ho abbracciato forte forte, non me lo aspettavo, è stato più facile del previsto. E mi ha fatto il regalo più bello, venendo a partecipare alla cerimonia».
R.: «A casa mia invece lo sapevano da tempo. Quando ho dato la notizia, mio padre, mi ha risposto che se lo sarebbe aspettato».
Fuori servizio partecipate alle battaglie civili per il riconoscimento dei diritti?
L. : «Non quanto vorremmo. Per lavoro siamo molto spesso lontano da casa e quel poco tempo che riusciamo a vivere sulla terra ferma lo passiamo insieme e con i nostri cani.
Speriamo che il nostro esempio serva a qualcuno».
Avete pensato in futuro alla possibilità di avere un figlio?
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L. : «A noi piacerebbe tantissimo poter adottare un figlio».
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R. : «Ora non è possibile, ci penseremo più avanti».
(…) Perché celebrare l' unione civile in alta uniforme?
R.: «L' uniforme è quello che siamo, la nostra vita di tutti i giorni, fa parte di noi e volevamo onorarla indossandola in un momento così importante». (…)