LOTTA CONTRO LA PRESCRIZIONE. IL PG DELLA CASSAZIONE CHIEDE DI ANNULLARE L’ASSOLUZIONE NEL PROCESSO D’APPELLO DEI MEDICI COINVOLTI CON IL CASO DI STEFANO CUCCHI – “SONO PASSATI 7 ANNI, 5 MESI E 28 GIORNI. IL REATO, AL MOMENTO, NON E’ ANCORA PRESCRITTO”

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ilaria cucchi ilaria cucchi

 

Da La Stampa

 

Sono da annullare le assoluzioni dei cinque medici dell’ospedale romano Pertini rinviati a giudizio per l’omicidio colposo di Stefano Cucchi, il giovane arrestato per droga e morto in ospedale il 22 ottobre 2009. Lo ha chiesto il sostituto procuratore generale della Cassazione, Antonio Mura, con una requisitoria che ha criticato il verdetto dell’appello bis per aver «eluso il mandato della Cassazione» e non aver disposto «una nuova perizia».

Il corpo di Stefano Cucchi Il corpo di Stefano Cucchi

 

OSPEDALE PERTINI ROMA OSPEDALE PERTINI ROMA

«Sono passati 7 anni, 5 mesi e 28 giorni dalla morte di Stefano Cucchi e siamo alla vigilia della prescrizione» del reato di omicidio colposo contestata ai cinque medici assolti in appello, «molto turbati da questa vicenda: ma il processo si svolge qui ed ora e si tratta di un reato al momento non prescritto e così lo affronto chiedendo l’annullamento delle assoluzioni e salvando gli aspetti risarcitori» ha aggiunto il pg della Cassazione, Antonio Mura.

 

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