MAMMA' TI VOGLIO MAGNA' - IL CANNIBALE DI VENTAS, UN QUARTIERE DI MADRID, CONDANNATO A 15 ANNI E 5 MESI DI CARCERE: MANGIÒ UNA PARTE DEL CORPO DI SUA MADRE 69ENNE DOPO AVERLA UCCISA - L’UOMO TAGLIÒ A PEZZI IL CADAVERE CON UNA SEGA E DUE COLTELLI DA CUCINA “CON L’INTENTO DI FARLO SPARIRE” E POI SI È CIBATO OCCASIONALMENTE DEI RESTI E NE HA CONSERVATO ALCUNE PARTI IN CONTENITORI DI PLASTICA E NEL FRIGORIFERO...

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Da www.blitzquotidiano.it

 

il cannibale di ventas il cannibale di ventas

Il cannibale di Ventas condannato a 15 anni e 5 mesi di carcere. La sentenza è stata emessa dal tribunale di Madrid. L’uomo, Albert S.G., è stato riconosciuto colpevole di aver strangolato la madre di 69 anni, per poi mangiarne parte del corpo.

 

I fatti sarebbero avvenuti tra il 21 gennaio e il 21 febbraio 2019 nel quartiere di Las Ventas, a Madrid, famoso per la sua arena. Albert S.G., è stato condannato per “omicidio con la circostanza aggravata di un legame di parentela”, ha precisato il tribunale.

 

foto del cannibale di ventas foto del cannibale di ventas

I 5 mesi aggiuntivi sono per “vilipendio di cadavere”, avendo l’uomo macellato sua madre e poi “mangiato il suo cadavere per almeno quindici giorni”.

 

Cannibale di Ventas, il processo

Secondo i media locali, un agente di polizia, ascoltato durante il processo, ha detto che quando è entrato nell’appartamento, l’imputato ha confessato di aver mangiato dei pezzi crudi, di averne cucinati altri e di averne anche regalati al suo cane.

 

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L’uomo, che secondo la polizia aveva problemi di droga, è stato arrestato nel febbraio 2019 mentre la polizia cercava sua madre, che è stata denunciata come scomparsa da un amico.

 

Cannibale di Ventas, la sentenza

Dopo lo strangolamento, avvenuto nell’appartamento in cui viveva con la madre, l’uomo ha trascinato il corpo nella sua camera da letto per tagliarlo a pezzi con una sega e due coltelli da cucina “con l’intento di farla sparire”, ha scritto la procura nell’atto di accusa.

 

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“Una volta tagliata la madre a pezzi, l’accusato si è cibato occasionalmente dei resti del cadavere e ha conservato alcune parti in contenitori di plastica e nel frigorifero”, hanno aggiunto i pm.

 

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I giudici hanno stabilito che l’uomo “era in possesso delle sue facoltà mentali al momento dei fatti”.

 

Oltre a scontare la pena detentiva, l’uomo dovrà risarcire il fratello con 60.000 euro.

 

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