Estratto dell’articolo di Lorenzo Pastuglia per www.ilfattoquotidiano.it
Divertente, altezzoso, schietto. Zlatan Ibrahimovic è sempre stato così, sia dentro che fuori dal campo. Come ha fatto anche al Festival dello Sport a Trento, nell’evento al Teatro Sociale, ammaliando una platea entusiasta. Tra bambini e adulti con la maglia del Milan, lo svedese si è raccontato a tutto tondo, dedicando un pensiero anche a Sandro Tonali, coinvolto nel caso scommesse:
“So poco di questa storia. Non ho mai visto Sandro in difficoltà, ma bisogna capire prima la situazione. Se è malato di gioco, di scommesse, bisogna aiutarlo. Bisogna capire se ha giocato al casinò o ha fatto scommesse sul calcio da professionista”.
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Per lo svedese, Mario Balotelli è un ragazzo “che aveva talento e poteva trasformare il suo futuro, ha avuto tante occasioni per farlo ma non è stato così — ha detto ancora Zlatan — Dico che ci sono tanti ragazzi che da fuori sognano di fare quella strada, e lui ha sprecato tutte le occasioni. Leao come Balotelli dopo il tacco mancato al Newcastle? Se segna così è un genio. Solo i geni capiscono cosa devono fare lì. Per questo lui è in campo e Balotelli è in tribuna”.
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Il ricordo più grande è andato a Mino Raiola, il suo storico procuratore morto a fine aprile 2022: “Quando l’ho conosciuto, ho fatto un po’ quello arrogante, lui ha fatto l’arrogante con me, poi ho mollato un po’ (ride, nda). È diventato come un papà, un amico”. Nelle fasi finali della vita di Raiola, quando la malattia lo stava segnando, “ero con lui quasi tutti i giorni, non era facile, quando vedi una persona in difficoltà è difficile. C’era tanta emozione”.
L’arrivo al Milan dopo che Galliani, a Barcellona, “è venuto a casa mia dopo il trofeo Gamper — ricorda Zlatan — Helena non sapeva chi fosse, mi ha chiesto chi è, e io ‘È il big boss del Milan’. Lei: ‘E che vuole?’. Io: ‘Vuole che andiamo al Milan’. E lei: ‘E cosa aspettiamo allora?’. Alla fine, dopo l’accordo, siamo andati a cena, Galliani ha tirato fuori la carta di credito ma non funzionava. Era dopo il mio transfer. Allora ho detto: ‘È già finito? Pago io’”.
SANDRO TONALI - NICOLO ZANIOLO - NICOLO FAGIOLI - MEME FEBBRE DA CAVALLO
Mentre sulla testata con Romelu Lukaku nel derby di Coppa Italia 2021, Ibra dice: “Con lui giocai un anno allo United, non mi aspettavo quell’atteggiamento da lui. Colpa di voi giornalisti, lo avete fatto sentire qualcosa che non è, allora forse lui si è sentito il re di Milano e del campionato. Così ho detto: “Se giochiamo un’altra partita vediamo che succede[…]
Uno dei punti finali è la vittoria dello Scudetto 2021-22 con il Milan: “Quello da cui ho avuto più soddisfazione — dice Ibra — Era una situazione dove la squadra non era favorita, neanche top quattro. Erano giocatori che non erano superstar. Non era una squadra in cui era abituato a giocare: ho giocato sempre in squadre favorite.
In questo Milan invece era il contrario. Poi non si capiva se vendevano o no, se arrivava un nuovo dirigente o un allenatore nuovo, poi il Covid. Noi eravamo sempre uniti. Abbiamo detto che avremmo fatto passo per passo, un giorno alla volta”. Piano piano “si è formato questo gruppo, mai avuto un gruppo così forte di collettivo — dice ancora — Dopo la partita con il Sassuolo siamo entrati nello spogliatoio e mentre andavo in doccia ho visto due-tre persone che piangevano, uguale lo staff. Da lì si capisce cosa si è fatto. Era una cosa in cui nessuno ci credeva”. […]
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