Estratti dell’articolo di Riccardo Caponetti Marco Carta per la Repubblica - Roma
Otto anni dopo una condanna di due anni per molestie su minori, l’allenatore di pallacanestro Paolo Traino, fino all’estate scorsa sotto contratto con la Stella Azzurra, viene arrestato di nuovo. Con una grave accusa: violenza sessuale e continuata su atleti minorenni. La vittima, un ragazzo che oggi ha 17 anni, all’epoca dei fatti ne aveva 13, ma nel corso delle indagini sono diversi i ragazzi molestati dall’allenatore.
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« Fai come ti dico io e vedrai che ce la fai » . Secondo le prime ricostruzioni degli inquirenti, Traino carpiva la fiducia dei giovani cestisti nella foresteria della Stella Azzurra con scuse di ogni tipo, dal ripasso di alcuni schemi a massaggi fisioterapici, nonostante non avesse alcun attestato a riguardo. Una volta in casa, da soli, esercitava il proprio potere su di loro. Ragazzi spesso stranieri, venuti a Roma per giocare a basket senza la famiglia. Sfruttava l’assenza dei genitori per assumere una figura paterna. Anche attraverso minacce: «Se denunci o ti rifiuti, non giochi».
(...) L’inchiesta è partita nel 2020, in seguito ad alcune segnalazioni di collaboratori della Stella Azzurra, insospettiti da strani comportamenti di Traino, da molto tempo nel mondo del basket italiano: nel 2013 ha ricevuto premi e targhe in qualità di Presidente della Commissione Regionale Umbria e formatore nazionale di giovani istruttori. Poi, nel 2015, la condanna di due anni per molestie - scontata in parte ai domiciliari prima di ritrovare la libertà - quando ricopriva il ruolo di presidente della Perugia Basket Academy.
« Non sono un pedofilo, sono solo molto affettuoso » , si era difeso l’uomo nel corso del processo in cui era stato condannato a due anni. Una pena che non ostacolato la sua carriera. Lascia Perugia e va a Roma, dove inizia a darsi da fare sul parquet della Stella Azzurra a Corso Francia. Qui trova lavoro presso la prestigiosa società romana, che vanta circa 400 tesserati e 50 atleti ospitati nella foresteria. « Lui ha iniziato a lavorare qui 9 o 7 anni fa. Abbiamo appreso la notizia questa mattina, non sapevamo nulla e non abbiamo notato mai nulla di strano», dicono da Corso Francia, sottolineando di non essere a conoscenza del passato giudiziario di Traino e dei suoi comportamenti, nonostante le segnalazioni siano partite proprio dai collaboratori della scuola.
L’allenatore, però, sarebbe stato licenziato a inizio anno « per divergenze tecniche » . Un dettaglio non indifferente secondo gli inquirenti: l’uomo era stato condannato nel 2018 per molestie a Perugia. E la condanna era divenuta definitiva lo scorso dicembre: la pena prevedeva l’inibizione perpetua dal lavorare a contatto coi minori. Da dicembre Traino, insomma, non poteva più allenare. Ma nessuno dei genitori era stato avvisato.
CAMPO DA BASKET ABUSI SU MINORENNI BASKET