“SNIFFO, MA NON COME PRIMA” – DOPO ESSERE STATO PIZZICATO CON LE NARICI NELLA FARINA, GIANFRANCO MICCICHÈ È COSTRETTO AD AMMETTERE DI FAR USO DI COCAINA E SI INCAZZA CON I GIORNALISTI: “HO SEMPRE DETTO DI USARLA, MA IN MANIERA INFINITAMENTE INFERIORE RISPETTO A QUELLO CHE VOI, CON LA VOSTRA CATTIVERIA, VOLEVATE FAR CREDERE. NE HO FATTO USO ANCHE A VILLA ZITO, MA VOI AVETE SCRITTO CHE…”

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Estratto dell’articolo di Giusi Spica per www.repubblica.it

 

gianfranco micciche gianfranco micciche

Nega di essere scappato dal palazzo di giustizia dopo il colloquio con i magistrati: «Nella mia vita non mi sono mai nascosto, mi è stato solo chiesto se volessi evitare la stampa». Poi ammette che nel ristorante di Villa Zito assumeva cocaina: «Andavo lì per mangiare e ogni tanto mi facevo dare qualcosa». Il giorno dopo l’interrogatorio in procura come persona informata sui fatti nell’ambito dell’inchiesta sulla droga dei vip, l’ex presidente dell’Ars Gianfranco Miccichè ammette per la prima volta di essere ancora un consumatore.

Gianfranco Micciche a villa zito a palermo Gianfranco Micciche a villa zito a palermo

 

[…]

Adesso l’ex numero uno di Forza Italia in Sicilia, da sempre fedelissimo di Silvio Berlusconi, ha un’altra verità da raccontare: «Ho sempre ammesso di avere fatto uso (di cocaina, n.d.r.) ma in maniera infinitamente inferiore rispetto a quello che voi, con la vostra cattiveria, volevate far credere». Ce l’ha con i giornalisti, accusati di aver distorto le sue parole: «Basta con le vostre false verità – si schermisce via Whatsapp – ho detto che ho fatto uso anche a Villa Zito, ma voi avete scritto che andavo ogni giorno per questo motivo».

Mario Di Ferro Mario Di Ferro

 

Lo ha ammesso pure difronte agli investigatori che lo hanno sorpreso più di una volta davanti al locale di via Libertà con l’auto blu di rappresentanza dell’Ars destinata ai “past president” rieletti deputati. Un benefit che lui stesso, prima della fine della scorsa legislatura, aveva reintrodotto, cambiando il regolamento interno dell’Assemblea.

 

[…]

gianfranco micciche gianfranco micciche

Il silenzio di un uomo isolato dal suo stesso partito. Dopo lo scontro con il presidente della Regione, Renato Schifani, e la paradossale vicenda dei due distinti gruppi di Forza Italia all’Ars – uno che faceva capo a lui e un altro composto dagli uomini del presidente – Silvio Berlusconi aveva deciso di togliergli il ruolo di coordinatore regionale del partito per darlo a Marcello Caruso, fedelissimo del governatore. Abbandonato dai compagni di partito, a Miccichè non era rimasta altra strada che transitare al gruppo misto.

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