CASA BIANCA, RUSSIA HA AGGIUNTO ALTRI 7000 MILITARI
(ANSA) - La Russia non solo non ha ritirato truppe ma ha aggiunto almeno altri "7000 militari" ai confini con l'Ucraina: lo ha riferito una fonte della Casa Bianca. Alcune delle nuove truppe sono arrivate mercoledì, ha aggiunto la fonte della Casa Bianca, definendo "falso" l'annuncio del ritiro da parte di Mosca.
UCRAINA:USA,RUSSIA PUÒ FAR AZIONE PRETESTO IN OGNI MOMENTO
(ANSA) - La Russia potrebbe lanciare "in qualsiasi momento" una operazione che funga da falso pretesto per invadere l'Ucraina: lo ha riferito una fonte della Casa Bianca.
UCRAINA: CNN,IN BIELORUSSIA PONTE IN COSTRUZIONE A CONFINE
(ANSA) - Immagini satellitari degli ultimi due giorni mostrano nuove strade e un ponte tattico in costruzione lungo il Pripyat River, un fiume chiave in Bielorussia a meno di 6-7 km dalla frontiera ucraina, in quello che alcune fonti della Cnn definiscono un potenziamento delle forze russe e un supporto per un'eventuale invasione puntando verso Kiev. Le attivita' di costruzione sono monitorate attentamente dall'intelligence e dai dirigenti militari occidentali. Non e' chiaro se a operare siano i russi o i loro alleati bielorussi, con cui stanno facendo esercitazioni comuni.
UCRAINA: KIEV RESPINGE ACCUSE SEPARATISTI DI ATTACCHI A EST
vertice biden putin sull ucraina
(ANSA) - L'Ucraina ha respinto oggi le accuse dei separatisti appoggiati dalla Russia secondo cui l'esercito di Kiev avrebbe lanciato attacchi con colpi di mortaio nell'est del Paese. "Nonostante il fatto che le nostre posizioni siano state colpite con armi proibite, inclusa l'artiglieria da 122 mm, le truppe ucraine non hanno aperto il fuoco in risposta", ha affermato all'agenzia di stampa Reuters durante una conversazione telefonica - secondo quanto riportato online - un addetto stampa dell'Operazione Join Forces ucraina.
I separatisti appoggiati dalla Russia nell'Ucraina orientale avevano accusato oggi le forze governative di aver aperto il fuoco sul loro territorio quattro volte nelle ultime 24 ore, affermando che stavano cercando di stabilire se qualcuno fosse stato ferito o ucciso.
«DE-ESCALATION? È UN BLUFF» E LA NATO PREPARA LE TRUPPE
Flavio Pompetti per "il Messaggero"
Ritiro parziale o semplice spostamento delle truppe? Gli osservatori occidentali guardano con sospetto ai movimenti in atto tra i 150.000 soldati che la Russia ha ammassato intorno alle frontiere ucraine. Mosca sostiene che una parziale ritirata è in atto, e fornisce le immagini che confermerebbero la volontà di alleviare la pressione bellica. Un video della stazione televisiva militare Zveda mostra una colonna che attraversa un ponte di frontiera tra la Crimea e la Russia, lo stesso punto in cui tre settimane fa era stato documentato il crescente assembramento di truppe russe a ridosso del territorio ucraino. Questa volta la colonna composta da cannoni semoventi, carri armati e furgoni da trasporto, marcia in senso contrario, come a voler indicare un abbandono delle postazioni avanzate da parte del reparto scelto che viene dalla Cecenia, per far ritorno nella base di Grozni dalla quale era partita.
LE IMMAGINI
Le immagini non convincono però né il Pentagono, né la Nato. «Sfortunatamente c'è una grande differenza tra quello che la Russia dice, e quello che realmente fa dice il segretario di Stato Anthony Blinken in un'intervista televisiva Noi non abbiamo visto nessun passo indietro. Vediamo invece movimenti di truppe che continuano ad avvicinarsi alla frontiera».
Da Bruxelles gli fa eco il segretario generale della Nato Jens Stoltenberg: «Vediamo che la Russia mantiene una massiccia forza di invasione pronta ad attaccare, dalla Bielorussia alla Crimea, e questa è la maggiore concentrazione di forze dai tempi della guerra fredda». Il capo dell'intelligence dell'Estonia è certo che la Russia lancerà un attacco militare, seppur limitato.
Intanto i ministri della Difesa dei paesi del Patto atlantico, riuniti nella capitale belga hanno deciso di disegnare piani per un rinforzo della presenza militare lungo tutta la linea di confine orientale, a ridosso del teatro della crisi. In perfetta sintonia con le decisioni prese è il nostro ministro della Difesa Lorenzo Guerini, per il quale «l'Italia è pronta a fare la sua parte, e a fornire i contributi necessari» se la Nato dovesse richiederli, anche se la porta del negoziato resta aperta ed è la soluzione ideale perseguita dalle forze alleate.
IL PORTAVOCE
Il portavoce del Cremlino Dmitri Peskov accusa la Nato di essere incapace di «valutare con sobrietà» il piazzamento delle brigate militari russe, e il ministro della Difesa russo Sergei Shoigu annuncia nuovi arretramenti delle truppe in arrivo. Ma nel frattempo le ostilità contro l'Ucraina hanno preso la veste di un massiccio attacco cibernetico a molte delle strutture governative e alle due maggiori banche del paese. I server sono stati bombardati ieri da una valanga di richieste di accesso, fino a provocare il collasso delle strutture.
L'operazione di boicottaggio è stata, a detta del ministro per la Trasformazione digitale Mychailo Fedrov la più grave mai subita dal paese, ed è stata lanciata da una pluralità di stati differenti, tanto da permettere a Peskov a Mosca di respingere ogni accusa di paternità russa. Il governo di Kiev sta cercando in tutti i modi di evitare il peggio e trovare soluzioni negoziali che risolvano la tensione.
truppe russe al confine ucraino
Ieri il paese ha celebrato il giorno dell'unità voluto dal suo presidente Zelenski nella data che l'intelligence Usa aveva indicato come possibile giorno dell'attacco russo. Migliaia di civili si sono uniti ai militari nelle strade in dimostrazioni festose nelle quali è stata invocata la pace. Il governo sta pensando di attuare una misura d'emergenza, forse non risolutiva, ma che in qualche modo potrebbe placare i timori di Vladimir Putin riguardo al futuro del paese fuggito dall'orbita sovietica nel 1990. Un referendum popolare sulla futura adesione dell'Ucraina alla Nato potrebbe essere proposto ai cittadini, con la speranza che una risposta negativa fornisca a Mosca parte della rassicurazione che sta perseguendo con l'assedio dei confini del paese.
carri armati russi 1 truppe russe al confine con l ucraina foto satellitari soldati ucraini 1 truppe russe rientrano alla base truppe russe al confine con l ucraina foto satellitari carri armati russi jill joe biden carri armati ucraini