MA CHE BELLA FAMIGLIA... – A CISTERNA DI LATINA, VICINO ROMA, UNA DONNA PROVA A SCAPPARE INSIEME ALLA FIGLIA DI 3 ANNI DAL COMPAGNO CON UN PASSATO TURBOLENTO E DAI GENITORI DI LUI (CON PRECEDENTI). MA I SUOCERI LA INSEGUONO IN MACCHINA E LA BLOCCANO SULLA PONTINA. LA SITUAZIONE DEGENERA: URLA, SPINTONI, ACCUSE, SCHIAFFI. POI LE PORTANO VIA L'AUTO E LA BAMBINA - I DUE SONO IN CARCERE, ACCUSATI DI RAPINA E LESIONI PERSONALI. E CON UNA DENUNCIA PER SOTTRAZIONE DI MINORE...

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Stefano Cortelletti per "il Messaggero" - Estratti

 

cisterna di latina rissa sulla pontina con i suoceri cisterna di latina rissa sulla pontina con i suoceri

Fuggiva da suoceri violenti e oppressivi. E da un compagno che non era quel principe azzurro che si era immaginata. Una famiglia difficile, che viveva di espedienti,truffe e prepotenze.

 

Ma lei voleva un futuro più tranquillo per sua figlia di 3 anni, per questo ieri aveva deciso di scappare da Cisterna di Latina, a sud di Roma per tornare in Emilia Romagna, dai genitori: 600 chilometri e sei ore di viaggio in auto verso una vita migliore, normale. Ma appena partita, l'incubo: i due suoceri l'hanno inseguita in macchina e raggiunta, tagliato la strada costringendola a fermarsi poco prima di un distributore sulla Pontina, ad Aprilia. Una scena assurda sotto gli occhi di decine di automobilisti. I due sono scesi e la situazione è degenerata: urla, spintoni, accuse. L'hanno tirata fuori dalla vettura a forza, sono volati schiaffi. Poi le hanno portato via l'auto e la bambina. Lasciandola sulla strada: senza la figlia, senza l'auto, senza telefono, né documenti. Sola, ferita e umiliata.

cisterna di latina rissa sulla pontina di una donna con i suoceri cisterna di latina rissa sulla pontina di una donna con i suoceri

 

LE INDAGINI Partiamo dalla fine: i due suoceri sono in carcere, accusati di rapina e lesioni personali. E una denuncia per sottrazione di minore. Sono stati gli agenti della questura di Latina, diretti dal questore Raffaele Gargiulo, a chiudere nel giro di un'ora le indagini. A chiamare i poliziotti è stata un'automobilista che aveva notato il trambusto e ha avuto coraggio: «Correte, si stanno picchiando in strada». La volante è arrivata quasi subito ed è servita tutta la sensibilità degli agenti per convincere la donna, 29 anni, a raccontare cosa era successo. Ed è stata un fiume in piena.

 

polizia sulla pontina polizia sulla pontina

Ha raccontato del clima di vessazione che ormai da anni subiva, da quando era rimasta incinta di quell'uomo difficile, con un passato turbolento e un presente tutt'altro che roseo. E quei suoceri violenti: lui, 49 anni, con una sfilza di precedenti per furto, rissa e ricettazione, lei stessa età e stessi trascorsi, a suo carico perfino un'evasione.

 

Entrambi senza lavoro e senza reddito. La ragazza era diversa: figlia di operai, aveva accettato di restare a casa per badare alla bambina, ma non era più disposta a subire le umiliazioni di compagno e suoceri. Le hanno riso in faccia quando ha annunciato che se ne tornava a casa.

 

LA DECISIONE Mercoledì la donna però ha trovato il coraggio, ha prelevato la figlia all'asilo e si è messa in viaggio, ma è riuscita a fare pochi chilometri. I suoceri la stavano già seguendo. I poliziotti del commissariato di Cisterna, sotto la guida del dirigente Riccardo De Sanctis, hanno trovato i due quarantanovenni a casa, in una borgata di Cisterna di Latina, con la nipote. Non si sono scomposti alla vista degli agenti. «Che cosa abbiamo fatto?». Per entrambi sono scattate le manette: rapina e lesioni personali. Sarà il gip a valutare se si sia concretizzato anche il reato di rapimento, al momento la Procura di Latina ha contestato ai due oltre alla rapina la sottrazione di minore.

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