Giacomo Amadori e François De Tonquédec per “La Verità”
Il caso scoperchiato dalla Verità sta facendo parlare tutto il Paese. E come sempre, gli italiani si stanno dividendo in colpevolisti e innocentisti, a favore o contro il sindaco Pietro Tidei, l’arzillo settantasettenne che ha usato il municipio come pied-à-terre per i suoi incontri hot con almeno due donne.
Consessi amorosi che sono stati ripresi dalle telecamere della Procura di Civitavecchia, sono stati messi a disposizione di un indagato e sono diventati argomento di gossip pruriginoso. Domenica mattina, a Santa Marinella, sarebbe avvenuto un incontro da mezzogiorno di fuoco.
Infatti si sono ritrovati nella stesso locale il consigliere d’opposizione Roberto Angeletti, accusato dalla Procura di Civitavecchia di aver fatto circolare alcuni video hot del sindaco Pietro Tidei, e Vanessa, una delle presunte amanti del primo cittadino, immortalata dalle telecamere degli inquirenti mentre consumava un rapporto sessuale all’interno del municipio.
Secondo lo stesso Angeletti la signora lo avrebbe preso in disparte e gli avrebbe detto: «Io le chiedo una cortesia, ho un marito ho dei figli..». L’uomo avrebbe giurato di non aver fatto girare lui i filmati.
Anche se la Procura gli ha contestato il reato di revenge porn. Vanessa, a proposito della trattativa portata avanti dal sindaco per ingaggiare il marito come consulente dell’amministrazione, ha spiegato ad Angeletti che lei e il compagno stanno ancora pagando un mutuo e che quindi quei soldi extra non sarebbero mai entrati nel loro bilancio famigliare.
Ieri il marito della signora ha confermato questa versione con La Verità. Ci ha assicurato che alla fine non ha ricevuto nessun incarico. Ma ha confermato di aver ricevuto la proposta per far parte di un gruppo di studio sul rischio idrogeologico a Santa Marinella, una consulenza da oltre 50.000 euro: «Sì, si è parlato lungamente dell’argomento e delle possibili soluzioni perché, oltre i titoli certificati, sono riconosciuto nel territorio come tecnico esperto della materia, ma senza arrivare a concludere».
A questo punto abbiamo domandato se avesse memoria di quale sia stata l’evoluzione della trattativa? E abbiamo ottenuto questa risposta: «Sì, confusa nei contenuti ed altalenante nei modi e nei tempi nonostante l’urgenza della tematica in esame». Una trattativa in cui la moglie non avrebbe avuto ruoli.
PIETRO TIDEI E ROBERTO ANGELETTI
Nelle scorse ore abbiamo provato a contattare anche la presunta seconda amante di Tidei (la quale ha subito informato il sindaco) per raccogliere la sua versione. La donna ci ha liquidati così: «Non conosco i fatti e non so di che cosa stia parlando». Nel frattempo Tidei continua a rilasciare interviste a destra e a manca.
A chi gli ha fatto notare che ha usato come garçonnière gli uffici comunali, ha specificato: «Sia chiaro fuori dall’orario di lavoro e con il Comune chiuso». Ma anche ammesso che «sicuramente» avrebbe dovuto evitare di avere rapporti sessuali un ufficio e che questa vicenda qualche grattacapo in famiglia glielo starebbe creando. Comunque ha annunciato che chiederà risarcimenti danni a raffica, in attesa di sapere dai pm «come sia stato possibile che quei video che riguardano» la sua «sfera privata, siano stati forniti a chi è indagato» ed è stato da lui denunciato: «Noi arriveremo sino al Ministero di Grazia e giustizia, non può finire così questa storia».
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Ricordiamo a questi giuristi che l’ex portavoce di Gianfranco Fini, Salvatore Sottile, è stato condannato a pagare 6.000 euro per avere scarrozzato sull’auto blu la showgirl Elisabetta Gregoraci.
Ma soprattutto riteniamo di interesse generale quanto emerge dalle intercettazioni consegnate ad Angeletti.
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“DEVO SAPERE SE LA DONNA DEL VIDEO COL SINDACO È MIA MOGLIE”
Giuseppe Scarpa per “la Repubblica – ed. Roma” - Estratti
«Lei ha il video? Me lo faccia vedere. Devo sapere se è mia moglie. Io sono convinto che non sia lei, per me è solo un chiacchiericcio».
Paolo, lo chiameremo così, è il marito della donna che avrebbe avuto un rapporto in un ufficio del Municipio di Santa Marinella con il sindaco Pietro Tidei. Il video hot è agli atti di un’inchiesta nata dopo la denuncia del primo cittadino per corruzione contro un paio di consiglieri comunali e il titolare di uno dei ristoranti più famosi della costa laziale, L’Isola del Pescatore. Del filmato, o della sua esistenza, questo non è chiaro, ne e è venuto a conoscenza tutto il paesino, alimentando pettegolezzi e distruggendo la vita di una famiglia, quella di Paolo.
Lei ha chiesto chiarimenti a sua moglie?
«No, non l’ho fatto. Non credo sia lei quella ripresa dalle microcamere dei carabinieri».
Ma lei conosce il sindaco?
«Sì, ma non lo frequento. Mia moglie lo conosce da anni».
È vero che negli ultimi anni Tidei le ha offerto diversi incarichi?
«Sì, ma non si sono mai concretizzati».
Come mai?
«Questo lo deve chiedere a lui, non a me. Mi ha offerto anche incarichi non legati alle mie professionalità».
(...)
Ma perché il primo cittadino le offriva tutti questi incarichi che non erano coerenti con il suo profilo professionale?
«Io mi sono fatto un’idea che è molto precisa».
Quale?
«Vede, io sono un esponente di Rifondazione. Deve sapere che il mio partito non va molto d’accordo con il Pd di Tidei. Io credo che questo fosse un tentativo di zittire la pesante critica che da sinistra noi muovevamo alla sua amministrazione. E infatti lo staff di Tidei (Ermanno Mencarelli, dirigente dell’ufficio tecnico condoni) mi offrì poco tempo fa un altro incarico».
Di nuovo?
«Sì e questa volta coerente con le mie competenze. Io avrei accettato solo consulenze collegate al rischio idrogeologico a Santa Marinella nei primi anni Ottanta per delle frane abbiamo avuto dei morti qui».
Questa volta ha accettato?
«Sì. E lui mi ha presentato durante la campagna elettorale come quello che in una zona del paese si sarebbe occupato del problema».
E poi?
«E poi vinte le elezioni è sparito. Mi dica la verità. Lei lo ha visto il video?».
No, non l’ho visto.