“VEDO MOLTE ANALOGIE TRA L’IDEOLOGIA DEL MARTIRIO DI HAMAS E QUELLA DEI COLONI EBREI: ENTRAMBI HANNO UNA VISIONE DEL MONDO TEOLOGICA CHE GIUSTIFICA IL LORO RADICALISMO” - L’INTELLETTUALE PALESTINESE SARI NUSSEIBEH: “MENTRE GAZA VIENE COLPITA IN MODO TANTO CRUDELE, MI SEMBRA CHE LA GENTE SIA TALMENTE DISPERATA DA ESSERE PRONTA A TUTTO. LA FILOSOFIA DEL MARTIRIO PREVALE. NON SENTO PROTESTE, MA APPELLI ALLA GUERRA SANTA. LE NUOVE GENERAZIONI DI GAZA NON ERANO MAI ANDATE OLTRE LA RETE IMPOSTA DAGLI ISRAELIANI: QUEI RAGAZZINI CONSIDERANO I GUERRIGLIERI DI HAMAS DEGLI EROI…”

-

Condividi questo articolo


SARI NUSSEIBEH SARI NUSSEIBEH

Estratto dell’articolo di Lorenzo Cremonesi per il “Corriere della Sera”

 

«[…] sono preoccupato nell’immediato e anche per il futuro. Posso solo sperare che si torni a ragionare razionalmente. Perché non escludo affatto una guerra generalizzata in Medio Oriente, con il coinvolgimento di Teheran, l’Hezbollah libanese e altri».

Considerato […] l’intellettuale palestinese più rilevante, docente di filosofia, ex rettore dell’università Al Quds, il 74enne Sari Nusseibeh ci ha ricevuto nella sua villa a Gerusalemme est.

BANDIERE DELL ISIS PORTATE DA HAMAS BANDIERE DELL ISIS PORTATE DA HAMAS

 

Cosa non ha funzionato dopo gli accordi di Oslo?

«La crescita degli estremismi. […] I due radicalismi si alimentano a vicenda. In Israele i coloni e la destra religiosa predicano la necessità di scacciare all’estero i palestinesi, che per loro è anche la realizzazione di un disegno divino. Hamas fa lo stesso in nome dell’Islam e ciò ora è rinfocolato dai massacri perpetuati a Gaza, che stringono il cuore».

 

Lei venne aggredito dai suoi studenti e le ruppero un braccio perché negoziava con il Likud conservatore…

SARI NUSSEIBEH SARI NUSSEIBEH

«Avvenne prima dello scoppio dell’Intifada nel dicembre 1987. Si cercava un’intesa tra il nazionalismo israeliano e il Fatah, il gruppo di Arafat. […] noi palestinesi allora avevamo un’organizzazione unica che ci rappresentava. Oggi siamo divisi e gli israeliani ne approfittano, ci trattano come gruppi isolati. Non c’è un progetto unico».

 

Lamenta l’assenza di una sinistra israeliana con cui dialogare?

«Esistono contatti isolati, del tutto personali. E da dopo il 7 ottobre gli israeliani avvertono la necessità di ristabilire la deterrenza, prevale il linguaggio della forza. […] I coloni vengono armati e hanno la luce verde per colpire a piacimento, i loro crimini restano impuniti».

 

bombardamenti israeliani a gaza foto di motaz azaiza 3 bombardamenti israeliani a gaza foto di motaz azaiza 3

Non crede che Israele voglia punire come fece con Hezbollah nel 2006, una reazione durissima che tolga ogni popolarità all’opzione militare e screditi Hamas?

«Forse più avanti. Ma adesso, mentre Gaza viene colpita in modo tanto crudele, mi sembra che la gente sia talmente disperata da essere pronta a tutto. La filosofia del martirio prevale. Non sento proteste, ma appelli alla guerra santa. L’essere umano giunge a un grado di sofferenza tale che non si interessa più al suo destino individuale. Le nuove generazioni di Gaza non erano mai andate oltre la rete imposta dagli israeliani.

coloni israeliani in cisgiordania 9 coloni israeliani in cisgiordania 9

 

Quei ragazzini considerano i guerriglieri di Hamas degli eroi che hanno aperto la prigione indicando la via della libertà. Vedo molte analogie tra l’ideologia del martirio di Hamas e quella dei coloni ebrei: entrambi hanno una visione del mondo teologica che giustifica il loro radicalismo».

