Giuseppe Scarpa per “la Repubblica - Edizione Roma”
Lo sportivo è ai domiciliari, lo scambio di sms hot scoperti dal fratello della ragazza quattordicenne La vittima era convinta di avere una relazione Sono stati i messaggi sul cellulare che l' uomo, insegnante di karate, inviava alla sua allieva minorenne ad incastrarlo. Un'infinità di sms hot che - quasi per caso - ha letto il fratello maggiore della ragazzina.
Dopodiché è emerso l'inimmaginabile. Da un parte i genitori della piccola sconvolti, dall'altra la figlia (14 anni) che senza sapere bene quello che dice parla di una " relazione" con l' istruttore di arti marziali più grande di lei di 34 anni. Ieri, con l' arresto del quarantottenne, si è chiusa questa storia. Per lui l' accusa è pesantissima: atti sessuali con minorenni. Una vicenda che è andata avanti per quattro lunghi mesi.
Da luglio a ottobre del 2017, come hanno ricostruito i poliziotti del commissariato di San Giovanni. L'allieva frequenta una palestra, nel quartiere Appio Latino, dove all' interno è ospitata la scuola di karate in cui lavora Giulio C. L'insegnante - secondo gli investigatori - la plagia. La piccola cade nella trappola. Si sente lusingata, corteggiata. E accetta le proposte sempre più spinte dell' uomo. Il primo episodio si verifica a metà luglio del 2017. E poi ancora alla fine dello stesso mese.
Gli abusi più gravi, invece, sono dei primi di settembre e di ottobre. Il maestro di arti marziali, ormai capace di controllare la vittima come vuole, la convince ad andare a trovarlo a casa sua. Qui, in più occasioni, l'insegnante di karate avrebbe avuto dei rapporti con la ragazzina.
La frequentazione si interrompe improvvisamente, quando il fratello maggiore della quattordicenne scopre tutto. Lei, all' inizio, parla di un malinteso. Il ragazzo non ci crede e alla fine racconta ai genitori quello che ha letto sul cellulare.
I due, scioccati dalla versione fornita dalla figlia, pretendono di vedere la messaggistica che i due si scambiavano. Ciò che scoprono leggendo gli sms contenuti nel telefonino li lascia senza parole. Si precipitano immediatamente al commissariato di polizia e denunciano l' istruttore. Ieri l' epilogo di questa vicenda: arresti domiciliari per il maestro di karate come richiesto dal pm Maria Gabriella Fazi.