LA MALASANITÀ UCCIDE! - SONO STATI RINVIATI A GIUDIZIO 12 MEDICI DELL’OSPEDALE VITO FAZZI DI LECCE: NEL 2021 HANNO DIMESSO UNA DONNA DI 40 ANNI ARRIVATA AL PRONTO SOCCORSO CON FEBBRE ALTISSIMA, POI MORTA DOPO 8 MESI DI COMA - RIMANDATA A CASA CON UNA TERAPIA FARMACOLOGICA, DUE GIORNI DOPO TORNÒ IN OSPEDALE E…

-

Condividi questo articolo


Da www.leggo.it

 

ospedale vito fazzi lecce ospedale vito fazzi lecce

C' è la richiesta di rinvio a giudizio per i 12 medici indagati per la morte di una 40enne di Monteroni, avvenuta dopo 8 mesi di coma al Vito Fazzi di Lecce. La donna, F.R., giunge in ospedale con dolori e temperatura con picchi altissimi e molto bassi, ma venne dimessa con una terapia farmacologica da svolgere in casa.

 

Dopo due giorni tornò in condizioni ancora più gravi, era il 31 gennaio del 2021, la donna venne sottoposta ad alcuni esami da cui si evidenziò un'infezione alle vie urinarie che aveva intaccato anche i reni. Ma nonostante la terapia e un'operazione d'urgenza per tentare di ripulire gli organi, le sue condizioni si aggravarono tanto da mandarla in coma irreversibile. Condizione in cui è rimasta per 8 mesi fino alla morte, avvenuta il 23 novembre dello stesso anno.

 

MALASANITA MALASANITA

La denuncia del marito

Il marito della vittima, assistito dall'avvocata Viola Messa, ha presentato una denuncia-querela sulla base della quale la pm Paola Guglielmi ha avanzato richiesta di rinvio a giudizio a carico dei medici. L’udienza preliminare è fissata per il 9 giugno del 2022 davanti alla giudice per l’udienza preliminare Giulia Proto.

 

Le fasi del dramma

MALASANITA MALASANITA

La signora arrivò al Vito Fazzi insieme al marito dopo circa 48 ore dalla prima visita in cui era stata dimessa. Dopo dieci ore venne sottoposta a un'ecografia che appurò la gravità dell'infezione. Fu quindi operata e poi trasferita nel reparto di urologia.

Subito dopo, però, accusò un malore seguito qualche giorno più tardi da un improvviso arresto cardiaco. Inutile il trasferimento nel reparto di rianimazione, per la donna - una giovane mamma - arriva il coma e poi la morte che porta alla riqualificazione del reato da "lesioni personali gravissime" in "omicidio colposo e responsabilità colposa per morte in ambito sanitario" a carico dei dodici camici bianchi.

ospedale vito fazzi ospedale vito fazzi

 

Condividi questo articolo

ultimi Dagoreport

FLASH! - AVVISATE IL VICE PRESIDENTE DEL CSM, FABIO PINELLI, CHE DOPO IL SUO INCONTRO CON MELONI SÌ È PUBBLICAMENTE ALLINEATO AL GOVERNO NELLA SCONTRO CON I MAGISTRATI SUGLI IMMIGRATI, IL CONTRARIO DI CIÒ CHE PREVEDEREBBE IL SUO RUOLO DI GARANTE DELL’AUTONOMIA E DELL’INDIPENDENZA DELL’ORDINE GIUDIZIARIO, L’IRRITAZIONE DI MATTARELLA, PRESIDENTE DEL CSM, È COMPLETA. E AL PROSSIMO CONSIGLIO SUPERIORE DELLA MAGISTRATURA, IL CAPO DELLO STATO AVREBBE IN MENTE DI PARTECIPARE DI PERSONA…

FLASH! - LE ROGNE PER SALVINI NON FINISCONO MAI. IL 15 DICEMBRE SI TERRÀ IL CONGRESSO DELLA LEGA LOMBARDA, CHE RACCHIUDE IL MAGGIOR NUMERO DI ISCRITTI AL CARROCCIO: IL CANDIDATO STRAFAVORITO (DATO AL 70%) È L’ANTI-SALVINIANO MASSIMILIANO ROMEO, CAPOGRUPPO AL SENATO. LO SFIDA LUCA TOCCALINI, FEDELE ALL’AMMACCATO CAPITANO. IL PRESIDENTE DELLA REGIONE LOMBARDIA ATTILIO FONTANA, GIUNTO AL SECONDO MANDATO, ORMAI SI SENTE LIBERO DAL GIOGO DI SALVINI E APPOGGIA ROMEO. NON SOLO: SI STA ALLEANDO AL COMPETITOR DEL NUMERO UNO DELLA LEGA, LUCA ZAIA…

VENETO DI PASSIONE PER SALVINI – IL “CAPITONE” PROVA AD ALZARE LA CRESTA E USCIRE DALL’ANGOLO: “CHIEDEREMO IL VENETO E IL TERZO MANDATO PER ZAIA”. MA SA BENE CHE IL DESTINO DELLA REGIONE, VERO FORTINO E CASSAFORTE DEL CARROCCIO, È SEGNATO: GIORGIA MELONI VUOLE METTERE LE MANI SUL NORD-EST. E COME DARLE TORTO? FORZA ITALIA CON L'8% GOVERNA PIEMONTE, SICILIA, BASILICATA E CALABRIA. LA LEGA, CON UNA PERCENTUALE SIMILE, HA IN MANO VENETO, LOMBARDIA E FRIULI. PERCHE' LEI, CHE GUIDA IL PARTITO DI MAGGIORANZA RELATIVA, DOVREBBE ACCONTENTARSI DI LAZIO, ABRUZZO E MARCHE? - LO PSICODRAMMA NEL CARROCCIO È INIZIATO DOPO CHE IL MITE LUCA ZAIA È USCITO ALLO SCOPERTO (“SE PERDIAMO QUI VA TUTTO A ROTOLI”). A VENEZIA SI PREPARA LA SCISSIONE, CON UNA “LISTA ZAIA”...

DAGOREPORT! MONTANELLI E FALLACI SCANSATEVE! AI GIORNALISTI DEL “CORRIERE DELLA SERA” SI INSEGNA A SCRIVERE IN MODO “INCLUSIVO” CON UN CORSO ON-LINE - L’ULTIMA FOLLIA DEL POLITICAMENTE CORRETTO APPLICATA ALL’EDITORIA SERVIRA’ PER APPRENDERE UN “USO NON SESSISTA DELLA LINGUA ITALIANA” E PER “EVITARE L’USO DEL MASCHILE SOVRAESTESO”: IN PRATICA, IL MATTINALE DEI CARABINIERI RISULTERÀ IN FUTURO MOLTO PIÙ ACCATTIVANTE DEI TITOLI INCLUSIVI - SUL LAVORO BISOGNA EVITARE LE MICRO-AGGRESSIONI, TIPO L’UOMO CHE SIEDE A GAMBE SPALANCATE (LA DONNA MAI?) - PER NON FARSI MANCARE NULLA ARRIVANO LE INDICAZIONI SU COME CHIAMARE I NERI E I TRANS -INSOMMA, CONTINUANDO CON QUESTA FINTA E IPOCRITA “ECOLOGIA DEL LINGUAGGIO” POI NON LAMENTATEVI SE TRIONFA TRUMP!