 

I palestinesi come vedono l’orrore del 7 ottobre?

coloni israeliani in cisgiordania 8 coloni israeliani in cisgiordania 8

«È letto in genere come un successo militare che ha infranto il mito dell’invincibilità del nemico e ha riportato la questione palestinese al centro dell’attenzione. In genere pochi credono alla narrativa israeliana degli abusi contro i civili. Molti ritengono che tanti morti ebrei siano stati provocati poi dalla reazione dei soldati».

 

E le conseguenze?

«[…] Siamo tornati indietro di decenni, siamo alla disumanizzazione reciproca. […]».

 

Condividi questo articolo

ultimi Dagoreport

DAGOREPORT - PIÙ DIVENTA IRRILEVANTE, PIÙ MATTEO RENZI NON DEMORDE DALL’OBIETTIVO DI OCCUPARE LO SPAZIO TRA MELONI E SCHLEIN - SE NEL 2013 SOGNAVA DI METTERE LE MANI SU FORZA ITALIA, OGGI SI ACCONTENTEREBBE DI SCIOGLIERE QUEL POCO CHE RESTA DI ITALIA VIVA PER PRENDERE LA GUIDA DEL PARTITO DI MARINA E PIER SILVIO, DA TEMPO INSOFFERENTI DI ESSERE FINITI IN UN GOVERNO DI DESTRA CON POCO CENTRO - L’EX PREMIER DI RIGNANO SULL’ARNO AVREBBE SONDATO IL TERRENO CON ALCUNI DIRIGENTI APICALI DI FININVEST - MA IN FI C’È ANCHE IN ATTO UN LAVORIO DI MEZZO PARTITO CHE NON DISDEGNA L’IPOTESI, ALLE PROSSIME POLITICHE DEL 2027, DI ABBANDONARE AL SUO DESTINO LA DESTRA A EGEMONIA MELONIANA PER UN PROCESSO POLITICO CHE POSSA DAR VITA A UN CENTRO-SINISTRA FORZA ITALIA-PARTITO DEMOCRATICO…

DAGOREPORT - SALVATE IL "CUORE GITANO" DI ANDREA GIAMBRUNO! SPUTTANATO DA DUE TERRIBILI FUORIONDA BY ''STRISCIA LA NOTIZIA'', NEI QUALI TEORIZZAVA IL SOMMO PIACERE DEL PARTOUZE A 3/4 CON LE SUE COLLEGHE DI MEDIASET, QUINDI TRAFITTO VIA TWEET DA GIORGIA MELONI (UN BENSERVITO SECCO COME UN CASSETTO CHIUSO CON UNA GINOCCHIATA), LA CRUDELE SFIGA NON ACCENNA AD ABBANDONARE LA VITA SENTIMENTALE DELL'EX ''FIRST GENTLEMAN'' - IL SUO INDOMABILE TESTOSTERONE AVEVA RIPRESO A PALPITARE PER LE BOMBASTICHE CURVE DI FEDERICA BIANCO, ATTRICE DI FICTION, GIA' FIDANZATA DEL VICE DI SALVINI, ANDREA CRIPPA - LA LIAISON, SBOCCIATA TRAVOLGENTE LA SCORSA ESTATE TRA LE ONDE DEL SALENTO, SI E' RIVELATA UN "FUOCO DI PUGLIA". LA 40ENNE BIANCO HA MOLLATO IL POVERO GIAMBRUNO QUALCHE GIORNO FA, CON UNA CLAMOROSA LITIGATA, IN UN BAR-SALOTTO DI ROMA-CENTRO, PER FAR RITORNO TRA LE BRACCIA DEL SUO EX CRIPPA, CHE ALL'INIZIO DEL 2024 L'AVEVA SOSTITUITA CON LA PANTERONA-MILF ANNA FALCHI - LA FOTO RIVELATORIA IN SPIAGGIA

DAGOREPORT - DOCUMENTI ALLA MANO, E’ PARTITA UN’ISPEZIONE DEL MINISTERO DELLA CULTURA PER CHIARIRE FATTI E FATTACCI DELLA GESTIONE DEL CENTRO SPERIMENTALE DI CINEMATOGRAFIA, PRESIEDUTO DA SERGIO CASTELLITTO – DAL CONTRATTO E AL RUOLO DI TUMMINELLI, MANAGER TEATRALE DI CASTELLITTO, ALLE SPESE PER ALLOGGIO E AFFITTO PRESSO VILLA GALLO IN OCCASIONE DELLA MOSTRA DEL CINEMA DI VENEZIA, DAL LICENZIAMENTO DEL DIRIGENTE DELLA CINETECA, STEFANO IACHETTI, ALL’INCARICO DI CASTELLITTO ALLA MOGLIE MARGARET MAZZANTINI….