Estratto dell'articolo di Alessio Campana per "la Repubblica"
«Tu sei invidiosa del mio seno e del mio sedere». A pronunciare queste parole sarebbe stata una mamma a sua figlia. E sarebbe accaduto durante la pandemia, mentre la figlia era in videolezione.
A raccontarlo è stata Marta ( nome di fantasia), una diciottenne della Balduina che ieri mattina a piazzale Clodio, di fronte al giudice monocratico, è stata ascoltata nell'ambito del processo che vede la madre - una donna di quarant' anni - imputata per maltrattamenti in famiglia.
Un procedimento iniziato tre anni fa, quando Marta - la prima di quattro figli - era ancora minorenne.
«Avevo il terrore delle sue reazioni - ha spiegato rispondendo alle domande del pubblico ministero e del difensore della madre - metteva le mani addosso anche alla nonna. Ricordo che una volta mi aveva preparato una minestra che non mi piaceva ma che voleva mangiassi, allora mia nonna le disse di non insistere e lei le ha tirato bicchiere ferendola a un orecchio».
Ma non sarebbero stati gli unici episodi di violenza, verbale o fisica. La giovane, infatti, ha raccontato di non essere potuta andare a scuola a causa di un occhio viola.
A causare l'ira della madre quella volta erano state alcune fotografie trovate sul cellulare della figlia nel 2016: «degli scatti che avevo mandato su instagram a un ragazzo di diciannove anni - ha proseguito la giovane - lei urlava e sbraitava. Mi ha messo le mani addosso, sono stata presa a schiaffi».
E tra gli episodi emersi dal racconto della giovane ce n'è anche uno in cui la madre, dopo aver ricevuto la denuncia, avrebbe puntato un coltello contro la figlia: «alla gola » ha specificato in aula la vittima.
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