Coronavirus, Russia manda aiuti medici a Italia
LUIGI DI MAIO, ROCCO CASALINO E GIUSEPPE CONTE GUARDANO ADORANTI E OMAGGIANO VLADIMIR PUTIN
(LaPresse/AP) - Nove aerei cargo Il-76 vengono caricati all'aeroporto militare Chkalovsky di Mosca, per mandare personale e forniture mediche all'Italia, per combattere il coronavirus. La missione inizia oggi, il giorno dopo che il presidente russo Vladimir Putin ha offerto aiuto in una conversazione telefonica al premier Giuseppe Conte. La missione comprende otto team medici mobili, strumentazione medica e camion per disinfezione spray.
"Noi medici russi costretti a mentire Numeri al ribasso"
Rosalba Castelletti per “la Repubblica”
emergenza coronavirus in russia controlli volo dall'italia
Con 306 casi accertati e nessun morto in un Paese da circa 145 milioni di abitanti, la Russia vanta uno dei tassi di contagi da coronavirus più bassi al mondo. Merito delle misure adottate con tempestività, dicono le autorità: il confine con la Cina chiuso già il 20 febbraio e l' obbligo di quarantena per chiunque arrivasse dai Paesi toccati dalla pandemia.
Eppure i medici della Federazione raccontano un' altra realtà. «Non solo sono numeri al ribasso, ma si tratta di bugie spudorate», sbotta al telefono con Repubblica Anastasija Vasilieva, a capo del sindacato Alleanza dei medici e autrice di una videodenuncia su YouTube visualizzata da oltre 250mila persone. «È tutta propaganda perché il Cremlino non vuole annullare il referendum costituzionale del 22 aprile».
La verità, sostiene Vasilieva, sarebbe nelle pieghe delle percentuali diffuse da Rosstat e rilanciate dal giornale economico Rbk . Dal gennaio 2019 al gennaio 2020, l' Istituto russo di statistica ha registrato un aumento del 37 percento dei casi di "polmonite acquisita in comunità", o Cap, ossia quasi 2mila casi in più.
«Le autorità sovrappongono Pac a coronavirus per evitare il panico», prosegue Vasilieva. «Da noi nessuno dirà mai la verità su quanta gente è morta e di che cosa è morta. Medici ci hanno riferito che è stato vietato loro di diagnosticare il coronavirus post mortem pena il licenziamento».
Anche in vita le diagnosi non sono immediate. «I tamponi si fanno solo nel caso di contatto con pazienti positivi o di rientro dai Paesi dov' è in corso l' epidemia», spiega a Repubblica il deputato comunista Aleksej Kurinnyj, membro della Commissione Sanità della Duma. Non solo, fino a pochi giorni fa solo un laboratorio nella città siberiana di Novosibirsk, 3.300 km a Est da Mosca, era autorizzato a confermare i risultati dei tamponi effettuati. Ora sono una quindicina, comunque pochi per oltre 17 milioni di km quadrati di territorio.
In più, ha rivelato il sito di medicina Pcr , la versione russa del tampone non sarebbe abbastanza accurata. «La situazione è sotto controllo», ha detto invece il leader del Cremlino Vladimir Putin. Tuttavia, negli ultimi giorni, le misure sono state rafforzate: divieto d' ingresso per gli stranieri fino al primo maggio, chiuse scuole e monumenti, vietati a Mosca gli eventi all' aperto e gli assembramenti al chiuso di oltre 50 persone. E ci si sta affrettando a costruire entro un mese un ospedale alla periferia della capitale. Segno per molti russi che anche le autorità si preparano al peggio. Tanto che, memori di Chernobyl, fanno scorte di viveri.
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«L' unica consolazione - conclude Vasilieva - è che in Russia non c' è un' alta densità di popolazione, non si viaggia molto e le babushke , le anziane, stanno chiuse in casa. Fattori che ci aiuteranno a scongiurare alti tassi di mortalità». Resta poi l' umorismo russo: «Passata la frontiera russa - ci si scherza su - il coronavirus diventa un' influenza stagionale».