1 – DI MAIO PIAZZA IL SUO EX COMPAGNO DI CLASSE, CHE HA UN CONFLITTO D’INTERESSI
Estratto dell’articolo di Valerio Valentini per “il Foglio” (integrale qui
Per tutti, oggi, è soprattutto “il compagno di scuola di Luigi Di Maio”. E però, più che quella comune frequentazione dei banchi del liceo classico “Vittorio Imbriani” di Pomigliano, a suggerire l’inopportunità della nomina di Carmine America nel cda di Leonardo c’è semmai un’altra relazione personale. Famigliare, stavolta. Quella, cioè, col suocero, quell’Angelo Fornaro padre di Teresa che con America si è sposata nell’ottobre del 2016.
Angelo Fornaro, infatti, imprenditore sessantenne di Brusciano, in provincia di Napoli, è amministratore unico della Ar.Ter., società a responsabilità limitata che, si legge sul profilo LinkedIn di Fornaro, “si pregia di una storia pluriennale nell’ambito della meccanica generale e di precisione al servizio del settore aeronautico”. Proprio quello, cioè, in cui ora America, genero di Fornaro, trova ora un posto di prestigio all’interno del cda del colosso pubblico Leonardo, punto di riferimento assoluto in Italia – e non solo – dell’aeronautica, controllata dal Mef che ne detiene il 30 per cento delle quotazioni. Ma c’è di più: perché, sul sito internet della stessa società, la Ar.Ter si vanta di essere fornitore di almeno due aziende che del gruppo Leonardo fanno ormai parte. Si tratta, cioè, di Alenia Aeronautica S.p.a, impegnata nella costruzione di aerei, e di Agusta Westland S.p.a, leader nella fabbricazione di elicotteri, entrambe confluite all’interno dell’ex Finmeccanica tra la fine del 2015 e l’inizio del 2016.
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2 – LEONARDO, TRA I NUOVI MEMBRI DEL CDA C'È L'EX COMPAGNO DI SCUOLA DI DI MAIO
Ilario Lombardo per “la Stampa”
Luigi Di Maio si fida così tanto dei suoi consigli che lo ha portato prima con sé al ministero dello Sviluppo economico, poi alla Farnesina, infine lo ha sistemato nella prestigiosa poltrona del consiglio di amministrazione dell' azienda che, assieme all' Eni, è forse la più importante d' Italia: Leonardo, ex Finmeccanica. Special advisor del ministro degli Affari esteri c' è ancora scritto nella home page del suo profilo Linkedin. Fino a ieri. Ora Carmine America è nel posto dove sognava di essere da sempre. Da quando giovane studente cominciò ad appassionarsi dei temi della difesa e della sicurezza internazionale. «Più precisamente al terzo anno di Giurisprudenza ebbi un' esperienza meravigliosa nel quartier generale Onu a New York, e proprio lì fui inserito nella commissione Disarmo e Sicurezza Internazionale». Si raccontava così nel 2015 al Premio per i giovani al servizio dell' Italia.
Da lì master, collaborazioni, pubblicazioni sull' intelligence anche sul sito dei servizi segreti. Ma nulla ha potuto di più dell' amicizia, lunga e continua, con Di Maio che conosce dai tempi del liceo scientifico Imbriani di Pomigliano d' Arco. America aveva inseguito il destino del suo cognome e, un po' per i suoi studi un po' per amore si era trasferito a Washington. E lì che Di Maio lo ritrova quando lancia la sua candidatura a premier. America è al suo fianco quando il leader grillino si converte sulla via dell' atlantismo e vola negli States ad accreditarsi. E lo resta al Mise e alla Farnesina, a dimostrazione che le sbandate per la Cina hanno i loro compensativi nel M5S.
Il consigliere può vantare una provata fede filo-Usa già da tempo. Cinque anni fa, mentre il Movimento alimenta il fuoco della protesta contro il Ttip, lui si dichiara favorevole al trattato di libero commercio con l' America da cui, dice, «nuovi orizzonti si aprirebbero». Dopotutto non poteva pensarla diversamente: era già stato adottato dal Centro studi americani e dalla sua espressione editoriale, Formiche. A dirigere l' associazione e la testata online è Paolo Messa, oggi direttore delle Relazioni istituzionali di Leonardo, presidente del Centro studi è Gianni De Gennaro, fino ieri presidente anche del colosso dell' aerospazio dove è appena entrato America. Reti e conoscenze che precedono l' ascesa grillina. Network che si creano attorno a think tank e pensatoi: niente di nuovo, visto che anche nel Cda dell' Eni arriva Nathalie Tocci, politologa, direttrice dell' Istituto Affari internazionali, dove risultano pubblicazioni in comune con Lapo Pistelli, ex viceministro del Pd e oggi capo delle Relazioni internazionali della multinazionale.
Di Maio ha imparato in fretta l' arte della lottizzazione. Parola che oggi provoca fastidio ai 5 Stelle, come quando si sentono accusati di aver partecipato al «poltronificio», termine tra i più amati nel vocabolario grillino. Ma si sa, in politica le amicizie fanno scomparire curriculum e competenze. Come nel caso di Paola Giannetakis, della Link Campus University, new entry nel Cda di Leonardo in quota Di Maio che la indicò come possibile ministro dell' Interno. O come Emanuele Piccinno, che fa il suo ingresso all' Eni dopo essere stato ex capo segreteria del grillino Davide Crippa al Mise. Crippa oggi è capogruppo e si è beccato le sfuriate dei deputati a cui ha dovuto dire che non c' era tempo per un confronto sulle nomine tra parlamentari e governo.